I libri di perUnaltracittà: "Europa tossica. Crisi del capitalismo, crisi del debito, crisi della politica", di Gianni Del Panta

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2012-06-27 12:42:24

><p><span style="color: #000000;"><span style="font-size: 10pt;"><a target="_self" href="http://www.firenzelibri.net/catalogo-libri-Del-Panta-Gianni-Europa-Tossica-Crisi-del-capitalismo-crisi-del-debito-crisi-della-politica-Edizioni-PerUn-altracitt-Edizioni-PerUn-altracitt-164574.aspx"><img style="margin: 5px; float: left;" alt="Europa_Tossica_cover" src="images/stories/Europa_Tossica_cover.jpg" height="192" width="135" /></a>Ne sentiamo parlare ormai da alcuni anni a reti unificate, ma ancora molti di noi non conoscono la ragione del suo improvviso apparire e soprattutto della sua strenua permanenza. È la crisi economica, uno strano mostro moderno, capace di condizionare qualsiasi ambito della nostra esistenza.<br /><br /><strong>Una crisi annunciata </strong>già dieci anni fa dagli analisti della globalizzazione e dagli attivisti dei vari Social Forum mondiali e europei che lucidamente prefiguravano quello che poi è accaduto, ma negata a oltranza da chi quella crisi ha provocato e da quanti hanno accettato passivamente il racconto e le scelte liberiste. Così, dopo aver ascoltato per molto tempo il pensiero unico dominante che indicava nel debito pubblico il principale problema, imponendo la soluzione dei tagli e dell’austerità liberista, abbiamo cercato narrazioni diverse. Quello che proponiamo nel <strong>libro autoprodotto da perUnaltracittà Europa Tossica di Gianni Del Panta</strong>, è quindi, in primo luogo, il percorso di una liberazione individuale e collettiva dalle menzogne del presente.</span></span></p>
<p><span style="color: #000000;"><span style="font-size: 10pt;">Dal 10 novembre al 28 marzo 2012, infatti, perUnaltracittà e DKmZero hanno organizzato <strong>un ciclo di 14 incontri</strong> (trovate in basso i dettagli) per comprendere meglio la crisi che colpisce il nostro paese e l’Europa tutta. Punto ineludibile per le analisi proposte dagli ospiti del ciclo il loro <strong>punto di vista non allineato al pensiero unico liberista</strong> che avvolge tutta la politica italiana a sostegno del <strong>governo</strong> <strong>Monti votato da Pd e Pdl.</strong></span></span></p>
<p><span style="color: #000000;"><span style="font-size: 10pt;"></span></span><span style="color: #000000;"><span style="font-size: 10pt;">Un libro che vuole essere quindi una testimonianza, ma soprattutto <strong>uno strumento di intervento per un radicale cambiamento </strong>dell’esistente. Un testo che nasce come sunto degli incontri organizzati a Palazzo Vecchio, dove economisti, studiosi, intellettuali e giornalisti indipendenti si sono confrontati con la cittadinanza cercando di comprendere l’attuale fase storica. Non solo però, perché quello che abbiamo voluto realizzare è anche un supporto teorico per contrastare quotidianamente lo svilimento delle istituzioni democratiche, i tagli alla spesa sociale, l’erosione di diritti considerati acquisiti per sempre e l’impoverimento della maggioranza della popolazione.</span></span></p>
<p style="font-family: georgia,serif;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="color: #000000;"><span style="font-size: 10pt;"> I contenuti del ciclo sono diventat</span>i </span><strong><span style="color: #000000;">il libro "</span><span style="color: #ff0000;">Europa tossica. Crisi del capitalismo, crisi del debito, crisi della politica</span>"</strong> che raccoglie tutte le sintesi degli incontri curate da <strong>Gianni Del Panta</strong>, attivista della lista di cittadinanza perUnaltracittà. <br /><br /> <strong>COME ACQUISTARLO</strong><br />Ecco l’indice del libro, acquistabile </span><span style="font-size: 10pt;">scrivendo a <a href="mailto:info@perunaltracitta.org">info@perunaltracitta.org</a> oppure </span><span style="font-size: 10pt;">on line grazie al sito Firenze Libri (</span><a target="_self" href="http://www.firenzelibri.net/catalogo-libri-Del-Panta-Gianni-Europa-Tossica-Crisi-del-capitalismo-crisi-del-debito-crisi-della-politica-Edizioni-PerUn-altracitt-Edizioni-PerUn-altracitt-164574.aspx">http://www.firenzelibri.net/catalogo-libri-Del-Panta-Gianni-Europa-Tossica-Crisi-del-capitalismo-crisi-del-debito-crisi-della-politica-Edizioni-PerUn-altracitt-Edizioni-PerUn-altracitt-164574.aspx</a>)<span style="font-size: 10pt;">.</span></p>
