Nell’ambito della serie di incontri organizzati da Firenze per la Palestina alla tenda in piazza del Duomo, riveste una particolare importanza quello del 18 giugno, giornata di chiusura, dedicato al tema dei prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.
Sarà presente in collegamento un avvocato per i diritti umani che lavora con Addameer (tradotto coscienza), organizzazione fondata nel 1992 che si occupa di fornire assistenza legale gratuita a questi prigionieri e di difenderne i diritti a livello interno ed internazionale, oltre che nell’operare attraverso attività di monitoraggio e campagne di informazione e solidarietà.
I temi di cui si occupa sono molti e ognuno meriterebbe grande attenzione: la tortura, l’isolamento, la negazione delle cure, l’accesso all’istruzione, la detenzione amministrativa e il sistema giudiziario israeliano, il numero crescente di minori e donne detenuti.
L’associazione collabora con le principali Ong internazionali che si occupano di diritti umani, alle quali fornisce informazioni sulla situazione e sulle condizioni dei prigionieri palestinesi, producendo rapporti regolari e documentati.
Il 10 giugno l’amministrazione Trump ha imposto sanzioni ad Addameer e ad altre cinque organizzazioni per presunti legami con fazioni politiche palestinesi considerate dagli Stati Uniti e da Israele come “organizzazioni terroristiche”. Una decisione che giunge dopo una campagna di anni che Israele porta avanti per isolare le organizzazioni della società civile palestinese, e che segue i numerosi provvedimenti del governo USA tesi ad ostacolare ogni forma di solidarietà e di sostegno alla lotta per la liberazione della Palestina.
In un’intervista del 2022, la direttrice di Addameer Sahar Francis ha dichiarato: “La campagna contro di noi dura da molti anni: campagne diffamatorie, diffusione di false informazioni su di noi da parte di diversi gruppi come NGO Monitor, UK Lawyers for Israel e altri gruppi israeliani di destra. La politica dietro tutti questi attacchi è in realtà quella di terrorizzare i donatori e coloro che investono nella società civile in Palestina”.
La questione palestinese deve scomparire dalla storia, non basta far sparire i palestinesi, è necessario anche cancellarli dalla possibilità di ogni futura testimonianza. Per questo organizzazioni come Addameer vengono attaccate con un crescente livello di violenza, per farle sparire in quanto elementi di disturbo per la riscrittura della realtà che già sta prendendo forma.
Contrastare questi atti e aumentare il sostegno a queste organizzazioni è come non mai necessario adesso, per questo invitiamo tutti a partecipare mercoledì 18 all’iniziativa in piazza del Duomo alla tenda per la Palestina, dove verrà distribuito materiale informativo e si potrà parlare anche di come agire per sostenere direttamente realtà così importanti in questo tragico momento storico
In mezzo a un genocidio, ad una pulizia etnica, a quotidiani massacri su persone che si accalcano per provare a prendere un pacco di cibo per sfamare la propria famiglia, davanti a immagini quotidiane di violenze e abusi di ogni tipo, il modo in cui Israele tratta i prigionieri palestinesi è spesso messo in secondo piano, forse perché non si vede, non arrivano le immagini se non in rari casi, e forse perché è una questione a cui non viene attribuita una particolare urgenza.
Invece si tratta di un argomento che offre un punto di osservazione fondamentale sia sulla effettiva dimensione delle violazioni israeliane, sia sul modo ipocrita in cui la questione palestinese viene affrontata dal sistema occidentale, sempre più sfacciato e senza pudore nell’offrire copertura e sostegno al peggior crimine del nostro tempo.
Trump sanctions Palestinian human rights organization over alleged political connections

Simone Sorani
