Dormire, pescare e non abboccare.

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Un buon sonno naturale

Sappiamo bene che è vero il contrario di quello che dice il proverbio. Anzi di più, chi dorme non solo piglia i pesci, ma evita anche di abboccare all’esca. Quello che purtroppo si sa sempre meno è come fare per dormire bene e alzarsi la mattina veramente riposati.

L’insonnia protratta nel tempo è insostenibile, ma con diversi accorgimenti, tutti assai praticabili e i cui risultati potranno sorprenderci, si può stare alla larga dai farmaci per dormire.

DORMIRE, PESCARE E NON ABBOCCAREPer prima cosa, facciamo attenzione al pasto serale. Cambiare la quantità e la qualità di quello che mangiamo la sera può avere effetti straordinari: non solamente sarà più facile addormentarsi, ma si eviteranno anche i risvegli notturni.

Mettiamoci a tavola presto e mangiamo poco e leggero. In questo modo il “fuoco” del metabolismo attivato dalla digestione sarà spento al momento di andare a dormire.

Se ci sentiamo particolarmente fuori-fuso e preoccupati, prepariamoci un piatto con ingredienti ricchi di sostanze che favoriscono il rilassamento e la produzione di melatonina, ormone che regola il ritmo veglia-sonno. Come questa facile e veloce minestra:

Minestra Mela-Trip

(…melatonina e triptofano)

Ingredienti (per 2 porzioni):

1 tazza di un fiocchi d’avena integrale

Brodo vegetale o di pollo

½ cesto di lattuga

3 cucchiai di mandorle, semi di zucca, noci, semi di sesamo, tritati

Mettere i fiocchi d’avena nel brodo e portare a bollore. Abbassare la fiamma e cuocere per qualche minuto. Se si addensa troppo, aggiungere altro brodo. Poco prima di spengere, aggiungere le foglie dell’insalata spezzettate. Cuocere per altri due minuti. Spolverare con il mix di noci e semi ed è pronta.

(I fiocchi d’avena possono essere sostituiti con altri cereali integrali in chicchi, come orzo, riso o mais. In questo caso sarà necessaria qualche ora di ammollo e la cottura sarà più lunga. Oppure si possono aggiungere dei ceci già cotti.)

Un buon sonno è anche una complessa alchimia chimica, e la presenza adeguata di magnesio, calcio, triptofano, carboidrati complessi, vitamine D e B (tutti ben rappresentati in un’alimentazione naturale e varia) fa una grande differenza.

Anche l’alcol e i cibi molto dolci fanno la differenza, ma in senso negativo. Dopo un breve effetto sedativo, ci tengono svegli. La sera bere un po’ fa bene, non solamente la tisana di camomilla, ma lasciamo stare i liquidi con i gradi (e ovviamente il caffè).

Se il sapore dolce ci distende i nervi, teniamo a portata di mano del “dolce secondo natura”: composte o mousse di frutta, yogurt naturale con un cucchiaino di miele, e quando è la loro stagione, ciliegie e frutti di bosco.

Cruciali sono le ore che precedono il momento di andare a dormire, e l’ambiente che ci circonda.

Siamo creature la cui vita è regolata su precisi ritmi e cicli naturali. Dopo il tramonto le attività e gli stimoli dovrebbero rallentare in modo che il corpo possa cominciare a prepararsi alla modalità “notte”.

Sono immediati gli effetti positivi quando il computer e il telefonino sono spenti un paio d’ore prima di andare a letto. Se questo non è possibile, avremo però la luminosità dello schermo regolato sulla variazioni della luce naturale, variazioni che fanno capire al cervello che la notte sta arrivando, anche se i pensieri continuano a girare come in pieno giorno. C’è un piccolo software che lo fa: si chiama f-lux e si può scaricare gratuitamente.

Ritagliamoci qualche minuto per compiere un breve rituale pre-letto. Crea una separazione più netta fra attività e riposo, e aiuta a lasciare ansie, conti e pensieri al giorno dopo.

E’ davvero semplice da mettere in pratica perché va bene qualsiasi cosa che facciamo volentieri e che ci dà sensazioni piacevoli. Non originale ma garantito è un pediluvio con acqua calda e qualche goccia di olio essenziale rilassante (come quello di lavanda).

Se non siamo stati uno di quei bambini che sfinivano i genitori facendosi raccontare la novella della buonanotte cento volte prima di mollare, forse faremmo bene a ritornare a quelle sere. Dati da tutto il mondo confermano che ascoltare una bella storia è il rimedio più potente e definitivo per combattere qualsiasi tipo di insonnia. La voce come un balsamo dell’anima e delle sue ferite.

(Attenzione però alla scelta della novella e di chi la racconta. In giro ce ne sono parecchie che facilmente si possono trasformare in incubi.)

*Annalisa Nardi, Consulente di Alimentazione e Cure Naturali

Avvertenza. Le informazioni qui fornite hanno scopo puramente informativo e sono di natura generale. Esse non possono sostituire in alcun modo le prescrizioni di un medico e degli altri operatori sanitari abilitati a norma di legge.

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Annalisa Nardi

Annalisa Nardi è consulente di alimentazione e cure naturali. Si è diplomata e continua la sua formazione presso varie scuole in Italia (La Sana Gola, SIMO Scuola Italiana di Medicina Olistica) e negli Stati Uniti (The Kushi Natural Healing Institute, IIN Institute of Integrative Nutrition)

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