<ul style="font-family: georgia,serif;">
<li><span style="font-size: 10pt;">De-finanziamo l’economia degli stati con Joseph Halevi</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">La furia dei cervelli con Giuseppe Allegri e Roberto Ciccarelli</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">L’economia del noi con Roberta Carlini</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Dove va l’urbanistica? con Pier Luigi Cervellati, Giovanni Maffei Cardellini e Daniele Vannetiello</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Autopsia della politica italiana con Cristiano Lucchi e Gianni Sinni</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Recupero, riciclo e riuso dei cibi con Barbara Zattoni</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Il debito pubblico e gli enti locali con Ivan Cicconi</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Una Repubblica fondata sul cemento con Luca Martinelli</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">L’età del capitalismo distruttivo con Piero Bevilacqua</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Debito tra informazione e mistificazione con Giulietto Chiesa</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">L’Italia delle disparità di genere con Alessandra Casarico</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Oltre il Pil con Filomena Maggino e Tommaso Rondinella</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">La svolta neoagricola delle Apuane con Fabio Baroni e Eros Tetti</span></li>
<li><span style="font-size: 10pt;">Manifesto degli economisti sgomenti con Andrea Baranes</span></li>
</ul>
<p><span style="font-size: 10pt;">Il volume ha la prefazione di Ornella De Zordo e in appendice è pubblicato "L’Alfabeto della finanza" di Vincenzo Comito, un utile glossario per finalmente capire i termini della crisi.</span></p>
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<p><strong><span style="color: #ff0000;">Mercoledì 28 marzo 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span></strong></p>
<p><strong><span style="font-size: 12pt;">MANIFESTO DEGLI ECONOMISTI SGOMENTI</span><br />Capire e superare la crisi. Con <span style="font-size: 12pt;">Andrea Baranes</span> della campagna "Smonta il debito" intervistato da Cristiano Lucchi, introduce Ornella De Zordo</strong>Il Manifesto degli economisti sgomenti (Minimun fax) è un libro essenziale per diverse ragioni. Innanzitutto è un vademecum chiarissimo per chi vuole mantenere un occhio critico sulla realtà: in dieci concisi capitoli smentisce altrettante false certezze sulla crisi economica che sentiamo ripetere, indiscusse, sui media: dall’idea che «i mercati finanziari sono efficienti» a quella che «l’aumento del debito pubblico è il risultato di una spesa eccessiva». In secondo luogo è la proposta concreta di una serie di misure economiche da adottare invece di quelle fallimentari adoperate finora. Infine è una guida a una serie di pratiche che ogni giorno ciascuno di noi, nel suo piccolo, può mettere in atto, per costruire insieme un’economia diversa e migliore.</p>
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<p><strong><span style="color: #ff0000;">Venerdì 9 marzo 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span><span style="font-size: 12pt;"><br />LA SVOLTA NEOAGRICOLA DELLA MONTAGNA: L’ESPERIENZA APUANA</span></strong><br /><strong>Il rapporto montagna-città, nuovi modelli di progettazione partecipata. Con Fabio Baroni e Eros Tetti di "Salviamo le Apuane" in dialogo con l’urbanista Giorgio Pizziolo, introduce Ornella De Zordo.</strong><br />Lo sfruttamento esasperato delle cave di marmo delle Apuane ha danneggiato pesantemente l’ecosistema dell’intera area. Non solo. Ha dimostrato la dannosità dell’economia monoculturale anche per l’occupazione, sempre più persone perdono infatti il loro lavoro e tutta la zona vive una crisi senza precedenti. Le Apuane, invece, è possibile salvarle, perché possono diventare il cuore di un modello economico diverso, più equo e più fertile, che rifacendosi alle ricchissime quantità di risorse naturali, idrogeologiche e paesistiche di questa catena unica in Europa, possa creare buona occupazione a partire dal turismo responsabile e intelligente, dall’agricoltura e dall’allevamento di filiera corta, dall’artigianato legato ad una limitatissima produzione di marmo.</p>
