2010-02-16 09:34:36
><p>Il 14 febbraio è stato scelto per l’inaugurazione della linea 1 della tramvia. Con un ritardo di più di 2 anni, un costo di più di 200 milioni di euro, una serie infinita di errori, approssimazioni, intoppi e contenziosi ancora aperti con le ditte, alla fine il Sirio è partito dalla stazione centrale fino a Scandicci e ritorno. Ma non si è trattato di una festa. Del resto lo aveva preannunciato lo stesso sindaco Renzi: "Non sarà una festa. C’è poco da festeggiare." Praticamente metteva le mani avanti, forse presentendo, anche al di là delle polemiche sulla tramvia, un clima di contestazione.</p>
<p>E infatti la celebrazione si è trasformata in un appuntamento per numerose vertenze cittadine. Ben posizionati sulla scalinata della Stazione, con cartelli e striscioni, c’erano i dipendenti del Comune che hanno colto questa occasione per consegnare al sindaco la lettera con le richieste dell’assemblea generale discutendo a lungo con lui. Di fronte a loro, con cartelli, volantini e fischietti c’erano i NoTav, quelli che si ostinano a spiegare che il tunnel sotto la città è una follia ambientale e economica e che hanno elaborato una proposta di passaggio in superficie con tanto di stazione non interrata. Non mancavano i Cobas dell’Ataf, l’azienda di trasporto pubblico locale, che avevano addirittura scelto il 14 febbraio per il loro sciopero, e che spiegavano a suon di megafono le ragioni della agitazione.</p>
<p>Al loro fianco in bella vista uno striscione dei lavoratori di Publiacqua, attivissimi nella battaglia per la ripubblicizzazione dell’acqua in Toscana. Insieme a loro erano presenti i lavoratori della Seves, azienda in attivo ma in fase di smantellamento e i lavoratori delle Cooperative Sociali. Non male, per essere San Valentino.
Redazione
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