Grandi Uffizi: Fabbri lascia, il cantiere alla soprintendenza

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2010-03-17 10:30:45

>[La Nazione Firenze, 17/03/2010]<br />«Le dimissioni sono state presentate con lettera inviata al presidente del consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, a Manlio Strano della segreteria della presidenza del consiglio e al ministro dei beni culturali Sandro Bondi. Avendo preventivamente nominato, ancorché in via strettamente provvisoria e data l’urgenza di assicurare la necessaria continuità, tutte le figure necessarie per legge all’ordinario andamento di un appalto, sono certa che potranno essere immediatamente affrontate e risolte le problematiche relative all’andamento del cantiere del Museo degli Uffizi». Con una missiva spedita a tutte le soprintendenti interessate agli Uffizi (Maddalena Ragni, Alessandra Marino e Cristina Acidini), al direttore Antonio Godoli oltre che alle imprese e alla Protezione Civile, il commissario Elisabetta Fabbri anticipa le mosse del ministro Bondi e si fa da parte, almeno per il cantiere della Galleria. Le sue dimissioni sono datate 15 marzo, un attimo prima di firmarle la Fabbri ha designato la squadra che dovrà guidare il cantiere. Scegliendo come responsabile unico del procedimento la soprintendente Alessandra Marino, come direttore dei lavori Antonio Godoli, con l’architetto Claudia Gerola in veste di direttore dei lavori operativo. Il coordinatore della sicurezza sarà l’ingegner Michele Grimaudo, mentre l’ispettore di cantiere è il geometra Antonio Russo.<br />«La provvisorietà delle nomine – avverte l’ex commissario – è dettata dal rispetto di chi mi dovrà sostituire, non ritenendo giusto condizionarne le future decisioni in merito all’andamento del cantiere con scelte di un commissario che è noto essere destinato tra breve a non essere più tale per volontà del ministro». Bisogna leggere tra le parole, scrutare gli indirizzari, interrogarsi sulla riunione di ieri al ministero dei beni culturali con il segretario generale Roberto Cecchi, il direttore regionale Maddalena Ragni, la soprintendente Marino e la stessa Fabbri, che ha ufficializzato quanto già deciso lunedì, per cercare di orientarsi in una ridda di nomine e addii, con cantieri milionari in mezzo al guado. Il 2 marzo dal Governo arriva un’ordinanza che assegna pieni poteri al commissario Fabbri, il 5 parte l’annuncio di revoca firmato dal ministro Bondi, il 15 si cambia tutto, con la Fabbri che cita anche quell’ordinanza «fantasma», e designa i nuovi responsabili. Restituendo di fatto il cantiere alla soprintendenza.<br />«Siamo già al terzo ricambio, è pazzesco. Bene ha fatto la Fabbri a dimettersi, ma c’è una responsabilità del ministero, perché non si rendono conto dei danni che in questi quattro mesi ha causato il commissariamento del cantiere dei Nuovi Uffizi. Se la ditta avanzerà riserve economiche, in relazione ai mancati controlli sullo stato di avanzamento dei lavori, nessuno potrà negarle». E’ quanto afferma Learco Nencetti, della segreteria nazionale del sindacato Confsal-Unsa, quantificando anche in 2 milioni di euro il possibile danno e chiedendo dimissioni dei dirigenti ministeriali.<br />Pino Di Blasio

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