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<p><strong><span style="color: #ff0000;">venerdì 2 marzo 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span><br /><span style="font-size: 12pt;">OLTRE IL PIL: COME MISURARE IL BENESSERE CON CRITERI DIVERSI</span><br /><span style="font-size: 12pt;">Filomena Maggino</span> (docente di Statistica all’Università degli Studi di Firenze) e <span style="font-size: 12pt;">Tommaso Rondinella</span> (Istat), in dialogo con Roberto Budini Gattai, introduce Ornella De Zordo</strong>. <br />E’ possibile misurare il benessere di un paese con criteri diversi dal PIL? Affrontiamo il tema con chi si occupa di definire il concetto di buona società, e le valutazioni ad esso legate, passando da misure di quantità (PIL) a misure di qualità (benessere). Ci interessa anche capire in che modo questi nuovi criteri di misura possono influire sulle scelte e sull’azione politica. Facciamo il punto sullo stato dell’arte oggi in Italia anche i rapporto ad altri Paesi con alcuni dei massimi specialisti in materia.</p>
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<p><strong><span style="color: #ff0000;">Venerdì 24 febbraio 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span><br /><span style="font-size: 12pt;">DONNE IN ATTESA – L’ITALIA DELLE DISPARITA’ DI GENERE</span></strong><br /><strong>Francesca Conti intervista l’autrice <span style="font-size: 12pt;">Alessandra Casarico</span>, introduce Ornella De Zordo</strong><br />Si è chiuso da tempo il gap di genere fra donna e uomo, per quanto riguarda l’istruzione. Ormai le donne superano gli uomini per numero di laureate. Ma le donne restano in attesa: non tanto di bambini (ne nascono pochi), ma di spazi d’occupazione, di crescita professionale, di potere e ruoli decisionali nelle imprese, in politica, nella scienza. Tenerle al di fuori dell’occupazione e del potere ha effetti negativi, che dovrebbero essere sotto gli occhi di tutti: è uno spreco di talenti. Più donne occupate, minori differenziali salariali, più donne al vertice e più parità nella famiglia avrebbero effetti benefici per tutta la società. Nel libro Donne in attesa l’autrice Alessandra Casarico, docente all’Università Bocconi di Milano ipotizza soluzioni concrete  per rompere il “tetto di cristallo” incrociando gli esempi di pratiche politiche adottate in alcuni paesi europei con proposte originali su misura per l’Italia, per promuovere l’occupazione e le carriere femminili e per sbloccare l’attesa.</p>
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<p><span style="color: #ff0000;"><strong>Venerdì 17 febbraio 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</strong></span><br /><strong><span style="font-size: 12pt;">DEBITO PUBBLICO TRA INFORMAZIONE E MISTIFICAZIONE</span></strong> – <a href="images/stories/Sintesi_Giulietto_Chiesa.pdf">Leggi la sintesi dell’incontro</a><br /><strong>Con <span style="font-size: 12pt;">Giulietto Chiesa</span>, giornalista e animatore di Alternativa e Pandora Tv, in dialogo con Maurizio De Zordo</strong><br />Non guardate il dito, guardate la Luna. E tenete la mano sul portafoglio. Perché questo 2012 preannuncia grosse sorprese. Parleremo di informazione e di numeri che sembrano spiegare bene cos’è il dito e cos’è la Luna. Il dito siamo noi, l’Europa. Che è stata appena bombardata. Gli stormi di bombardieri della Standard &amp; Poor’s, Moody’s e Fitch hanno appena affondato la Grecia e colpito altri sette paesi europei: Francia, Italia, Austria, Spagna, Portogallo, Cipro, Malta, Slovacchia e Slovenia. Ma è utile dare un’occhiata anche ai bombardieri. Che hanno preso il volo dalle borse di Londra e di Wall Street. E qui entra in gioco il ruolo dell’informazione, sempre meno libera e indipendente. Come raccontano la grande crisi finanziaria ed economica i giornali e le televisioni italiane? Perchè sono tutti allineati sulla proposta neoliberista? Come è possibile informarsi decentemente sul nostro destino, sul nostro futuro, in definitiva su ciò che sarà la nostra vita? Ne parliamo con Giulietto Chiesa, giornalista, che nel 2010 ha fondato il laboratorio politico-culturale Alternativa e animatore dell’esperimento di Pandora Tv, "uno spazio multimediale di comunicazione indipendente e contrapposto alla Grande Fabbrica dei Sogni e della Menzogna".</p>
