2010-04-27 09:16:03
>[La Repubblica Firenze, 27/04/2010]<br />«No dump», non scaricare. Cinque mascherine di ossigeno da aereo penzolano sulle teste della gente alla fermata in viale Gramsci seguite da un avviso ai signori viaggiatori: «In caso di mancanza di aria pulita è consigliabile indossare le maschere di emergenza». <br />E’ una interferenza metropolitana, una sequenza difforme, qualcosa che scuote, fa rallentare il passo e magari pensare. C’è chi scrive poesie e poi le appende ai muri e chi attacca le maschere anti-smog alle fermate dei bus: sono performance contemporanee, grida, denunce. Ieri c’erano mascherine a penzoloni sotto una pensilina dell’8 e del 31 in viale Gramsci, ma anche a Novoli e probabilmente in altre parti della città. Il messaggio è mirato all’inquinamento, all’aria pessima che respiriamo. “No Dump – si legge su un cartello – Nasce dall’urto di realtà urbane differenti spezza il torpore di luoghi vissuti nel passato e rubati al presente rianimando l’interazione tra singoli nel quotidiano». Il messaggio colpisce: la gente guarda, tocca le mascherine, si interroga, si gira e chiede. Nessuno sa. Qualcuno a bassa voce osa: «E’ una nuova pubblicità?». Tutto è possibile. <br />(l.m.)

Redazione

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