Non si prospetta un dicembre ricco di regali per le lavoratrici e i lavoratori in appalto di Biblioteche e Archivio Storico del Comune di Firenze: dopo le dichiarazioni dell’assessore Gianassi e la proclamazione dello stato di agitazione, infatti, continuano le incertezze.
Anche nell’ultimo consiglio comunale del 6 dicembre scorso, l’amministrazione, attraverso le parole dell’assessore al Personale Alessandro Martini, conferma l’infondatezza delle “voci” che vorrebbero un taglio di due milioni sul prossimo bando di gara – come se il bilancio non fosse pubblico – e sottolinea come il Comune di Firenze abbia sempre avuto a cuore le biblioteche e gli archivi cittadini, impegnandosi a far lavorare i dipendenti in appalto anche nei periodi più bui della pandemia. Eppure l’anno scorso, anche dopo la fine del lockdown, erano stati lasciati da un giorno all’altro in cassa integrazione.

È così che il sindaco Nardella intende «fare della cultura uno slancio economico e sociale»? È così che intende fare del centro «un grande quartiere dei saperi e della conoscenza»?
Supportiamo ancora una volta le lavoratrici e i lavoratori precari delle Biblioteche e dell’Archivio Storico del Comune di Firenze, partecipiamo alle loro iniziative, a partire da quella che si svolgerà la prossima domenica 12 dicembre, alle ore 15:30 nel giardino della Biblioteca delle Oblate, per difendere tutti insieme il servizio pubblico.
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Biblio-precari Firenze
Biblio-precari, collettivo di lavoratrici e lavoratori precari delle biblioteche comunali fiorentine.

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