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<p><span style="color: #ff0000;"><strong>Martedì 7 febbraio 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura </strong></span><br /> <span style="font-size: 12pt;"><strong>IL GRANDE SACCHEGGIO. L’ETA’ DEL CAPITALISMO DISTRUTTIVO</strong></span> – <strong><a href="images/stories/Sintesi_Piero_Bevilacqua.pdf">Leggi la sintesi dell’incontro</a></strong><br /> <span style="font-size: 12pt;"><strong>Piero Bevilacqua</strong></span> presenta il suo libro (Laterza, 2011) in dialogo con Ilaria Agostini, introduce Onella De Zordo<br /> Il capitalismo è entrato in un’epoca di distruttività radicale: dissolve le strutture della società, cannibalizza gli strumenti della democrazia, destruttura il lavoro, consuma il territorio, desertifica il senso della vita. Produce una ricchezza straripante di beni che non liberano dalla precarietà, ma obbligano a un lavoro crescente, a rapporti umani mercificati e privi di senso. Il culto dell’individualismo, che esorta al consumismo senza limiti, è in conflitto con l’interesse generale: mentre spinge alla solitaria soddisfazione di ognuno, compromette alla radice la possibile felicità di tutti. È altra invece la direzione di marcia richiesta da un approdo più avanzato di civiltà. L’utilizzo dei beni comuni richiede non il possesso, ma la condivisione d’uso, non la predazione individuale, ma il godimento collettivo. Questa nuova dimensione pubblica della ricchezza deve oggi trovare il linguaggio che l’esprime, le parole capaci di raccontarla.</p>
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<p><strong><span style="color: #ff0000;">Martedì 31 gennaio 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span></strong><br /><strong><span style="font-size: 12pt;">L’ITALIA: UNA REPUBBLICA FONDATA SUL CEMENTO – <a target="_blank" href="images/stories/Sintesi_Luca_Martinelli.pdf"><span style="font-size: 8pt;">Leggi la sintesi dell’incontro</span></a><br />Luca Martinelli</span> </strong>presenta il suo libro "Le conseguenze del cemento" (Altreconomia 2011) intervistato da <strong>Andrea Saladini del Dottorato in Progettazione Urbanistica e Territoriale dell’Università di Firenze</strong>. Palazzi, svincoli, centri commerciali, cave. Chi fa affari col cemento fa pagare i costi ai cittadini. E lo chiama "Sviluppo". Da vent’anni in Italia si gira un film che sembra pura fantascienza, ma poi si trasforma in thriller. Il titolo è “cementificazione” e la trama è fatta di speculazioni, interessi, paesaggi deturpati da ruspe e colate. Gli attori sono molti: banchieri, archi-star, immobiliaristi, politici, cavatori e cementieri. Ma i costi di questa pellicola sono tutti sulle spalle dei cittadini, di oggi e anche di domani. Come in tutti i lungometraggi che si rispettino non mancano i colpi di scena. Porti turistici, campi da golf, stadi, autodromi: è il “cemento che non ti aspetti”. A un certo punto, però, arrivano i nostri: centinaia di comitati che in tutto il Paese si battono contro la devastazione del territorio. E spesso vincono. Tre anni di lavoro, decine di viaggi in tutta Italia: un’inchiesta straordinaria che traccia il quadro del saccheggio al panorama italiano, ne spiega le motivazioni, svela gli interessi in gioco, individua le responsabilità, nome per nome.</p>
