2010-04-25 19:59:16
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<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Repubblica Firenze, 25/04/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Iva sulla bolletta dei rifiuti, la battaglia continua. E mentre il Parlamento continua a dividersi e i Comuni soci di Quadrifoglio (ne discutono il prossimo 11 maggio in assemblea) sembrano andare verso la decisione di continuare ad applicarla in barba alla sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo quel 10% di imposta valore aggiunto che si paga sulla Tia, le associazioni dei consumatori preparano l´attacco al cuore del sistema.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Dopo che già alcune centinaia di utenti hanno aderito all´appello dell´Acu – l´associazione consumatori utenti guidata da Ezio Gallori, 1.000 iscritti solo in città – di «autoridursi» la prima rata della bolletta ricevuta in gennaio scontandosi autonomamente il 10% di addebito Iva, ora, alla vigilia della seconda rata (che arriva entro l´estate) la stessa associazione prepara «l’autoconguaglio». Funziona così. La Corte Costituzionale con la sentenza 238/2009 ha non solo sancito l´illegittimità dell´Iva sulle bollette Tia – in quanto non si può applicare una tassa su un´altra tassa – ma ha anche detto che gli utenti hanno diritto ai rimborsi di tutta l´Iva versata dal 2005 (quando la Tia ha sostituito la vecchia Tarsu) ad oggi. I Comuni dell´area Quadrifoglio però non si stanno organizzando affatto per questi rimborsi (solo per la spa dei rifiuti fiorentina si tratterebbe di sborsare oltre 50 milioni di euro) e anzi sono in attesa di una legge nazionale che potrebbe tagliare la testa al toro dichiarando che i rimborsi non sono dovuti. Qui scatta l´azione di disobbedienza che i consumatori dell´Acu sono pronti a mettere in campo: non pagare la bolletta a «sconto» del credito che si ha nei confronti delle aziende dei rifiuti. «Se un cittadino avanza 150 euro di Iva versata indebitamente negli anni, in assenza di un rimborso, può decidere di non pagare la bolletta facendo una sorta di conguaglio», spiega Gallori, storico sindacalista dei ferrovieri dell´Orsa e numero uno di Acu Firenze. Stornare autonomamente dalle prossime bollette dei rifiuti il credito a cui si ha diritto, è l´idea dell´associazione consumatori utenti (la sede è in piazza Baldinucci – 055486838), che ha già scritto una lettera al sindaco di Firenze Renzi, a quello di Scandicci Gheri e a tutti i consiglieri dei due Comuni per informarli dell´azione di «disobbedienza» che sta studiando. E per chiedergli di predisporre, come ha già fatto il Comune di Larciano (Pistoia), i moduli per la richiesta degli arretrati dell´Iva versata. Da Palazzo Vecchio si apprende solo che l´orientamento prevalente è quello di lasciare inalterate le cose continuando a fatturare l´Iva per i cittadini. Sempre meglio, si pensa pure, della scelta di Prato, che ha eliminato l´Iva aumentando però di quello stesso 10% la tariffa vera e propria.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Ernesto Ferrara</p>

Redazione
