2010-09-30 08:58:53
>[Il Corriere Fiorentino, 30/09/2010] Un bilancio tra entusiasmo e un po` di preoccupazione (vera o ad arte?), quello del sindaco Matteo Renzi sui Cento luoghi. L`aveva detto martedì notte (ormai mercoledì) in Palazzo Vecchio, a chiusura dell`iniziativa. Avere migliaia di persone che partecipano a cento assemblee è «una grande opportunità» ma allo stesso tempo il sindaco sente «il rischio di una speranza che potrebbe essere tradita». Perché nelle assemblee non è stato tutto rose e fiori, lo stesso Renzi ammette; «Ho trovato anche un sentimento di frustrazione e uno sguardo negativo». Lo ribadisce il giorno dopo, quando i numeri sono pù precisi: 8.526 persone registrate nelle assemblee, altre 1.830 hanno I costi? 0,14 cent a testa. Qualcuno ci ha lasciato 5 euro dicendo «mi son divertito» visitato i grandi cantieri e altre aree «nascoste» (dal nuovo Maggio fino ai vivai di Ugnano e Mantignano): totale, 10.356. «Una bellissima pagina di partecipazione, ma pericolosissima se non risponderemo alle aspettative». Ma soprattutto, secondo Renzi, «un grande successo, un "unicum" a livello nazionale». Ed è per queste che ne rifarebbe «una al mese», dice soddisfatto, generando qualche preoccupazione tra i suoi collaboratori. Loda gli assessori, i consiglieri comunali e di quartiere, i dipendenti comunali che si sono «messi in gioco», da quelli che hanno fatto la spesa o cucinato per dare da mangiare all`assemblea (come Giacomo Parenti o la vicecomandante dei vigili Antonella Manzione) fino a chi ha messo in Rete, in tempo reale, i vari report delle iniziative. Anche per questo motivo considera «speciose» le critiche arrivate da Paul Ginsborg e dalla consigliera di «Perunaltracittà» Omelia De Zordo. «Come si fa a dire che non è partecipazione se io mila fiorentini spengono la tv ed escono per parlare della città di Firenze? Se ci fosse stata più partecipazione quando si sceglieva l`Alta velocità, non avremmo quel macello della stazione agli ex Macelli». In sala c`è anche Eros Cruccolini (Sinistra ecologia e libertà) che ha già proposto di rendere queste assemblee «laboratori permanenti», raccontando della propria a Ugnano e Mantignano: «Come previsto — ha spiegato il capogruppo di Sei — l`assemblea non poteva finire lì, viste le richieste e l`entità delle questioni affrontate. Ho quindi proposto riprendendo una sollecitazione fatta in Consiglio comunale dalla collega De Zordo di trasformare il momento assembleare in laboratorio permanente dando continuità di rapporti con i cittadini». «Oddio, laboratorio permanente è troppo di sinistra: ma anche io alle Cascine ho detto che ci rivedremo, a gennaio», ribatte Renzi. Già qualcosa si muove; lo stesso Cruccolini e Mirko Dormentoni del Pd, «moderatore» dell`incontro sempre nel Quartiere 4 sul collettore in riva sinistra d`Arno, riuniranno le assemblee per discutere di tutti i problemi affrontati martedì. Ieri nessuno ha riproposto k le critiche dei giorni scorsi. Renzi risponde a quelle sui costi dell`operazione; «55 mila e 16 euro, meno di 0,14 cent per fiorentino; a Serpiolle un cittadino ha lasciato 5 euro dicendo "mi sono divertito". Lo stesso è successo all`assemblea sul fognone». C`è tempo per fare la classifica («l`assessore Angelo Palchetti ha battuto Massimo Mattei, c`era più gente al Palagiustizia che a Quaracchi»), e per stupirsi, quando i cronisti gli fanno notare che ha detto che si è mossa «la base»: un termine molto sinistrorso. "Oddio, l’ho detto davvero?”

Redazione

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