2010-02-20 07:26:55
>[La Nazione Firenze, 20/02/2009]<br />Il cantiere di via Benedetto Castelli non conosce pace. Nel novembre scorso migliaia di metri cubi di terra erano franati facendo crollare una palizzata di cemento costruita come muro di contenimento dell’area dove dovrebbero sorgere quattordici appartamenti e diciassette box sotterranei. Da allora la zona è sottoposta a sequestro, all’inizio di febbraio la Procura ha annunciato che ci sono degli indagati. <br />Ma continuano a verificarsi nuovi danni: ieri, dopo un violento scroscio di pioggia, si è aperta una fessura nel muro che divide l’area del cantiere da una casa privata. Da quel buco è passato un fiume di acqua e fango che ha provocato l’allagamento del vialetto di accesso, tanto da dover far intervenire i vigili del fuoco. Non è il primo danno che l’abitazione subisce a causa del suo scomodo vicino di casa. «Abbiamo già dovuto pagare oltre 5000 euro per sistemare le colonnine all’ingresso dell’abitazione, rese pericolanti dalla frana – spiega il proprietario, Enrico Ieri -. Ci hanno anche abbattuto il muretto divisorio sulla parte dietro. In più sopra di noi ci sono 4 cipressi di almeno 30 metri di altezza, le cui radici sono state tagliate dal cantiere: rischiano di venire giù da un momento all’altro. C’è un’ordinanza che prevede l’abbattimento immediato, ma sono sempre lì».<br />Enrico Ieri è stato nominato anche presidente del comitato spontaneo costituito dopo la frana e che riunisce 20 famiglie di via Castelli.<br />«Hanno rovinato questa zona – lamenta -. La strada è interrotta da mesi e per tornare a casa dobbiamo fare tre chilometri in più. I marciapiedi non esistono più, crollati per i lavori.<br />Oltre ai danni alle nostre case abbiamo subito anche una fuga di gas sulla strada per colpa della quale è stato tolto tutto l’asfalto. Siamo preoccupati: da sempre avevamo detto di no a questo cantiere che non è adatto a una zona del genere e a una collina che si sposta di un centimetro l’anno. Ora aspettiamo la relazione dei pompieri per decidere se sporgere denuncia o no per questo ennesimo danno». <br />Pochi giorni fa i rappresentanti del comitato sono stati convocati dall’assessorato all’urbanistica al quale avevano chiesto un incontro.<br />«Hanno ascoltato le nostre preoccupazioni – dice Ieri -, hanno ammesso che c’è qualcosa da risolvere, ma non ci hanno dato né tempi né modi per far rivivere la nostra strada».<br />di Manuela Plastina

Redazione

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