Ecco perché diciamo Sì ai vaccini

  • Tempo di lettura:3minuti

In chi si è vaccinato, nei primi 3 mesi del 2021, si è osservato una diminuzione dell’80% delle infezioni, del 90% dei ricoveri e del 95% dei decessi.

Questo importante risultato è certificato dal primo report di analisi congiunta dei dati dell’anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata COVID-19:  “Impatto della vaccinazione COVID-19 sul rischio di infezione da SARS-CoV-2 e successivo ricovero e decesso in Italia  (27.12.2020 -03.05.2021)” https://www.epicentro.iss.it/vaccini/pdf/report-valutazione-impatto-vaccinazione-covid-19-15-mag-2021.pdf

Obiettivo principale di questo rapporto è quello di valutare l’impatto nazionale della vaccinazione anti COVID-19 su infezione da SARS-CoV-2 e successivo ricovero e decesso.

Da questo studio emerge che il rischio di infezione da SARS-CoV-2, ricovero e decesso diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose. Dopo i 35 giorni si osserva una stabilizzazione della riduzione, che come prima riportato, è circa dell’80% per il rischio di diagnosi, del 90% per il rischio di ricovero e del 95% per il rischio di decesso.

La figura sottostante dimostra questo trend prendendo in esame le stime aggiustate del rapporto tra le incidenze (IRR) di diagnosi a diversi intervalli di tempo dalla somministrazione della prima dose rispetto al periodo di riferimento (0-14 giorni dalla prima dose).

Questi effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone in diverse fasce di età. In questo primo rapporto non vengono presentati risultati per brand (nome commerciale) e/o tipo di vaccino (mRNA, vettore virale) poiché i vaccini sono stati introdotti in fasi successive e somministrati a popolazioni con diverso profilo di rischio. È necessario attendere un tempo di follow-up più lungo per poter ottenere risultati più solidi e confrontabili.

Distribuzione delle dosi: al 3 maggio 2021, su 13.721.506 persone vaccinate, il 61% circa aveva ricevuto almeno una dose del vaccino Comirnaty , circa il 7% il vaccino Moderna, circa il 31%  il vaccino Vaxzevria, mentre solo l’1% aveva ricevuto il vaccino monodose Janssen.

L’età mediana delle persone vaccinate con una diagnosi è di 57 anni (range interquartile, IQR 44-81), con un ricovero successivo alla diagnosi è di 84 anni (IQR 79-88) e delle persone decedute è di 87 anni (IQR 83-91). La campagna vaccinale contro il COVID-19 è stata avviata in Italia il 27 dicembre 2020.

I risultati di questo studio sono in linea con quanto precedentemente emerso negli studi osservazionali che già avevano valutato l’efficacia nella pratica dei vaccini anti COVID 19 in UK, in Israele, e in Italia.

Intanto al Mandela forum il più grande hub vaccinale della Toscana, si sono superate, in questa prima decade di maggio, le 100.000 somministrazioni dei 4 vaccini anti covid, attualmente autorizzati in Italia: Comirnaty (Pfizer-BioNtech), COVID-19 Vaccine Moderna (Moderna), Vaxzevria (AstraZeneca) e COVID-19 Vaccine Janssen (Johnson&Johnson).

Gian Luca Garetti

 

 

 

 

The following two tabs change content below.

Gian Luca Garetti

Gian Luca Garetti, è nato a Firenze, medico di medicina generale e psicoterapeuta, vive a Strada in Chianti. Si è occupato di salute mentale a livello istituzionale, ora promuove corsi di educazione interiore ispirati alla meditazione. Si occupa attivamente di ambiente, è membro di Medicina Democratica e di ISDE (International Society of Doctors for the Environment).

Ultimi post di Gian Luca Garetti (vedi tutti)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Captcha *