Da S.Lorenzo ai Cobas ai no Tav: i vari fronti delle proteste all´avvio della linea 1 della tramvia

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2010-02-14 20:00:09

><p style="margin-bottom: 0cm;">[La Repubblica Firenze, 14/02/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">«Loro ci aumentano la Cosap? Noi oggi gli roviniamo la festa della tramvia», propone qualche facinoroso. «Meglio di no, presentiamoci in massa al consiglio comunale di domani», prova a gettare acqua sul fuoco qualcun altro. «Renzi l´ha fatta grossa, rovinerà centinaia di famiglie: ritiri il provvedimento o sarà guerra», è il massimo della diplomazia del presidente della commissione del mercato Mauro Bufalari. E´ il mezzogiorno di fuoco tra i 246 banchi del mercato turistico più grande d´Italia, quello di San Lorenzo. Il più colpito dalla stangata di Palazzo Vecchio, che per il 2010 ha deciso di aumentare il canone sul suolo pubblico del 50% per i banchi esterni e del 170% per quelli del mercato coperto. Un banco di via dell´Ariento che oggi paga 365 euro al mese ne dovrà tirare fuori 500, oltre mille euro in più all´anno. «I primi a rimetterci saranno i dipendenti, dovendo tagliare le spese i proprietari dei banchi licenzieranno», sostiene Poosti Farshid, che ha un banco di pelletteria. «Poche storie: sfido gli ambulanti di San Lorenzo a dichiarare pubblicamente quanto guadagnano poi se ne riparla», attacca il vicesindaco di Palazzo Vecchio Dario Nardella. «Non siamo nababbi, soffriamo la crisi», ribatte Carlo Cecconi, storico ambulante. Il Pdl è pronto a raccogliere le firme contro i rincari e qualche malumore peraltro serpeggia anche nel Pd. Non è escluso che alcuni ambulanti si presentino oggi a protestare all´inaugurazione della tramvia alla stazione (ne sono informati questura e vigili).</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Non sarà l´unico fronte di protesta che accompagnerà la partenza del Sirio: alla stazione si ritrovano anche i Cobas dell´Ataf (che scioperano) e i sindacati di Palazzo Vecchio arrabbiati per il contratto. Ci sarà pure il popolo «no Tav», che già ieri ha riunito 200 persone in via Circondaria a presidiare l’ingresso del cantiere per la stazione Foster dei Macelli: fischietti, maschere di carnevale, striscioni, qualcuno che provava a bloccare le auto. «I fiorentini si sveglino dal torpore, protestino ora contro la Tav o tacciano per sempre», si infervora la «pasionaria» di Sos alberi Elisabetta Mori. «Spostino i bambini dalle scuole Rodari e Rosai, sono troppo vicine al cantiere, Renzi ce lo aveva promesso ora lo faccia», chiede Simone Di Cicco del comitato genitori Rodari. «Ho chiesto alla commissione europea un parere sulla valutazione d´impatto ambientale della Foster», annuncia Ornella De Zordo di Perunaltracittà. Via Faenza invece ieri era in strada per dire no alla revoca della pedonalizzazione nel tratto che porta ai viali ribadita venerdì da Renzi e prevista per la prossima settimana. Una ventina tra residenti e commercianti al sit in organizzato all´incrocio con via Nazionale: «In una strada stretta e dal lastrico già rovinato si vuole portare migliaia di auto al giorno, una follia», tuona Umberto Ingrosso, residente. Tutte le pedane di bar e ristoranti sono state revocate e ora dovranno essere rimosse, Vetulio Bondi della trattoria Nerone ha ricevuto ieri la comunicazione dall´Annona: «Renzi si fermi, ha pedonalizzato il Duomo ora non tradisca via Faenza», il suo appello.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Ernesto Ferrara</p>
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