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<p><span style="color: #ff0000;"><strong>Martedì 17 gennaio 2012, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</strong></span><br /><span style="font-size: 12pt;"><strong>IL DEBITO PUBBLICO E GLI ENTI LOCALI – <a href="images/stories/cicconi.pdf"><span style="font-size: 8pt;">Leggi la sintesi dell’incontro</span></a></strong></span><span style="font-size: 12pt;"><strong><span style="font-size: 8pt;"><a href="http://altracitta.org/files/2012/01/Sintesi-Recupero-riciclo-e-riuso-dei-cibi-che-scegliamo.pdf"><br />C</a></span></strong></span>on <span style="font-size: 12pt;"><strong>Ivan Cicconi</strong></span>, autore de "Il libro nero dell’alta velocità, ovvero Il Futuro di Tangentopoli diventato storia". Un viaggio inquietante tra aziende partecipate, project financing, esternalizzazioni. Il debito pubblico usato per finanziare la speculazione finanziaria è diventato il male assoluto. Ma da dove arriva questo macigno, con quali meccanismi si è formato, come si riproduce? E dove è nascosta quella grossa fetta di debito che oggi esiste ma non è ancora conteggiata nel bilancio dello stato? Alcuni meccanismi che generano debito sono infine legati al bilancio degli enti pubblici: dal project financing all’intrico delle aziende partecipate. La legislazione vigente, inoltre, spinge ulteriormente i Comuni a indebitarsi a tutto svantaggio per i cittadini. Conoscere e capire il baratro in cui ci ha spinto la favola liberista (privatizzazioni comprese) è un passo importante per uscire dalla crisi economica e da quella della democrazia.</p>
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<p><strong><span style="color: #ff0000;">Mercoledì 11 gennaio 2012</span><span style="color: #ff0000;">, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span></strong><span style="font-size: 12pt;"><strong><br />RECUPERO, RICICLO E RIUSO DEI CIBI CHE SCEGLIAMO: RICETTE E ISTRUZIONI PER L’USO<span style="font-size: 8pt;"> – <a href="http://altracitta.org/files/2012/01/Sintesi-Recupero-riciclo-e-riuso-dei-cibi-che-scegliamo.pdf">Leggi la sintesi dell’incontro</a></span><br />Barbara Zattoni </strong></span>(Pane e vino) interviene sul cibo al tempo della crisi con <strong><span style="font-size: 12pt;">Gabriele Palloni</span></strong> (Cibarius). Introduce Ornella De Zordo. Un percorso tra i fornelli, per suggerire idee e pratiche di cucina che trasmettano i valori di una buona alimentazione, conciliando risorse economiche e piacere della tavola: “perchè mangiare insieme è diverso che mangiar seduti accanto”. Barbara Zattoni dialoga con Gabriele Palloni e ci propone qualche sano principio alimentare e soprattutto ricette che rispondono a requisiti speciali: piatti che nascono dal nostro patrimonio culturale, cioè da quel che è accessibile (ma anche desiderabile) e che si richiamano a una cucina che bandisce gli sprechi e va verso rifiuti zero. Un incontro che riconosce all’arte del recupero un valore sociale, economico e ambientale, senza mai dimenticare la gola!<span style="font-size: 10pt;"><br /><br /></span>***</p>
<p><span style="font-size: 12pt;"><span style="font-size: 10pt;"><span style="color: #ff0000;"><strong>Martedì 13 dicembre 2011, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</strong></span></span><br /><span style="font-size: 14pt;"><strong>AUTOPSIA DELLA POLITICA ITALIANA</strong> <span style="font-size: 8pt;">-<strong> <a target="_blank" href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=4276:sintesi-dellincontro-su-autopsia-della-politica-italiana&amp;catid=97:politica&amp;Itemid=153">Leggi la sintesi dell’incontro</a></strong></span><br />Con gli autori Cristiano Lucchi e Gianni Sinni e l’intervento di Vittorio Alvino, presidente di Openpolis.it. Introduce Ornella De Zordo</span></span><span style="font-size: 14pt;">.</span><br /><em>Autopsia della politica italiana (Nuovi Mondi edizioni 2011) è una raccolta di di 38 vivaci e rigorose infografiche che accompagnano cittadini e lettori in un percorso di approfondimento degli sprechi e dei costi del sistema politico-istituzionale italiano. Prima uscita della nuova collana “Atlanti civili” fa emergere con chiarezza l’azione perversa di una Casta – politici, amministratori e relativo sottobosco – che ogni anno costa ai contribuenti la cifra astronomica di 23 miliardi di euro. Sotto i riflettori un Sistema che negli ultimi anni ha contribuito in maniera determinante al progressivo declino dell’intero paese: sprechi e privilegi; corruzione