Elezioni a Firenze, chi sostiene in concreto le idee dei Fridays For Future e chi no

Tornano a difendere il pianeta Terra i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future. A Firenze l’appuntamento è per venerdì 24 maggio alle 9 del mattino in piazza Santa Maria Novella.

A parole tutti li acclamano, ma nella pratica?

Presentando l’iniziativa il movimento ispirato alla mobilitazione di Greta Thunberg ha denunciato le pessime politiche ambientali del sindaco Dario Nardella. “Sul nostro territorio la giunta comunale vuole l’ampliamento della pista aeroportuale e la costruzione di un inceneritore” accusano nel testo di convocazione. “Sono opere inutili, dannose per il clima e rischiose per la salute dei cittadini. Ci schieriamo senza dubbio contro questi progetti.”

Firenze, Piazza Santa Croce, 15 marzo 2019. La prima manifestazione Fridays for Future

E mettono in guardia i fiorentini dai rischi legati alla campagna elettorale: “Le parole e le promesse di governi e istituzioni non bastano più. Servono azioni concrete. Essendo il 24 maggio l’ultimo giorno di campagna, facciamo presente ai politici che le loro strumentalizzazioni sarebbero ridicole. Sono quindi caldamente invitati a non apparire con foto e dichiarazioni prive di valore. La classe politica potrà sostenere di aderire alla lotta contro i cambiamenti climatici solo quando avrà preso misure concrete per garantirci un futuro. O risolvete la crisi climatica o vi dimettete“.

A Firenze, come nel resto del mondo, Fridays For Future svolge un’azione politica, ma non partitica. Da quando si è costituita l’assemblea per la preparazione dei cortei del 15 marzo e del 24 maggio sono stati affrontati pubblicamente alcuni temi legati al cambio dell’attuale sistema capitalista che sta materialmente distruggendo il pianeta. I giovani FFF promuovono una “transizione ecologica fatta di agroecologia e chimica verde, di riduzione dei consumi e della produzione di rifiuti”, fino a mettere nel centro del loro mirino le “Grandi opere inutili dannose per il clima e rischiose per la salute dei cittadini”, a partire proprio dalla Tav, dall’inceneritore e dalla nuova pista di Peretola.

A pochi giorni dalle elezioni comunali e stimolata dall’imminente manifestazione dei FFF, la nostra rivista è allora andata a curiosare tra i programmi e le dichiarazioni elettorali dei principali candidati a sindaco proprio sul tema delle Grandi opere, avversate da chi non ha interessi particolari da difendere se non la sopravvivenza su questa terra.

Ecco cosa è emerso, nome per nome.

Dario Nardella, Partito Democratico e liste varie

Il sindaco uscente è naturalmente a favore di tutte le Grandi opere. Un sì convinto alla nuova pista dell’aeroporto, al tunnel Tav e alla stazione Foster e, ovviamente, alla realizzazione degli inceneritori. “Senza fare i ‘forni’ – dice il leader di una coalizione che vede protagonista anche la discussa lista +Verdi, anche essa schierata contro quanto promosso dai giovani FFF – “rimaniamo una regione di serie B, da Medioevo dei rifiuti”. 

Ubaldo Bocci (Destra – Lega)

Il candidato lanciato da Matteo Salvini in una piazza Strozzi riempita a metà e assordata dalle contestazioni di chi difende la Costituzione, è a favore dello sviluppo dell’aeroporto, definisce “priorità irrinunciabile” l’Alta velocità ferroviaria e, mentre nel suo programma si ammasca dietro “una gestione efficiente e sensata della raccolta dei rifiuti”, il suo boss Salvini afferma, intervistato da Lady Radio, che “i termovalorizzatori ovunque producono energia pulita, riscaldamento e ricchezza. In Danimarca ne stanno costruendo una decina. Non saranno mica rimbambiti…”.

Antonella Bundu (Sinistra – Potere al Popolo)

Tre su tre per la candidata della sinistra unita che si dichiara contraria all’ampliamento di Peretola, all’assurdo progetto dell’Alta velocità e anche all’inceneritore di Firenze, sostenuto oltre che dalle forze politiche liberiste, anche dai poteri economici della città, a partire da Confindustria.

Roberto De Blasi (Movimento 5 Stelle)

Storicamente contrari alle Grandi opere, anche i 5 stelle sono contrari ai tre progetti. Pesano però i tentennamenti del ministro alle infrastrutture Toninelli che, ad un anno dall’insediamento, non ne ha bloccato nessuno.

Andrés Lasso (Verdi)

Il candidato dei Verdi, quelli storici, è stranamente favorevole all’invasivo progetto dell’Alta velocità ferroviaria. Il prerequisito per Lasso è “far fermare tutti i treni Av alla Foster”. Contrario invece all’ampliamento di Peretola e all’inceneritore.

Ai fiorentini ora la scelta. Sostenere anche politicamente le posizioni dei giovanissimi Fridays For Future oppure mostrare loro una simpatia di facciata, cianciare al bar o sui social di ambiente e sostenibilità, e poi votare per il mantenimento di un sistema che ha messo a serio rischio il futuro dei loro stessi figli. Che oggi si sono però organizzati e hanno detto basta a questa politica ipocrita e degradata, rivendicando “un immediato cambio di rotta”.

La Città invisibile