Salviamo Firenze: 11.283 firme. Volti mani e parole contro la speculazione urbanistica

  • Tempo di lettura:3minuti
image_pdfimage_print

Dal 28 settembre al 18 novembre il Comitato del Referendum Salviamo Firenze è riuscito nell’impresa di coinvolgere, in 50 densissimi giorni, una fetta proporzionalmente molto ampia di persone che vivono in città. Chi ci risiede e ci lavora, chi ci studia all’università con sempre maggiori difficoltà di alloggio, chi ci è nato e vissuto e ci lavora ma è ormai costretto alla pendolarità abitando in altro comune della cintura metropolitana, con il conseguente logoramento personale e ambientale.

Hanno firmato le più varie fasce di età, dai Millennials alla generazione Zeta ai molti Boomers, complessivamente più donne che uomini, e sarebbe interessante effettuare un campionamento che ci dia un quadro più oggettivo, ma già l’esperienza diretta delle sessanta persone volontarie, anch’esse in prevalenza donne, che hanno raccolto le firme ci racconta il rilevante dato sociale e politico della notevole facilità di comunicazione, di una comprensione molto immediata delle ragioni della campagna. Alla domanda chiave “I ricchi del mondo stanno comprando Firenze. Tu potrai rimanere a vivere qui?” ha seguito la risposta “No. Firmo firmo! Per me, per noi, per i figli, per la città…”

Una campagna diffusa di vera partecipazione popolare, di scambio fra le persone, che ha vissuto crescendo giorno per giorno negli oltre 240 banchini distribuiti nelle piazze, nei mercati, davanti ai supermercati, in centro e nelle periferie, durante eventi culturali e manifestazioni di movimento, nelle cene di sostegno promosse dalle diverse realtà che formano il Comitato qui reperibili https://www.referendumsalviamofirenze.it/chi-siamo/.

Adesso, a raccolta più che felicemente conclusa, possiamo dire però che non siamo solo le pur molte organizzazioni lì indicate, ma siamo 11.283 persone che chiedono al Sindaco di abrogare queste norme, o come clausole di salvaguardia (con un iter breve che preferiamo, dipendente solo dalla decisione della Giunta di presentarle al voto) o come auto-emendamenti al Piano Operativo Comunale in via di approvazione.

Alla ‘carriolata’ di firme consegnate in Comune il 24, raggruppate in pacchetti legati con accurati nastrini e fiocchetti rossi dalla nostra volontaria Sabina, ha seguito la serata del 28 novembre allo Spazio Alfieri. Sul palco c’era una sedia per il sindaco che è rimasta vuota, ma che avremo in ogni occasione, e il cartonato del David contro il Golia della speculazione. Il sindaco Nardella ci ha fatto sapere che la richiesta è chiara, che la vicenda è in mano al Consiglio Comunale e lui non può fare altro né accetta confronti.

Risposta deludente perché la deve alle 11.283 persone che hanno firmato, non è più un confronto evitabile. La serata si è articolata in 16 interventi che in 5 minuti ciascuno hanno valorizzato parole chiave in cui declinare la campagna in corso per Salvare Firenze dalla speculazione e dallo svuotamento. Tempi, speculazione, air b&b, spazi, storia, città, diritto, partecipazione, sfratti, ambiente, comunità, cura e accollo. A breve avremo il video della serata, durante la quale è stata anche presentata una mappa interattiva delle residenze di lusso, ad alto costo, degli ostelli e dei falsi studentati: https://www.referendumsalviamofirenze.it/mappe/

La mappa è basata sui dati degli studi apparsi tra l’ottobre 2017 e il giugno 2023 qui su “La Città invisibile” e sintetizzati nella pubblicazione Turismo di classe. Studentati di lusso e selezione sociale a Firenze, a cura di Ilaria Agostini e Francesca Conti, Firenze, perUnaltracittà, 2023.

Adesso si apre la seconda fase della campagna, ben delineata dalle parole introduttive di Massimo Torelli portavoce del Comitato: “Confidiamo in una risposta prenatalizia per confronto e date degli atti, altrimenti ci rivedrà in piazza, con il suo cartonato da sindaco assente e con i cartonati del David contro il Golia della speculazione. Siamo forti: noi in piazza abbiamo riscoperto di starci bene. Siamo pazienti e non si molla”.

Non si molla perché coltiviamo l’ardente pazienza della partecipazione, anima vitale della politica e sale della democrazia.

 

The following two tabs change content below.

Chiara Giunti

Chiara Giunti – bibliotecaria per 35 anni nella Biblioteca nazionale di Firenze e tuttora attiva nella formazione professionale e nell’Associazione italiana biblioteche (AIB) – iniziata alla politica della sinistra di alternativa nel gruppo del Manifesto-Pdup “da ragazza degli anni 70”, ritornataci dopo una lunga pausa nei primi anni Duemila nel Laboratorio per la democrazia e in “Unaltracittà-Unaltro mondo”, poi nell’Associazione fiorentina per una Sinistra unita e plurale e quindi in ALBA e in “AltraEuropa”. Nel 2018 ho contribuito a fondare “Firenze Città Aperta” (FCA) di cui sono stata eletta presidente nello scorso luglio, contemporaneamente sono socia attiva di Mediterranea Firenze dal 2020. Mi piace scrivere e promuovere la lettura, e provo a farlo con la rubrica “Mercoledì leggendo” sulla pagina FB di Palazzuolo Strada Aperta-Biblioteca Torrigiani e con la rassegna di presentazioni “Libri nella città”, i cui video ritrovate su FB e su Youtube. chiaragiunti28@gmail.com

2 commenti su “Salviamo Firenze: 11.283 firme. Volti mani e parole contro la speculazione urbanistica”

  1. Arch. Franco Poli

    Condivido la proposta a pieno, sono anni, già dai primi anni 2000 ho visto la nostra Città scivolare in mano di imprese immobiliari e commerciali con il beneolacito di coloro che seppur dichiaratisi di “sinistra” si sono schierai con questa schiera speculativa che ha trasformato Fienze in una città in vendita ad immobiliaristi, agenzie turistiche e multinazionali.
    Grazie per il vostro lavoro e credetemi mi ricorderò di tuttu quando potrò esercitare quel poco di libertà che mi è rimasto nella solitudine di un casella elettorale. Peccato…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha *