La Scuola come ufficio di collocamento al servizio della Difesa

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Il Ministero della Difesa, Direzione generale del personale civile, ha bandito a metà luglio un concorso pubblico per 1.000 posti, a tempo pieno e indeterminato, “da inquadrare nel profilo di Assistenti, nei ruoli del personale civile del Ministero della Difesa”.

Il bando è comparso il 31 luglio anche sul sito dell’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, a questo link.

Siccome la circolare di accompagnamento individua i destinatari nelle persone dei dirigenti delle istituzioni scolastiche secondarie di II grado, dei coordinatori delle istituzioni scolastiche paritarie secondarie di II grado, dei docenti tutor e orientatori delle scuole secondarie di II grado, degli studenti e delle studentesse in uscita dalle classi V delle istituzioni scolastiche II di secondo grado (ugualmente presenti nei tag), ci poniamo una semplice domanda: gli USR sono diventati un portale simile alle bacheche proprie delle agenzie del lavoro o degli uffici di collocamento o dei centri per l’impiego, e simili? Se così non fosse, perché questo bando viene pubblicato all’interno di spazi che dovrebbero riguardare esclusivamente attività della scuola? Perché mai poi nello specifico un USR dovrebbe pubblicare un bando del Ministero della Difesa?

Come Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università rileviamo con preoccupazione questa invasione di campo suffragata da un numero via via crescente di protocolli d’intesa firmati da rappresentanti dell’Esercito e FFOO con il Ministero dell’Istruzione, gli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali e le singole scuole.

Il nostro obiettivo in questa denuncia è smilitarizzare le scuole e l’educazione, e rendere gli spazi scolastici veri luoghi di pace e di accoglienza così come previsto dalle stesse Linee Guida ministeriali. Smilitarizzare la scuola vuol dire restituirle il ruolo sociale previsto dalla Costituzione italiana. Pertanto rinnoviamo l’invito a segnalare ogni “fenomeno anomalo” all’email osservatorionomili@gmail.com, a seguire le nostre attività sul sito e a iscriversi ai nostri canali social:

https://osservatorionomilscuola.com/

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Per l’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università

prof. Giuseppe Saraceno

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