ed evasione fiscale; indennità, consulenze e appalti esorbitanti; l’inganno dei derivati, il conflitto di interessi e l’assenza di trasparenza; i costi degli Enti locali, delle Agenzie, delle consulenze fino alla computazione degli oneri verso lo Stato del Vaticano. Ad emergere è il distacco enorme tra la Casta e il Paese reale, tra i politici di professione e cittadini indignati a cui è sempre più necessario dotarsi di informazioni in grado di restituire compiutamente il disastro culturale, politico ed economico a cui è costretto il nostro Paese. <a target="_blank" href="http://www.atlanteitaliano.org">www.atlanteitaliano.org</a></em></p>
<p>*** <br /><span style="font-size: 10pt;"><br /><span style="color: #ff0000;"><strong>Sabato 10 dicembre, ore 20.00 – Casa del Popolo di Settignano</strong></span></span><br /><span style="font-size: 14pt;"><strong>CENA INSIEME: contro la crisi, per un anno migliore</strong></span><br /><em>Un’occasione per stare insieme, per discutere di politica, per mangiare cose buone e scambiarci gli auguri affinché durante il prossimo anno i valori in cui crediamo possano crescere nel dibattito pubblico e perché la crisi sia pagata da chi l’ha provocata e ha le risorse per farlo. Il ricavato della cenà sosterrà il ciclo di incontri per approfondire i temi della crisi economica e finanziaria "Europa tossica: crisi del capitalismo, crisi del debito, crisi della politica" organizzato da perUnaltracittà e DemocraziaKmZero. Vi aspettiamo e ricordatevi di prenotare <strong>MENU</strong> – Antipasti: Coccoli al rosmarino e pepe nero | Crostini toscani al vin santo; Primi piatti: Rigatoni al pesto di cavolo nero e noci in salsa | Farro in crema di borlotti e pecorino; Secondo piatto e contorni: Polpettine speziate di verdure e cereali con salsa di ceci e sesamo; Fagioli cannellini all’uccelletto | Insalata di campo con riduzione al balsamico; Torte fantasia.</em></p>
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<p><strong><span style="color: #ff0000;">Mercoledì 7 dicembre, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span></strong><br /><span style="font-size: 14pt;"><strong>DOVE VA L’URBANISTICA? <span style="font-size: 8pt;">- <a target="_blank" href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=4277:dove-va-lurbanistica-sintesi-dellintervento-di-palazzo-vecchio&amp;catid=60:urbanistica&amp;Itemid=90">Leggi la sintesi dell’incontro</a></span></strong><br />Franca Selvatici intervista gli urbanisti Pier Luigi Cervellati, Giovanni Maffei Cardellini e Daniele Vannetiello, curatore del volume. Introduce Ornella De Zordo.</span><br /><em><span style="font-size: 14pt;"><span style="font-size: 10pt;">(Aión edizioni, 2011)</span><strong> </strong></span>Sottratta agli organi di rappresentanza democratica, negli ultimi decenni l’urbanistica si è adeguata alle politiche neoliberiste e ha ceduto le armi ai poteri forti. Saccheggio del territorio, bolla edilizia, liberalizzazione d’uso degli oneri concessori, piani regolatori svuotati di senso ed efficacia, gestione privatistica dei beni pubblici, project financing, aumento della motorizzazione privata, deperimento della qualità delle città storiche, sono alcuni aspetti della perdita del controllo pubblico sulle trasformazioni urbane e territoriali, a detrimento della qualità della vita delle popolazioni. Il volume, che raccoglie i contributi analitici e progettuali di venti urbanisti, rende evidente la necessità e l’urgenza di ricostruire un quadro di leggi e politiche attraverso le quali sia resa finalmente possibile una gestione sapiente dei beni comuni. Saranno presenti i coautori Ilaria Agostini, Roberto Budini Gattai e Giorgio Pizziolo.</em></p>
<p>***</p>
