Paesaggio, dossier Comitati «Troppo potere ai Comuni»

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2010-06-03 11:20:59

>[Corriere Fiorentino, 03/06/2010] Questa volta non sarà come in passato. Le elezioni,  un nuovo presidente della Regione, Enrico Rossi, un nuovo assessore  all`urbanistica Anna Marson (e le relative dichiarazioni di  discontinuità con la passata gestione Martini-Conti) hanno  alimentato la fiducia della Rete dei comitati per la difesa  del territorio promossa, tra gli altri, dal professor Alberto  Asor Rosa. Questa la linea, questo quello che dirà lo stesso  Asor Rosa sabato alla conferenza regionale dei comitati che  si terrà a Firenze, al Circolo dell`Affratellamento. Fiducia  sì, ma anche la consapevolezza che problemi, scheletri, ecomostri,  grandi infrastrutture e erosione del territorio sono temi più  che attuale in Toscana, come dimostra il recente caso del regolamento  urbanistico di Campiglia Marittima (Venturina) e Suvereto.  Ci sono processi, scelte già fatte — casi sentinella finiti  nel dossier della Rete dei Comitati — su cui probabilmente  non si potrà far più nulla, mentre per altri Asor Rosa e i  comitati sperano in un segnale dalla nuova giunta regionale.  «La rinnovata affermazione del centrosinistra in Toscana è  stata accompagnata da qualche sensibile segnale di cambiamento  — spiega Asor Rosa — ne prendiamo atto per lavorarci sopra,  con l`obiettivo di sconfiggere le scelte che hanno già fatto  fin troppo male alla Toscana». Il banco di prova è la riforma  del Piano integrato territoriale su cui i comitati chiedono  una inversione di marcia: rafforzamento dei poteri della Regione  rispetto ai Comuni che con i regolamenti rischiano di far saltare  il banco dei piani strutturali. Più severità e controlli rispetto  a quanto avveniva in passato, dice il segretario della Rete  Sergio Morozzi (del comitato di Bagno  a Ripoli), «quando  la linea tracciata dall`ex assessore al territorio Riccardo  Conti era quella di lasciare troppa autonomia ai Comuni». Ecco  il dossier.  Castelfalfi  II primo caso, illustrato dal vicepresidente  della Rete, Paolo Baldeschi, riguarda l`antico borgo medievale  nel comune di Montaione, destinato a diventare un grande resort  turistico. Un progetto che tiene banco dal 2007, curato da  una multinazionale tedesca che vuole realizzare un campo da  golf e residenze turistiche. Il Comune sta ancora aspettando  i progetti esecutivi per la firma della convenzione. Intanto  ecco i numeri diffusi dalla Rete: «1.140.000  metri cubi di  nuova edificazione oltre i 230 mila metri cubi esistenti; l`aumento  di oltre due volte e mezzo la •` superficie coperta; 3.100  posti letto aggiuntivi ben oltre i 593 previsti dal piano strutturale  tra cui un albergo di 240 posti letto e un villaggio vacanze  di oltre 400 posti letto; la creazione di nuovi e piccoli borghi  dove oggi ci sono casali isolati; un incremento della superficie  del campo da golf da 68 a 162 ettari».  Campiglia Marittima   Nel dossier della Rete non si parla del nuovo Piano strutturale  e del regolamento urbanistico che, secondo i comitati, sancisce  un incremento non previsto di alloggi. Il caso è meno recente  ma  sempre attuale, e riguarda la scelta del Comune di costruire  una residenza turistica alberghiera alla Fonte di Sotto. Il  piano di lottizzazione prevede, secondo il dossier, la realizzazione  di 51 appartamenti con un volume di diecimila metri cubi, «modificando  l`ambiente naturale di pregio», su una superficie di 25.400  metri quadrati (l`intera Campiglia si sviluppa su 50 mila metri  quadrati).  La Tav e la Tirrenica  Grandi infrastrutture  in Toscana. Nel mirino il Corridoio Tirrenico, la Lucca-Modena  e soprattutto il nodo fiorentino della Tav. Troppi costi e  troppi rischi, secondo la Rete: il sottoattraversamento da  Campo di Marte a Castello è descritto come un vero e proprio  cataclisma per Firenze. I comitati conteitano «gli enormi impatti  ambientali» • sottolineano che «le alternative ci soli porto  di Talamone  L`operazione «riqualificazione» del porto è stata  rilanciata dal Comune di Orbetello nel 2008 con l`intenzione  di realizzare un «porto gioiello» da mille ormeggi per barche  dai 14 ai 34 metri, sostituendo sia le strutture esistenti  che le barche oggi ospitate.  «Una operazione — si  legge nel dossier — non solo in contraddizione con gli strumenti  di governo del territorio regionali e provinciali, ma incongruente  con la realtà stessa di Talamone».  Il caso Serravalle  È  molto simile a quanto sta succedendo a Campiglia. Ð Comune  nell`ottobre 2009 ha deciso la costruzione di un villaggio  turistico di circa 25 mila metri cubi sulle colline di Montalbano.  «Spac-  ciato come completamento di un parco di pochi ettari  — scrive Baldeschi — si trattava di un insediamento che appari- Donoratico  Un caso, secondo i comitati, ancora aperto. Р progetto prevede la realizzazione, su una duna costiera dove  c`è il vecchio Club Mediterranee dismesso dal 2002, di un nuovo  villaggio turistico da 750 posti letto, più 350 posti letto  che saranno edificati dentro e attorno alla villa Serristori.   Bagnala  Per il piano di sviluppo turistico nella tenuta di  Bagnala in provincia di Siena, si parla di «65mila metri  quadri che si aggiungono ai gomila esistenti», con «centro  congressi e un albergo a cinque stelle» e altri interventi  «fra cui un campo da golf di 18 buche con annesso albergo».  Secondo i comitati, che riportano un atto firmato dall`allora  assessore regionale Conti, l`intera tenuta ha un carattere  di «comunità turistica». Alessio Gaggioli

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