Piano strutturale: partecipazione, ma come?

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2010-06-13 20:52:48

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<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Repubblica Firenze, 13/06/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Piano strutturale, parola alla città. E al popolo delle nuove tecnologie. Parte la campagna di partecipazione sul documento urbanistico più importante fra quelli di competenza del Comune, che il sindaco Renzi intende approvare entro settembre o al massimo ottobre e che pianifica le funzioni del territorio stabilendo area per area (in gergo tecnico si chiamano Utoe, sono 28 in tutta Firenze) cosa si può costruire o non costruire.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Saranno 45-50 giorni di assemblee vecchio stile, riunioni con le parti sociali ed esperimenti di partecipazione utilizzando le potenzialità di internet e del multimediale. Palazzo Vecchio non ha ancora annunciato nulla ufficialmente ma di fatto la campagna di consultazione della città è ai nastri di partenza. Si comincia da subito con i "focus group" destinati ai comitati cittadini e coordinati dall’agenzia di comunicazione torinese "Avventura urbana srl" (uno per ogni quartiere a partire da domani) e gli incontri dopo cena destinati ai 120 consiglieri dei 5 Quartieri della città (tutti in settimana), sia di maggioranza che di opposizione, con la partecipazione dei vertici comunali dell’urbanistica. A luglio, forse il 9, un "town meeting" (un´assemblea pubblica in cui si comunica tramite mail, la Regione Toscana ne ha organizzato una sul paesaggio e una per la legge partecipazione, scritta a Carrara nel 2006 da 500 cittadini insieme) in cui 150 persone estratte a sorte metteranno nero su bianco le proposte e i suggerimenti sulla città che arriveranno dai "focus group" che stanno per cominciare. Non solo: Palazzo Vecchio intende anche lanciare una consultazione telefonica col metodo Cati, si contatteranno 1.200 persone e a tutte si chiederà prima se sanno cos´è un piano strutturale e solo dopo cosa vorrebbero per la loro parte di città.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La novità più grossa rispetto al passato sta però nell´uso delle nuove tecnologie, che Renzi, appassionato internauta e patito di Facebook, intende usare per rendere «commestibile» ai più un documento rilevante per il futuro della città com´è il piano strutturale e però circondato da un´aura di burocrazia che non lo rende appetibile. Già oggi il piano strutturale di Firenze, come fosse anima viva, ha un suo profilo Facebook – gestito dallo staff del sindaco – dove è possibile lasciate commenti e osservazioni sul futuro urbanistico della città o della propria zona. Ma l´asso nella manica potrebbe essere quello di usare Youtube o Flickr: l´idea sarebbe quella di chiedere ai cittadini di dare il proprio contributo caricando sui due siti, magari in sezioni specifiche, video e foto sulla "loro" città. Proposte, idee, denunce. Anche suggestioni. Tutto sarà valutato. Entro fine luglio però, non oltre. Perché poi gli uffici avranno bisogno del mese di agosto per recepire gli eventuali suggerimenti dei cittadini, dei comitati e del popolo del web.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">C´è già chi obietta che però questo tipo di partecipazione sarebbe fittizia: perché il web esclude naturalmente la parte più anziana della città, prima di tutto. Ma anche perché, come fa notare l’associazione No Tav Idra, invitata alle assemblee in quanto comitato territoriale, è inutile convocare "focus group" sul piano strutturale moderati da un´agenzia di comunicazione torinese «senza avere uno straccio di foglio in mano»: «Gli uffici comunali, interpellati, ci hanno detto che il piano strutturale non è disponibile al momento in forma cartacea: su cosa andiamo a confrontarci? Cosa vuole dire partecipazione?», si chiedono da Idra. Dal Comune si fa però presente che entro fine giugno sarà sottoposta alla discussione anche aperta la prima dose di «carte» vere e proprie coi numeri e le previsioni urbanistiche. E non solo: si fa anche notare che questa è solo una prima fase di partecipazione e che dopo «l´adozione» (si dice così in gergo) del piano strutturale in autunno, si aprirà una nuova fase di osservazioni, come previsto dalla legge, che durerà altri mesi. Le assemblee coi comitati partono domani alla sede del Q5 alle 18, martedì alle 18 al Q3, mercoledì17.30 al Q4, giovedì ore 18 al Q1 (sede da definire), venerdì ore 18 al Q2.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">(e.f.)</p>
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