Discarica di via Piemonte, Grassi e De Zordo: "La maggioranza non vuole approfondire punti irrisolti"

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2010-06-08 11:18:36

><div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">Bocciata in Consiglio Comunale una  mozione che chiedeva di approfondire  l’intera vicenda</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">“Nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini, abbiamo presentato una mozione  in cui si auspicava una sospensione dell’iter del progetto di ripristino dell’area ferroviaria, almeno  fino a quando non fossero state date delle risposte chiare agli interrogativi e alle presunte irregolarità sollevate dal Comitato, sulle quali peraltro sta indagando la Procura.” affermano i due Consiglieri Comunali che sono intervenuti nel dibattito in aula.</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">“ La maggioranza ha negato qualsiasi problema sui dubbi che avevamo sollevato riguardo alla correttezza dell’iter autorizzativo che aveva visto – nelle more della modifica della Legge sulla disciplina ambientale – da una parte il soggetto privato di RFI, autorizzarsi da solo il progetto della messa a dimora delle terre provenienti dal Mugnone, nonostante le numerose e pesanti obiezioni che ARPAT aveva avanzato, e dall’altra il Comune di Firenze che è stato incapace di tutelare la collettività e di governare la vicenda. Basti pensare che quando RFI chiese agli uffici comunali un parere sulla compatibilità urbanistica, il Comune ha risposto su tutt’altro aspetto.”</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">“Una gestione carente e deficitaria che non può essere risolta piantando alberi su un terreno che ancora presenta materiale estraneo e su cui ancora nutriamo seri dubbi, e ponendo a divisori tra la sede ferroviaria e il ‘giardino’ dei pannelli di cemento che per oltre un anno sono stati sul Viale Redi, ed adesso appaiono intrisi di sostanze inquinanti.”</div>
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<div id="_mcePaste" style="position: absolute; left: -10000px; top: 0px; width: 1px; height: 1px; overflow-x: hidden; overflow-y: hidden;">“Per noi la questione non è assolutamente archiviata e continueremo ad occuparcene a fianco dei cittadini.”</div>
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<div>[perUnaltracittà 08/06/10]</div>
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<div>Bocciata in Consiglio Comunale una  mozione che chiedeva di approfondire  l’intera vicenda</div>
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<div>“Nell’ottica della salvaguardia dell’ambiente e della tutela della salute dei cittadini, abbiamo presentato una mozione  in cui si auspicava una sospensione dell’iter del progetto di ripristino dell’area ferroviaria, almeno  fino a quando non fossero state date delle risposte chiare agli interrogativi e alle presunte irregolarità sollevate dal Comitato, sulle quali peraltro sta indagando la Procura.” affermano i due Consiglieri Comunali che sono intervenuti nel dibattito in aula.</div>
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<div>“ La maggioranza ha negato qualsiasi problema sui dubbi che avevamo sollevato riguardo alla correttezza dell’iter autorizzativo che aveva visto – nelle more della modifica della Legge sulla disciplina ambientale – da una parte il soggetto privato di RFI, autorizzarsi da solo il progetto della messa a dimora delle terre provenienti dal Mugnone, nonostante le numerose e pesanti obiezioni che ARPAT aveva avanzato, e dall’altra il Comune di Firenze che è stato incapace di tutelare la collettività e di governare la vicenda. Basti pensare che quando RFI chiese agli uffici comunali un parere sulla compatibilità urbanistica, il Comune ha risposto su tutt’altro aspetto.”</div>
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<div>“Una gestione carente e deficitaria che non può essere risolta piantando alberi su un terreno che ancora presenta materiale estraneo e su cui ancora nutriamo seri dubbi, e ponendo a divisori tra la sede ferroviaria e il ‘giardino’ dei pannelli di cemento che per oltre un anno sono stati sul Viale Redi, ed adesso appaiono intrisi di sostanze inquinanti.”</div>
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<div>“Per noi la questione non è assolutamente archiviata e continueremo ad occuparcene a fianco dei cittadini.”</div>
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