<p><strong><span style="color: #ff0000;">Sabato 26 novembre</span><span style="color: #ff0000;"><span style="color: #ff0000;">,</span> ore 10.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span></strong><br /><span style="font-size: 14pt;"><strong>LA FINE DEL PENSIERO UNICO <span style="font-size: 8pt;">- <a target="_blank" href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=4250:leconomia-del-noi-e-la-crisi-sintesi-della-presentazione&amp;catid=89:economia&amp;Itemid=1">Leggi la sintesi dell’incontro</a></span></strong><br />Cristiano Lucchi intervista Roberta Carlini di Sbilanciamoci Introduce Ornella De Zordo</span><br /><em>La grande crisi ha portato via con sé parecchie certezze: milioni di posti di lavoro, case, mutui, pensioni, sanità, scuole e università. Ma anche il mito della stabilità e della crescita come elementi naturali del sistema oltre al castello di carte dell’economia finanziaria e a un bel pezzo dell’economia reale. La grande crisi ha chiuso anche con una certa concezione dell’economia, con quel pensiero unico che ha dominato la politica, culturale e accademica negli ultimi trent’anni. Roberta Carlini, giornalista, coordina il sito di informazione economica www.sbilanciamoci.info. Ha pubblicato "L’economia del noi". Un viaggio in sei tappe (consumo, credito, casa, imprese, rete) nell’Italia che ha imparato a condividere.</em></p>
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<p><span style="color: #ff0000;"><strong>Sabato 19 novembre 2011, ore 16.00</strong></span><strong><span style="color: #ff0000;"><span style="color: #ff0000;"> – </span>Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</span></strong><br /><span style="font-size: 14pt;"><strong>LA FURIA DEI CERVELLI <span style="font-size: 8pt;">- <a target="_blank" href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=4239:precari-qla-furia-dei-cervelliq-sintesi-della-presentazione&amp;catid=94:lavoro&amp;Itemid=150">Leggi la sintesi dell’incontro</a></span></strong><br />Ilaria Agostini intervista gli autori Roberto Ciccarelli e Giuseppe Allegri. Introduce Ornella De Zordo</span><br /><em>La «furia dei cervelli» (Manifesto libri, 2011) si è manifestata nelle mobilitazioni dei lavoratori della conoscenza in difesa di scuola e università pubbliche, in quelle del lavoro autonomo e delle partite iva, dei lavoratori dello spettacolo al Teatro Valle di Roma o dei freelancers statunitensi dal 1995 organizzati in sindacato. Parte più attiva e indipendente della società, dagli autori del libro definita «Quinto Stato», è un’intelligenza diffusa che la politica di sinistra, priva degli strumenti culturali necessari per risvegliarsi dopo un’agonia ventennale, non riesce ad impiegare.Il libro, che individua nel furore l’unica matrice del cambiamento, inizio dell’autotrasformazione e della liberazione dai peccati altrui, formula proposte condivise che rendano possibile
istituire le tutele essenziali – a partire dal reddito di base – come
accesso a una piena cittadinanza sociale, e indaga modalità e pratiche per scongiurare l’incubo di un nuovo governo neo-centrista esecutore delle politiche di austerity pretese dall’Unione Europea. <a target="_blank" href="http://furiacervelli.blogspot.com/">http://furiacervelli.blogspot.com/</a></em></p>
<p>***<br /><br /><span style="color: #ff0000;"><strong>Giovedì 10 novembre 2011, ore 16.30 – Palazzo Vecchio, 3° piano, Sala della Miniatura</strong></span><br /><span style="font-size: 14pt;"><strong>DE-FINANZIAMO L’ECONOMIA DEGLI STATI</strong> <span style="font-size: 8pt;"><strong>- <a target="_blank" href="index.php?option=com_content&amp;view=article&amp;id=4217:leconomista-halevi-a-firenze-la-sintesi-dellintervento&amp;catid=89:economia&amp;Itemid=1">Leggi la sintesi dell’incontro</a></strong></span><br />Pierluigi Sullo intervista l’economista Joseph Halevi. Introduce Ornella De Zordo</span><br />La crisi economica in Europa è la crisi del debito sovrano, ma è anche una crisi di sistema, e l’Italia è uno degli epicentri. La Banca centrale europea e le istituzioni sovranazionali dettano ricette agli Stati fondate sull’erosione dei diritti e la riduzione del welfare. Dove condurrà una simile politica economica? Saprà risolvere gli attuali problemi o aggraverà la situazione di milioni persone? Ne parliamo con Joseph Halevi, un’occasione unica per incontrare l’economista dell’Università di Sydney, per poche settimane in Italia, uno dei pochi che ha sapauto prevedere con molto anticipo la crisi esplosa nel 2008 e che ha denunciato l’uso della "cartaccia" finanziaria che ha gonfiato i bilanci di banche e fondi di investimento.

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