Contro lo smog scatta l’ordinananza collettiva

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2010-03-18 07:06:52

><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Contro lo smog scatta l’ordinananza collettiva</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">[La Nazione Firenze, 18032010]<span style="white-space: pre;"> </span></div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">TROPPO SMOG nell’aria? Scattano i limiti al riscaldamento e lo stop ai mezzi inquinanti. Mentre le centraline Arpat continuano a segnare livelli di polveri sottili oltre i limiti e pochi giorni dopo la richiesta di condanna del presidente della Regione, dell’ex sindaco di Firenze e di numerosi ex amministratori dell’hinterland proprio per l’inquinamento, Provincia e Comuni dell’area omogenea corrono ai ripari. Palazzo Medici Riccardi ha predisposto uno schema di ordinanza con le misure da attuare in tutta l’area, ovvero a Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa e Bagno a Ripoli. E proprio ieri, tutte le amministrazioni comunali hanno firmato le ordinanze, con il dettaglio delle vie e zone interessate. Un provvedimento non rinviabile, visto che nel 2009, i limiti massimi di smog sono stati superati ben 88 volte a Firenze contro le 45 ammesse dalla legge e che nel 2010 gli sforamenti sono già stati 45, l’ultimo proprio martedì.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">La nuova ordinanza comune prevede tre diversi gradi di allarme, segnalati da altrettanti simboli diffusi su pannelli a messaggio variabile e siti internet. Un primo provvedimento scatta automaticamente appena una delle cinque centraline della Rete regionale (Boboli, viale Bassi, viale Gramsci, via Ponte alle Mosse e Scandicci) segnala inquinamento oltre i limiti. È successo martedì, ai punti di rilevamento di via Ponte alle Mosse e viale Gramsci. Così, come previsto, i Comuni hanno chiesto da oggi ai cittadini di ridurre il riscaldamento domestico (non più di 18 gradi per 8 ore) e di usare mezzi pubblici o veicoli non a motore. Ci si appella allo spirito di collaborazione. Ma se fra due giorni i livelli di smog resteranno alti, scatterà la fase 2, più vincolante. Nei centri storici dei Comuni partirà lo stop ai veicoli più inquinanti (ciclomotori e motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro 1, autovetture diesel euro 2 e euro 3, veicoli per trasporto merci diesel euro 1), dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Infine, se le polveri sottili nell’aria non caleranno, passati altri due giorni (la prima volta potrebbe essere il 22 marzo) partirà la fase 3, con l’estensione dello stop su tutto il territorio dei Comuni, con criteri simili alle «domeniche ecologiche».</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Presentando il provvedimento, l’assessore provinciale all’ambiente, Renzo Crescioli, ha annunciato una specifica campagna di comunicazione. Ma le ordinanze basteranno? Si sa già che le grandi arterie saranno escluse dai divieti. A Firenze si potrà circolare senza limiti sul viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina o via Sestese, per fare alcuni esempi. E, come per le domeniche ecologiche, saranno essenziali soprattutto i controlli per evitare che le auto inquinanti continuino a girare.</div>
<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Intanto arriveranno direttamente dall’Antartide le nuove apparecchiature per misurare lo smog a Signa, il Comune che da anni ha i valori peggiori di tutta l’area. Lo studio partirà ad aprile e sarà curaro dall’Università, in collaborazione con Arpat, Comune e Provincia. L’obbiettivo (o meglio la speranza) è capire se i valori da record di questi anni possano essere dovuti al malfunzionamento o cattivo posizionamento dell’attuale centralina. Le nuove apparecchiature, analizzate dal professor Roberto Udisti, analizzeranno le Pm 2,5 ovvero polveri ancora più sottili del Pm10. Per capire quanto sia grave la situazione di Signa, basti pensare che a gennaio 2010, i livelli di guardia sono stati oltrepassati 16 volte (contro le 35 ammesse in un anno), mentre nel 2009 i superamenti sono stati 87. Non solo, sempre nel 2009, sono stati registrati 5 giorni oltre il livello di 100 microgrammi a metro cubo di Pm10, contro un limite massimo di 50. Nel 2008 è andata ancora peggio, con 120 superamenti e ben 23 giornate oltre i 100 microgrammi.</div>
