2010-10-12 08:35:40
><div>[perUnaltracittà 11/10/2010]</div>
<div><strong><span style="color: #3333ff;">De Zordo, perUnaltracittà: "La vicenda del deposito cauzionale è vergognosa"</span></strong></div>
<div>Quella che raccontiamo è la conseguenza dei guasti del processo di privatizzazione dell’acquedotto fiorentino. Oggi abbiamo un’ulteriore prova che Publiacqua spa risponde in via prioritaria ai soci privati (che pure sono di minoranza), che tendono a massimizzare i profitti, piuttosto che ai soci pubblici, i Comuni, che dovrebbero rappresentare invece gli interessi della cittadinanza.</div>
<div>E’ la storia dell’imposizione, all’interno della bolletta dell’acqua, di un aumento del deposito cauzionale per 200.000 utenze su 370.000. Un aumento che l’Autorità di ambito (Ato3), composta dai Comuni, aveva stigmatizzato chiedendo a Publiacqua delle "misure di mitigazione" e un "congruo periodo di rodaggio" utile addirittura a restituire agli utenti l’intera cifra depositata al momento dell’accensione del contratto. L’Ato 3 auspicava inoltre che vi potesse essere un confronto con la stessa Publiacqua "per ridurre gli effetti sull’utenza", oggi in sofferenza, soprattutto nelle classi sociali più deboli, a causa della crisi economica, arrivando a chiedere la rateizzazione in 3 anni per l’adeguamento dei vecchi contratti che vedrebbero addirittura un aumento di 50/60 euro.</div>
<div>Nulla di ciò è avvenuto. Publiacqua – la società in cui nonostante il nome a comandare sono i privati – ha preferito far cassa. Nessun periodo di rodaggio, nessuna apertura di dialogo sulla questione. Nessuna rateizzazione.</div>
<div>Oggi più che mai appaiono più che ragionevoli le istanze del milione e mezzo di cittadini e cittadine che hanno posto la loro firma in calce alla richiesta di ripubblicizzazione del servizio idrico nel nostro Paese. L’acqua è un bene comune e tale deve tornare. I privati, e i loro uomini alla guida delle società gestrici – si assumano il rischio di impresa tipico dell’attuale sistema economico e tornino sul mercato a cercare quattrini. Senza speculare sulla pelle dei più deboli su un bene di prima necessità e contro il volere dei committenti pubblici..</div>

Redazione

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