Firenze non ha bisogno di un sindaco sceriffo

  • Tempo di lettura:2minuti

La consigliera comunale critica le anticipazioni date dal sindaco sul prossimo decreto sicurezza del Governo.
“Del sindaco sceriffo Firenze ne fa volentieri a meno”. Questo il commento di Miriam Amato, in merito al decreto sicurezza urbana, anticipato alla stampa dal sindaco Dario Nardella nei giorni scorsi (Messaggero, 18 aprile). “Divieto alle manifestazioni e cortei nel centro storico, pene più dure contro i writers, che rischiano fino a due anni di carcere e una multa da due a seimila euro e fino a 20mila in caso di recidiva, commercianti ambulanti abusivi e accattoni con multe da 300 a 900 euro, e soprattutto vigili urbani trasformati in poliziotti con pistole alla cintola e videorsoveglianza: questi sono solo alcuni dei punti annunciati e accolti favorevolmente dal sindaco di Firenze, che saranno contenute in un decreto del governo previsto a metà maggio”, sottolinea la consigliera.
13015204_10206469432440184_7278541424445948208_n“E’ evidente come lo scenario illustrato da Nardella sia l’emblema della crisi che attraversa la nostra città. Quando un sindaco invoca superpoteri e daspo, vuol dire che la politica ha fallito. Una politica che si basa solo su annunci ad effetto per coprire i numerosi problemi dal punto di vista culturale, ambientale, urbanistico ed economico” prosegue Amato.
“Penso sinceramente – conclude la consigliera – che le risposte a questa crisi, che è diffusa in larga parte del Paese, non si trovino nella militarizzazione della città, nei sindaci poliziotto e nelle limitazioni delle libertà. Firenze e l’Italia non hanno bisogno di un Jeeg Robot, ma di politiche di buon senso”.

 

 

 

The following two tabs change content below.

Redazione

Il gruppo di redazione della rivista edita da perUnaltracittà

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha *