Venerdì 5 novembre 2021 abbiamo partecipato alla vivace assemblea organizzata dal gruppo consiliare “Uniti per Signa” con la collaborazione dell’associazione Legambiente “di là d’Arno”. L’incontro, intitolato Tracciato del nuovo ponte: soluzione o problema?, traeva spunto dalle Osservazioni presentate nel marzo scorso da “Uniti per Signa” alla Regione Toscana in merito al nuovo ponte, ma anche ai collegamenti viari fra lo svincolo della Fi-Pi-Li e i territori di Lastra a Signa.
Facciamo un po’ il punto su una questione annosa che rischia oggi di essere merce di scambio di una grande opera molto discussa: il nuovo aeroporto di Firenze.
Nell’agosto 2021 Giani annuncia per il 2026 il Nuovo Ponte a Signa da realizzare con i soldi della Regione e del Recovery Fund- PNRR. E’ una buona notizia? NI !
Sembrerebbe buona perché il ponte è un’opera dovuta, necessaria, richiesta da almeno 50 anni dalla popolazione per risolvere i gravi problemi di inquinamento e congestione da traffico, causati dalla strettoia di via Roma, Ponte a Signa e via Livornese. Sembrerebbe buona perché sparisce il contributo di 4 Milioni di Euro annunciato da Toscana Aeroporti, rendendo il ponte un’opera libera da ricatti e indipendente dalla realizzazione del nuovo aeroporto a cui la società subordinava ovviamente il finanziamento.
Eppure la notizia lascia troppi dubbi. Dubbi sul tracciato del ponte previsto dalla Regione che presenta molte criticità di impatto ambientale e paesaggistico, come segnalato più volte dagli abitanti. Lo spiega bene “di la’ d’Arno” in questo video che analizza gli impatti sul Parco fluviale di Lastra a Signa e sul Parco dei Renai; entrambi “sacrificabili” al progetto di nuovo aeroporto che continua a condizionare il territorio Signese scelto nel 2018 come luogo utile per ospitare la compensazione ambientale del lago di Peretola – incompatibile come è evidente con la nuova pista aeroportuale- come ricordato qui.
C’è insomma il dubbio concreto che il tracciato scelto dalla Regione abbia il solo vero scopo di permettere lo spostamento del Lago di Peretola a favore del progetto di Nuovo Aeroporto. Sarebbe davvero il colmo. Toscana Aeroporti non ha più bisogno nemmeno di dare 4 milioni per il ponte per poter disporre a proprio piacimento del territorio signese.
La vicenda del Ponte a Signa mette in luce una volta di più quale sia “il nocciolo della questione”: il vero problema, dai Licenziamenti GKN passando per LINARI SRL, Whirpool, Logistica Italia, Texprint ecc… non è una generica “mancanza di infrastrutture” ma la sudditanza a Grandi Imprese e Corporations.
Ragioniamo poi nel merito della salute ambientale: se a Signa fanno il lago di compensazione, fanno l’Aeroporto e fanno il ponte, abbiamo vinto? E’ finito il traffico nella Piana? i nostri figli sono salvi? Ecco i dati:
Col nuovo aeroporto si punta a 50MILA voli e 5Milioni di passeggeri l’anno e possibilmente oltre. Ci sarebbe un volo ogni 7 minuti tutti i giorni feste comprese nelle 17 ore di esercizio quotidiano della pista. Sappiamo che questo porterebbe + movimenti di veicoli commerciali e automobilistici come afferma lo studio della società Aleph Transport Engineering (preliminare al progetto) che stima al 2030:
+8,60% AUTO
+17,96% COMMERCIALI LEGGERI
+20,20% CAMION E TIR
Lo stesso studio conclude, in modo vago, che le ripercussioni sul traffico durante la fase di cantieri sarebbero irrilevanti date le “condizioni di deflusso critiche già allo stato attuale”. Non solo. Con la nuova pista scompare via dell’Osmannoro e la nuova strada prevista allungherebbe questo percorso di 3KM ad andare e 3KM a tornare.
Quindi + traffico automobilistico e + inquinamento. Oltre a + tempo perso negli spostamenti e + soldi nei carburanti.
A tutto questo dobbiamo dire NO per le stesse ragioni per cui vogliamo una mobilità sostenibile a Signa e Lastra.
Il nuovo aeroporto porterebbe su Firenze e la Piana + emissioni con + aerei e + inquinamento con +traffico. Quanti di noi gravitano su Firenze per lavoro, per studio, per lo svago? Siamo disposti a evitare le code qui per farne di nuove all’Osmannoro? a Peretola ? a Novoli? o Campi? o Sesto?
Ammesso che tutto vada bene… sarebbe un disastro che non possiamo accettare.
Per progettare il Ponte a Signa bisognava scegliere: o tutela ambientale o tutela degli interessi di Toscana Aeroporti. La Regione ha scelto Toscana Aeroporti.
Le alternative ci sono, ma occorre liberarsi dalla sudditanza alle Grandi Aziende e ascoltare gli abitanti, i comitati, le associazioni. Questa è la vera “semplificazione” da fare.
PARCO DELLA PIANA – PONTE – SALUTE E MOBILITA’
NO AEROPORTO E NOCIVITA’
ECCO LE VERE PRIORITA’
La Piana contro le nocività-Presidio Noinc Noaero
NoInc NoAereo
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Avere linkato tutto tranne il report della società Aleph Transport Engineering. Potrebbe essere utile consultare anche quello
Faremo presente agli estensori dell’articolo.