Così Firenze ha perso l`occasione bike sharing

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2010-09-23 09:09:23

>[La Repubblica Firenze, 23/09/2010] Si disse: si  fa a Parigi. E si decise di farlo anche qui. Era il 2007. Adesso,  dopo tré diversi progetti: 2007, 2008 e 2009, non se ne parla  più e i 500 mila euro già ottenuti allo scopo sono stati stornati  dall`amministrazione verso altri scopi. Eppure si potrebbero  riguadagnare dalla Uè. Mail bike sharing, la bicicletta in  condivisione che si prende per pochi soldi, la si usa e la  si lascia dove si vuole in varie postazioni a 300 metri l`una  dall`altra, nonèpiùdi moda a Firenze. La denuncia viene dalle  associazioni ambientaliste che hanno spedito in Palazzo Vecchio  il decalogo degli impegni presi e mai realizzati. Adesso il  bike sharing lo hanno molte città europee e anche alcune italiane.  A Firenze andare in bici è ancora complicato. A Lione hanno  calcolato che la bici condivisa abbia abbattuto di lO milioni  di tonnellate di anidride carbonica, racconta Patrizio  Castoria,  il consulente di marketing e docente di comunicazione presso svariate  aziende, che ha lavorato invano varie proposte sul bike sharing  fiorentino.  Due i progetti fatti e restati sulla carta durante  la passata ammimstrazione a opera dell`allora assessore al traffico  Del Lungo. Una, la proposta arrivata a questa amministrazione.  Il primo progetto naufragò soprattutto per difficoltà di trovare  il gestore, era sembrato possibile affidare il  servizio alla Sas,  ma la società dei servizi per la strada del Comune non era interessata.  Poi si pensò a un bando di gara, si contattarono imprese di pubblicità  che avrebbero potuto prendere in mano la gestione delle bici  e sgravare il Comune del peso economico, se non il finanziamento  di avvio, il suolo pubblico e l`energia elettrica. Si andò  a vedere m Spagna. Niente di fatto. L`ultimo progetto, fatto  insieme alla  ditta di pubblicità Sercom, è stato sottoposto  da Castoria alla giunta attuale: 50 postazioni iniziali per  poi crescere a cento, 3 euro di abbonamento al mese per i residenti,  un po` di più per i turisti, una tesserina magnetica con cui  staccare la bici dalla rastrelliera alla partenza, la possibilità  di lasciarla in qualsiasi altra postazione. E bici firmate Giorgio  Armani che sarebbe stato lo sponsor di maggiore appeal. Per  ora nessuna reazione.

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