2010-07-11 17:46:08
><p>[La Repubblica Firenze, 11/07/2010]<br />Il sottoattraversamento Tav di Firenze e l´autostrada tirrenica. Due «errori clamorosi» e «colossali» secondo la rete dei comitati, che non molla la presa e, anzi, ha posto le due questioni al centro dell´assemblea che si è svolta ieri al teatro dell´Affratellamento. Durante l´incontro sono state presentate due relazioni gemelle per ribadire la netta contrarietà ai progetti, esaminati punto per punto, e per proporre delle alternative: l´allargamento dell´Aurelia o, comunque, un´autostrada che si avvicini il più possibile alla storica tratta nel primo caso e, nel secondo, il passaggio dei treni in superficie, aggiungendo due binari accanto a quelli già esistenti. «Siamo stufi di sentirci dire che non siamo in grado di proporre alternative ragionevoli – ha detto il presidente della rete Alberto Asor Rosa – Adesso chiediamo alla Regione e ai nostri interlocutori di entrare nel merito, e di giudicare se le ipotesi che abbiamo fatto sono davvero irrealistiche». Le alternative proposte sarebbero, per i comitati, più sostenibili da un punto di vista non solo ambientale ma anche economico: «Far coincidere la Tirrenica con la vecchia Aurelia costerebbe 800 milioni contro i 3 miliardi previsti. Quanto alla Tav, la sproporzione tra i due progetti è talmente evidente che prendere in considerazione la nostra ipotesi è quanto meno doveroso».<br />Asor Rosa ha parlato anche della lettera inviata ai comitati, due settimane fa, dall´assessore all´urbanistica Anna Marson: «Rappresenta una novità rispetto alla gestione di Conti, le sue dichiarazioni ci sembrano tranquillizzanti e positive». Quanto al presidente della Regione Enrico Rossi, e alla sua volontà di portare avanti i due progetti, ha commentato: «Non ci aspettiamo che sconfessi la vecchia giunta, ma queste due opere ci sembrano due errori clamorosi, e ci domandiamo se sia possibile difendere la continuità a prescindere dai contenuti». Ieri si è parlato anche del piano strutturale di Firenze: «La nostra posizione è semplice – ha spiegato Ornella De Zordo di Perunaltracittà – il piano è illegittimo in partenza perché manca la definizione delle invarianti strutturali la cui salvaguardia è fondamentale». <br />di Gaia Rau

Redazione

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