Autoinchiesta sui consultori e sulla legge 194. A Firenze

Il 22 maggio ricorrono i quarant’anni dall’approvazione della legge 194 che legalizza l’interruzione volontaria di gravidanza (IVG). Non Una Di Meno torna nelle piazze di tutta Italia rimettendo al centro del dibattito pubblico la libertà di tutte le donne di scegliere se e quando diventare madri. Il 22 maggio Non una di Meno Firenze intende celebrare il quarantennale della 194 attraverso due iniziative per rimettere al centro i nostri corpi e i nostri spazi di autoderminazione: il lancio di un’autoinchiesta sui consultori e la legge 194 e una consultoria femminista in piazza Santo Spirito.

Dopo 40 anni dall’approvazione della legge 194 le donne non hanno visto significativi progressi per la loro salute riproduttiva sia in termini di diritti che di servizi offerti. La legge 194 avrebbe dovuto creare un sistema di consultori ostetrico-ginecologici gratuiti ed accessibili a tutte; tuttavia dopo 40 anni le nostre città vedono una drastica riduzione di questi servizi ed esercitare il diritto all’aborto è sempre di più un percorso ad ostacoli. A livello nazionale, il numero di medici obiettori sta progressivamente aumentando ed ha raggiunto una media del 70%, con punte del 90% in alcune regioni e solo 390 su 654 strutture dotate di reparti di ostetricia e ginecologia effettuano interruzioni di gravidanza.

A Firenze abbiamo assistito nell’ultimo decennio alla chiusura di numerosi consultori ostetrico-ginecologici lasciando i pochi attivi dislocati nelle aree più periferiche della città e quindi più difficilmente accessibili. Salvo i casi di emergenza, i tempi di attesa per una visita ginecologica presso i consultori sono spesso di tre settimane disincentivando le donne ad accedere ai servizi pubblici di salute sessuale e riproduttiva.  

Riguardo all’IVG, la Regione Toscana dichiara di essere un’ “isola felice”, tuttavia i dati registrano comunque una percentuale di ginecologi/e obiettori pari al 60%. Mancano del tutto invece dati sull’effettiva fruizione dei consultori da parte delle donne e in particolare non vengono rilevati aspetti fondamentali quali: il rifiuto da parte del personale obiettore di effettuare prestazioni, l’atteggiamento del personale sanitario verso le donne che vi si rivolgono, il livello di conoscenza da parte delle donne dei servizi disponibili sul territorio e sui metodi di contraccezione di emergenza.
Il 22 maggio Non Una Di Meno Firenze propone un’autoinchiesta rivolta alle donne per condividere la nostra percezione e esperienza rispetto ai consultori ginecologici, alla contraccezione e all’interruzione volontaria di gravidanza. Il questionario mira quindi a valutare quanto il diritto alla salute sessuale e riproduttiva sia effettivamente garantito.

Il 22 maggio organizziamo una consultoria autogestita: saremo in piazza con una ginecologa per parlare della nostra sessualità, delle nostre scelte. Saremo in piazza per riaffermare il ruolo del consultorio come spazio politico, culturale e sociale oltre che come luogo delle donne per le donne. Saremo in piazza per offrire informazioni e distribuire materiale sulla salute sessuale e riproduttiva e sui servizi disponibili sul nostro territorio.
Questa sarà anche l’occasione per presentare il nostro questionario e partecipare all’autoinchiesta.

Non Una Di Meno denuncia la responsabilità di Stato e Regioni nella continua violazione del diritto alla salute riproduttiva: anche questa è violenza di genere.
– Vogliamo la contraccezione gratuita.
– Vogliamo un’informazione diffusa sui servizi ostetrico-ginecologici sul territorio.
– Vogliamo che vengano fatti interventi per garantire l’accesso delle donne migranti all’assistenza sanitaria per contraccezione, IVG, gravidanza e parto.
– Vogliamo gli obiettori fuori dalle strutture sanitarie pubbliche e dalle farmacie.
– Vogliamo la RU486 a 63 giorni e senza ospedalizzazione, somministrata anche nei consultori pubblici.
– Vogliamo l’eliminazione delle sanzioni amministrative per le donne che ricorrono all’aborto fuori dalle strutture sanitarie pubbliche.
– Vogliamo welfare per l’autodeterminazione, la sanità pubblica, laica e a nostra misura, i consultori aperti alle donne di qualunque età, alle persone gay, lesbiche, trans e alle migranti.
– Vogliamo l’educazione sessuale nelle scuole.
Vogliamo tutto!

22 Maggio 2018 h 18:30 – P.za S. Spirito Aperitivo e consultoria femminista

*NonUnaDiMeno-Firenze