Sì alle norme anti Quadra. Ma solo sopra i 500 metri quadri

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2010-05-11 10:44:52

>[Il Corriere Fiorentino, 11/05/2010]<br />Passano le norme anti Quadra, ma con alcune correzioni che non convincono le opposizioni. Si tratta delle regole per la  trasformazione degli edifici classe 6, le aree dismesse trasformate  in residenziale, al centro da anni di polemiche e delle inchieste  della Procura della Repubblica per la loro «esplosione», sia  per numero che per volumi.  Il Consiglio comunale ha modificato  il testo recependo alcune delle osservazioni arrivate dalla  Regione Toscana (soprattutto per l`esclusione di questi nuovi  principi per il Piano casa) e da diversi cittadini. In pratica,  tutti gli interventi di trasformazione di aree dismesse che  fino a qualche mese fa potevano essere fatti con semplice Dia  (dichiarazione di inizio attività, in pratica solo dagli uffici),  quelli sotto i 2 mila metri quadri, avranno bisogno invece  della presentazione di un Piano di recupero che dovrà essere  approvato dal Consiglio comunale. Fissati anche i limiti di  altezza e soprattutto tolto l`indice che aumentava i volumi  del io per cento.  Dalle norme anti Quadra sono rimasti esclusi,  modificando il primo testo annunciato dal sindaco (con delega all`urbanistica) Matteo Renzi, gli interventi sotto i 500 metri  quadri. Esclusi anche da queste norme gli edifici pubblici  alienati e alienabili. A presentare le norme, con i banchi  della giunta praticamente vuoti, la presidente della commissione  urbanistica Elisabetta Meucci, che parla di un «buon testo»  e fa notare che molte delle osservazioni della Regione sono  state recepite «ma il vero lavoro sarà quello di programmazione,  del Piano strutturale», (-nuca invece manca Maria Giocoli,  del Pdl, secondo cui «Renzi è stato costretto a fare marcia  indietro» rispetto all`azzeramento annunciato, «lascia liberi  gli interventi sotto i 500 metri quadri: ben venga. Una maggiore  riflessione sul tema poteva essere prevista fin dall`inizio  ma, certo, si sarebbe perso l`effetto mediatico» ma soprattutto  «non ha pensato a norme transitorie: ci sono progetti  presentati  dai cittadini che vengono bloccati dopo aver già ottenuto quasi  tutti i via libera, e non è un caso che dei 36 privati che  si trovano in questa situazione, quattro hanno già fatto ricorso  al Tar contro le norme anti Quadra». Ma il Pdl si è comunque  astenuto, «come avevamo già fatto in prima votazione, perché  non siamo contrari alla filosofia del provvedimento».  Approvato  ieri anche l`ultimo atto per l`Esselunga del Galluzzo. Il Piano  urbanistico esecutivo per il nuovo centro commerciale potrà quindi prendere il via da subito, anche se ieri è stato ribadito  che la struttura potrà aprire solo dopo che sarà completato  e funzionante il by pass del Galluzzo, opera collegata ai lavori  della terza corsia autostradale. «Dovrebbe essere pronta nel  2012. Inoltre, abbiamo chiesto a Esselunga l`impegno per un  ulteriore parcheggio di superficie», dice il presidente del quartiere 3 Andrea Ceccarelli. «Il presidente Ceccarelli ha  detto che l`apertura dell`opera viaria avverrà probabilmente  nel 2012.  <br />M.F.

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Redazione

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