2012-09-24 15:00:49
><span style="font-size: medium;">Il Governo italiano trasforma i rifiuti in materiale per ripristino ambientale: dal 6 ottobre</span><br /> <span style="font-size: medium;"><span style="color: #cc0000;"><strong>Tav, De Zordo: "Regolamento terre di scavo in vigore senza parere Commissione Ambiente UE che lo aveva già bocciato"</strong></span><br /></span><br />Entra in vigore nel nostro Paese il 6 ottobre il nuovo e contestatissimo Regolamento per l’utilizzo delle rocce e terre di scavo, pubblicato con Decreto del Ministero dell’ambiente il 10 agosto e in Gazzetta Ufficiale il 21 settembre (n. 221). Il Regolamento ricalca un precedente tentativo fatto dal ministro Prestigiacomo, che non andò a buon fine per le valutazioni negative dalla Commissione ambiente della Unione Europea. Il decreto Clini, che riprende il testo Prestigiacomo, non è stato esaminato dalla Commissione ambiente a Bruxelles, ma solo dalla Commissione industria, che ha verificato semplicemente la non sussistenza di fattori che ostacolino la libera concorrenza. Nessun silenzio assenso quindi – come spesso declamato dalle istituzioni, nè mancanza di rilievi sul piano ambientale, che invece giungeranno una volta che la Commissione ambiente dell’UE esaminerà la questione, con il rischio assai concreto che l’Italia vada incontro a sanzioni da parte dell’Unione Europea. Soprattutto se qualcuno inoltra un ricorso direttamente a Bruxelles.<br /> <br />Col nuovo Regolamento, che rappresenta la forte volontà del Gioverno Monti di bypassare la tutela ambientale per spingere sullo sviluppismo delle grandi opere, milioni di tonnellate di rifiuti inquinanti prodotti dal cantiere per la costruzione del doppio tunnel da sette chilometri del nodo fiorentino dell’Alta velocità ferroviaria diventano materiale buono per il ripristino ambientale dell’ex miniera di Santa Barbara nel comune di Cavriglia (Arezzo), destinata a diventare un Parco. Facendo risparmiare a Ferrovie dello Stato e alle società RFI e Nodavia le risorse necessarie ad un corretto smaltimento del materiale scavato.<br /> <br />La firma del Ministro non cambia ovviamente la natura dei rifiuti scavati, che provengono da aree oggetto di inquinamento e che per di più sono mescolati agli additivi chimici utili all’escavazione con la fresa, la famosa "Monna Lisa". L’unico vero risultato sarà quello di trasformare il previsto parco di Santa Barbara in una vera e propria discarica con l’approvazione, tra l’altro, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, come si evince dalle dichiarazioni rese alla stampa.<br /> <br />Nel frattempo dovrà essere comunque redatto un nuovo Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo generate nel cantiere, Piano che dovrà essere inviato alle autorità competente almeno 3 mesi prima dell’inizio dei lavori: dunque, bene che vada (per Ferrovie) Monna Lisa rimarrà ferma a Campo di Marte almeno fino a gennaio, sempre che non arrivino dalla UE direttive contrarie. Lo scavo degli inutili e dannosi tunnel non è ancora comuinciato e già si accumulano ritardi nei tempi e aumenti nei costi. In tempi di tagli e di spending review, Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze sono ancora sicuri di assumersi la responsabilità di voler continuare un’opera che farà aumentare il debito pubblico occulto di qualche miliardo di euro?

Redazione

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