Trenitalia e le «veline»: solo donne giovani e belle al Freccia Club

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2010-02-14 22:12:04

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<p style="margin-bottom: 0cm;">[L’Unità Firenze, 14/02/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Gli uomini? Via tutti. Le donne che hanno passato la quarantina, magari un po’ bassine, cicciottelle e poco accattivanti? Stessa sorte come sopra, via tutte dal front line di lusso dei Freccia Rossa di Trenitalia, nonostante gli anni di esperienza sulle spalle. Al loro posto un rimpiazzo “più gradito”, alla vista se non altro: ragazze trentenni o poco più, giovani e di bella presenza. Sarebbe questo il piano di restyling del personale pensato da Trenitalia per il Freccia Club Eurostar di Santa Maria Novella. Lungo i binari, da un paio di settimane, non si parla d’altro. Anche se per ora non c’è niente di formale e mancano disposizioni aziendali messe nero su bianco. A scioccare di più sono i criteri di selezione: giovinezza, beltà ed esclusiva appartenenza al gentil sesso. Il “velinismo” sembrerebbe essere approdato in stazione. Saranno solo rumors, ma bastano a far indignare la Cgil che già pensa di adire alle vie legali. È la Filt Cgil a denunciare la possibilità che gli addetti al Freccia Club Eurostar possano essere accantonati per donzelle giovani e belle. Le sette persone (sia uomini che donne) che al momento sono impiegate presso il centro d’accoglienza di Santa Maria Novella riservato ai possessori delle Carte Freccia Oro o Platino e frequentato da una clientela di rilievo non perderanno il posto. Se Trenitalia metterà in atto il piano vociferato, saranno infatti trasferite dall’esclusivo Freccia Club e ricollocate con lo stesso contratto in altri servizi, presso la biglietteria o l’assistenza clienti. Allo stesso tempo, le eventuali e aitanti sostitute non sarebbero assunte ex novo, ma attinte dal personale già in forza a Trenitalia. Quello che più indigna quindi è una questione etica e di principio. «Perché si tratterebbe di una ricollocazione del personale in base a criteri di genere, età e bell’aspetto, con le donne meno piacenti e gli uomini spostati in seconda linea e le ragazze attraenti messe a contatto diretto con i clienti prestigiosi» commenta ironico Andrea Gambacciani di Filt Cgil.Gambacciani rintraccia nell’imminente trasferimento del Freccia Club (dal binario 16 al primo di Santa Maria Novella) la possibile causa scatenante di tale eventualità, «che calpesterebbe in maniera sessista, se messain pratica dall’azienda, i principi di professionalità ed esperienza in nome dell’immagine». E che sarebbe, secondo il rappresentante sindacale, «doppiamente discriminante, sia per gli attuali lavoratori, sia per le papabili sostitute, selezionate e valutate solo in base a meriti estetici». La preoccupazione del sindacato è salita nei giorni scorsi, quando tutte le giovani donne della biglietteria di Trenitalia sono state convocate dall’azienda per colloqui motivazionali. Il che porterebbe a credere che ci sia qualcosa di più oltre al pettegolezzo. «Non vogliamo pensare che sia stata una sorta di “provino” – dice Gambacciani – ma siamo pronti a contrastare un piano aziendale che si muovesse in questa direzione ». Il 22 febbraio il sindacato ne parlerà con Trenitalia. E se i rumors dovessero concretizzarsi, la Cgil passerà alle denunce. «I nostri avvocati sono già al lavoro» avverte Gambacciani.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Valentina Buti</p>
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