2010-09-06 13:39:23
><p>[perUnaltracittà 06/09/10]</p>
<p>Il paragone con i lavori BTP di viale Belfiore<br />Firenze subirà i cantieri delle Ferrovie per un tempo indefinito<br /><br /> Veniamo a sapere da Riccardo Fusi, patron di Baldassini e Tognozzi, una delle maggiori imprese di costruzioni italiane, che lo scavo di viale Belfiore non è in ritardo, è che scavare lì è difficile, difficilissimo: per uno scavo di 1 ettaro di superficie, e 22 metri di profondità, non sono bastati i 5 anni del permesso iniziale, ce ne vogliono altri 5. Qualcuno può dire allora con una certa credibilità quanto ci vorrà per la Stazione Foster, che è a soli 100 metri di distanza dal cantiere di viale Belfiore e che prevede uno scavo di 4 ettari, profondo 45 metri? Senza parlare dei lavori per il doppio tunnel di 7 km. Qualcuno può credere alle assurde previsioni di completamente dell’intero sottoattraversamento, stazione compresa, in 7 anni? Vogliamo raddoppiare, come minimo, i tempi della cantierizzazione in città? Vogliamo dire le cose come stanno?<br /><br />Intanto l’AD di Ferrovie, Moretti, con la consueta arroganza, ha parlato chiaro. Alla Stazione Foster niente people mover per Santa Maria Novella, ma una semplice navetta (forse, non è neanche detto), così saremo costretti a cambiare 3 treni in 800 metri. Alla faccia della velocità e della comodità. L’adeguamento del Mugnone, indispensabile per fare i lavori, è invece da considerare un grazioso omaggio alla città. In compenso reclama con durezza l’edificabilità delle aree ferroviarie in zona Campo di Marte, con buona pace del Piano a “volumi zero”, secondo un protocollo d’intesa firmato da amministratori che prima o poi dovranno anche rendere conto di queste scelte. Insomma la faccia dura del potere, che in nome degli affari e dei profitti passa sopra a qualunque cosa. A proposito, anche della sicurezza, e infatti Moretti a Viareggio e dintorni non mette più piede, sennò lo cacciano.<br /><br />La realtà è che quest’opera è voluta solo per garantire i profitti di grandi operatori, la spartizione di denaro pubblico, l’esercizio del potere da parte di una classe politica del tutto indifferente alle sorti della città. Che pagherà un prezzo altissimo in termini di danni e disagi. Per un tempo indefinito.

Redazione

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