2010-06-13 20:54:51
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<p style="margin-bottom: 0cm;">[La Nazione Firenze, 13/06/2010]</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Passaggio di mano, vuoto di idee. Chiuso il lungo iter per la permuta, e firmato il contratto, la Fortezza da Basso ha cambiato proprietà, dallo Stato agli enti locali (ora è del Comune per oltre il 50%, della Provincia per circa il 42% e della Regione per circa il 7%). Ma il cambio di proprietà, avvenuto nel novembre dello scorso anno, non ha mutato il passo, che resta purtroppo incerto, sui progetti che riguardano il futuro del polo espositivo. Da un sequestro dei padiglioni fuori norma all’ipotesi di abbattimento degli stessi, la Fortezza galleggia. Sulle mura del Sangallo sono passati tanti progetti e molte inchieste.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Dei progetti grandiosi, i più sono sfumati prima ancora che potessero essere messi nero su bianco. La fermata dell’alta velocità, per esempio, balenata nelle idee del sindaco Renzi, ne avrebbe potenziato l’utilizzo rendendola, con il limitrofo centro congressi una realtà unica, un polo d’attrattiva per il turismo congressuale. Il governo nazionale pigia per la stazione Foster, e di alta velocità alla Fortezza non parla più nessuno. Una passione bruciata in fretta.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Vero che prima di guardare al futuro, serve pensare al presente: «Possiamo tornare a investire per metterla in sicurezza e per farla tornare a essere quello che era in passato, vale a dire un grande centro economico e di sviluppo della città», ha detto Matteo Renzi. Il masterplan per la Fortezza, in verità, era già pronto da anni, ma con il sequestro dei padiglioni lo scorso anno, vennero fuori i problemi con la Soprintendenza. Il progetto dell’architetto Francesco Gurrieri prevedeva di buttare giù cinque degli otto padiglioni che finirono sotto sequestro (perché non a norma) e sostituire i 6.000 metri quadri in questo modo persi con tre nuove strutture disegnate da un architetto di chiara fama: una vicino all’entrata nello stesso posto del più grande dei padiglioni abbattuti, ma più piccola, e le altre due nella parte posteriore, una a destra e l’altra a sinistra della Porta alla campagna sul parcheggio sotterraneo. Lettera morta. Ora si ricomincia da capo. Sulla realizzazione dei progetti è calato il silenzio.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Il problema non è solo quello della ristrutturazione che arriva solo dopo la decisione di che cosa si vorrà fare della struttura. Problema che sarà affrontato con il Piano strutturale nel capitolo ‘contenitori e contenuti’.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">La Regione nell’ultimo scorcio della passata legislatura aveva ipotizzato, per il rilancio delle potenzialità espositive e congressuali, di mettere in campo una sinergia con Prato mettendo a disposizione 30 milioni di euro per la prima fase di ristrutturazione del polo ex Banci. Rimandati al mittente dal sindaco laniero Cenni. E adesso il tesoretto che fine farà? Il consigliere regionale del Pd Fabrizio Mattei ha detto chiaramente: «Se questi soldi non li prende, Prato perde una grande occasione perché c’è chi già si è fatto avanti per ottenerli». Un Comune su tutti? Sesto Fiorentino che avrebbe dato anche indicazioni precise sull’ubicazione di un polo espositivo proprio vicino all’uscita autostradale, zona Ingromarket.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Ma l’idea non piace a Firenze. Che rilancia l’ipotesi di realizzare proprio lungo l’asse dei viali l’accoppiata Fortezza più Parco della Musica che disporrà di tre sale che possono essere utilizzate anche contemporaneamente grazie al progetto che ne prevede un totale isolamento acustico: la sala grande con 1.800 posti e 11 palchi, la sala piccola da 1.100 posti e la Cavea capace di contenere 2.600 spettatori. Il Maggio Musicale fiorentino si trasferirà nella sala grande. Il Parco della Musica, nelle intenzioni del sindaco Renzi, dovrà essere un luogo polifunzionale, e dunque potrà essere offerta nel carnet del turismo congressuale, visto che offrirà una serie di servizi, oltre alla caffetteria e a un ristorante.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">Dunque? Quale futuro per la Fortezza? Forse è arrivato il momento di scoprire le carte.</p>
<p style="margin-bottom: 0cm;">di Ilaria Ulivelli

Redazione

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