<div>[La Nazione Firenze, 18032010] Troppo smog nell’aria? Scattano i limiti al riscaldamento e lo stop ai mezzi inquinanti. Mentre le centraline Arpat continuano a segnare livelli di polveri sottili oltre i limiti e pochi giorni dopo la richiesta di condanna del presidente della Regione, dell’ex sindaco di Firenze e di numerosi ex amministratori dell’hinterland proprio per l’inquinamento, Provincia e Comuni dell’area omogenea corrono ai ripari. Palazzo Medici Riccardi ha predisposto uno schema di ordinanza con le misure da attuare in tutta l’area, ovvero a Firenze, Sesto Fiorentino, Scandicci, Campi Bisenzio, Calenzano, Signa, Lastra a Signa e Bagno a Ripoli. E proprio ieri, tutte le amministrazioni comunali hanno firmato le ordinanze, con il dettaglio delle vie e zone interessate. Un provvedimento non rinviabile, visto che nel 2009, i limiti massimi di smog sono stati superati ben 88 volte a Firenze contro le 45 ammesse dalla legge e che nel 2010 gli sforamenti sono già stati 45, l’ultimo proprio martedì.</div>
<div>La nuova ordinanza comune prevede tre diversi gradi di allarme, segnalati da altrettanti simboli diffusi su pannelli a messaggio variabile e siti internet. Un primo provvedimento scatta automaticamente appena una delle cinque centraline della Rete regionale (Boboli, viale Bassi, viale Gramsci, via Ponte alle Mosse e Scandicci) segnala inquinamento oltre i limiti. È successo martedì, ai punti di rilevamento di via Ponte alle Mosse e viale Gramsci. Così, come previsto, i Comuni hanno chiesto da oggi ai cittadini di ridurre il riscaldamento domestico (non più di 18 gradi per 8 ore) e di usare mezzi pubblici o veicoli non a motore. Ci si appella allo spirito di collaborazione. Ma se fra due giorni i livelli di smog resteranno alti, scatterà la fase 2, più vincolante. Nei centri storici dei Comuni partirà lo stop ai veicoli più inquinanti (ciclomotori e motocicli a due tempi, autovetture a benzina euro 1, autovetture diesel euro 2 e euro 3, veicoli per trasporto merci diesel euro 1), dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30. Infine, se le polveri sottili nell’aria non caleranno, passati altri due giorni (la prima volta potrebbe essere il 22 marzo) partirà la fase 3, con l’estensione dello stop su tutto il territorio dei Comuni, con criteri simili alle «domeniche ecologiche».</div>
<div>Presentando il provvedimento, l’assessore provinciale all’ambiente, Renzo Crescioli, ha annunciato una specifica campagna di comunicazione. Ma le ordinanze basteranno? Si sa già che le grandi arterie saranno escluse dai divieti. A Firenze si potrà circolare senza limiti sul viadotto dell’Indiano, viale Europa, via Aretina o via Sestese, per fare alcuni esempi. E, come per le domeniche ecologiche, saranno essenziali soprattutto i controlli per evitare che le auto inquinanti continuino a girare.</div>
<div>Intanto arriveranno direttamente dall’Antartide le nuove apparecchiature per misurare lo smog a Signa, il Comune che da anni ha i valori peggiori di tutta l’area. Lo studio partirà ad aprile e sarà curaro dall’Università, in collaborazione con Arpat, Comune e Provincia. L’obbiettivo (o meglio la speranza) è capire se i valori da record di questi anni possano essere dovuti al malfunzionamento o cattivo posizionamento dell’attuale centralina. Le nuove apparecchiature, analizzate dal professor Roberto Udisti, analizzeranno le Pm 2,5 ovvero polveri ancora più sottili del Pm10. Per capire quanto sia grave la situazione di Signa, basti pensare che a gennaio 2010, i livelli di guardia sono stati oltrepassati 16 volte (contro le 35 ammesse in un anno), mentre nel 2009 i superamenti sono stati 87. Non solo, sempre nel 2009, sono stati registrati 5 giorni oltre il livello di 100 microgrammi a metro cubo di Pm10, contro un limite massimo di 50. Nel 2008 è andata ancora peggio, con 120 superamenti e ben 23 giornate oltre i 100 microgrammi.</div&gt

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