2010-09-28 10:19:09
>[La Repubblica Firenze, 28/09/2010]<br />C’è da spostare una macchina. Ma il carrattrezzi non arriva: i tempi d’attesa per un mezzo della Sas sono ormai arrivati a un’ora e mezzo. Allora perché ieri la società comunale delle rimozioni ha licenziato 5 dei suoi 15 carristi? È un «pasticciaccio» che rischia di abbattersi in maniera ancora più pesante sulle spalle dei cittadini. Sono mesi che trovare un carrattrezzi è quasi una missione impossibile. Da aprile scorso Sas ha revocato la convenzione coi 16 mezzi del consorzio privato «Carrattrezzi Firenze» ed è rimasta con 8 mezzi e 15 dipendenti interni, seppure precari, addetti alle rimozioni. Non bastavano nemmeno quelli: due settimane fa in Oltrarno si creò una coda di oltre un’ora perché il carrattrezzi chiamato dai vigili non arrivò prima di un’ora, domenica scorsa si segnalavano problemi in via Benedetto Marcello, l’Ataf ha avuto enormi disagi in zona Rifredi. «Se noi avessimo fatto ritardo ci avrebbero martoriati, perché ora il Comune di fronte a questi disservizi non denunciano Sas?», si chiede Gionni Diegoli del consorzio tagliato fuori. I vigili urbani da settimane inondano Sas di rapporti e telefonate infuriate. Eppure ieri mattina alla buon’ora il direttore della società pubblica delle rimozioni e delle depositerie Alessandro Bartolini, l’ex capo della polizia municipale, ha comunicato a 5 lavoratori interinali che guidavano i carri che dal 30 settembre saranno a casa, il loro contratto non verrà rinnovato. E a fine ottobre la stessa sorte potrebbe toccare ad altri 5, teme Alessandro Carmignani della Cgil che parla di scelta «incomprensibile». Rimarranno solo 5 carristi? E come si farà ad assicurare le rimozioni in 20 minuti come prevede il contratto di servizio Comune-Sas? Come far fronte a migliaia di interventi in una città che scoppia di traffico e sosta selvaggia? «Il sindaco e la giunta ci dicano da che parte stanno, Sas è pubblica e si annunciano anche 6 o 7 licenziamenti tra gli addetti alla segnaletica», tuona Carmignani. «Si blocchino i licenziamenti», chiede dal Pd Stefania Collesei. «Non posso dare garanzie eccessive ma approfondirò la vicenda », dice l’assessore al traffico Massimo Mattei, che ieri è stato «sequestrato» per 4 ore nel suo ufficio di via Giotto dai 5 licenziati, che poi sono piombati in consiglio comunale per incontrare tutti capigruppo. E però Bartolini tiene duro: «Non posso tenere quei 5, non ho i soldi a meno che non me li dia il Comune e il servizio va male», dice sfogliando i dati: 28 mila rimozioni nel 2009, 9 mila previste per la fine dell’anno in corso. Scontato dal momento che da mesi non ci sono più ganasce e rimozioni per la pulizia strade: ma ora a rimetterci sono 5 lavoratori. <br />Ernesto Ferrara

Redazione

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