2010-03-02 09:38:22
>[Il Manifesto Firenze, 02/03/2010]<br />C’erano i colori del mondo ieri pomeriggio in un’affollata piazza Santissima Annunziata, nell’appuntamento fi orentino del Primo Marzo migrante. Come da previsioni la giornata di sciopero è stata seguita relativamente dai tanti immigrati della città, quasi sempre costretti dalle necessità del vivere quotidiano a prestare comunque la loro insostituibile opera. Ma in piazza non sono mancati asiatici e africani, sudamericani ed europei dell’est, da un gruppo di giovani cinesi ad alcune famiglie rom rumene, da una folta delegazione di senegalesi a peruviani, caraibici, maghrebini, albanesi, fi lippini. “Non era scontata e non è stata facile una organizzazione comune della giornata – tira le somme un soddisfatto Riccardo Torrigiani, del comitato fiorentino Primo Marzo – però alla fi ne ci siamo riusciti, mi sembra con un buon risultato”. Davvero tante infatti le realtà dell’associazionismo arrivate in piazza Santissima Annunziata, e presenti anche le forze politiche della solitamente conflittuale sinistra fiorentina, cui si è aggiunta l’adesione formale del Pd e sostanziale dei suoi giovani. Nel corso della manifestazione, punteggiata da interventi musicali in sintonia con la giornata di lotta, si sono avvicendati al microfono immigrati provenienti da Albania e Cina, Senegal e Sudamerica. Tutti con le loro personali testimonianze di come sia difficile, nell’Italia di oggi, la vita lavorativa, affettiva e familiare di chi è arrivato nella penisola per sfuggire a un destino di miseria nel paese d’origine. Con un minuto di silenzio chiesto dal conduttore della manifestazione Domenico Guarino, durante i rintocchi delle cinque e mezzo si sono ricordate le tante vittime senza nome, annegate o morte di stenti nel mar Mediterraneo, nel tentativo di arrivare sulle coste della Fortezza Europa. Infi ne alle sei del pomeriggio, dopo che mazzi di palloncini gialli erano stati liberati verso il cielo da giovanissimi italiani immigrati di seconda generazione, da via dei Servi è arrivato in piazza Santissima Annunziata il corteo migrante del Movimento di lotta per la casa, che si era ritrovato in piazza dei Ciompi per poi attraversare il centro, con un passaggio sotto Prefettura e Consiglio regionale per ribadire il rifiuto di ogni tipo di detenzione per gli immigrati senza permesso di soggiorno. E visto che, come ricordato già tempo addietro dal candidato presidente regionale Enrico Rossi, solo in Toscana ci sono 30mila migranti che attendono da mesi una risposta dal governo alla loro richiesta formale di regolarizzazione, il messaggio di Movimento per la casa e Cobas è stato forte e chiaro, espresso nello striscione di apertura del corteo: “Non Cie. Niente galere, né rosse né nere”.

Redazione

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