I mille volti della Val di Cornia e una transizione ecologica senza programmazione

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La Val di Cornia è un’area della Toscana ben conosciuta, dove da tempo convergono numerosi progetti turistici, ambientali e industriali non sempre frutto di programmazione ambientale/urbanistica ma anzi preda di speculazioni, di un uso non corretto del territorio e anche di tante criticità. Tutta l’area è minacciata da pressione antropica e usi impropri, attraversata da importanti infrastrutture.

L’ultimo cambiamento è rappresentato dalla transizione ecologica che, nel tentativo di risolvere la crisi del settore agricolo e le tante contraddizioni dell’area, si è inserita con numerose progettualità senza una programmazione adeguata determinando una forte riduzione delle aree agricole a favore dell’industria cosiddetta  “green”.

La Val di Cornia, secondo Wikipedia, costituisce l’estremo lembo meridionale della Provincia di Livorno, sul territorio della Maremma Piombinese; si estende nell’area a cavallo tra la Maremma Livornese (storicamente Maremma Pisana) e la Maremma Grossetana nei pressi della foce dell’omonimo fiume.

L’Area è ricca di testimonianze etrusche e minerarie, di piccoli borghi arroccati sulle colline, di parchi termali, di meravigliose spiagge in parte ancora libere e di un territorio agricolo retrostante alla foce del fiume Cornia, conosciuto come ‘Orto della Toscana’.

otto torri eoliche (236 metri) previste a circa due chilometri da Baratti

Le sue origini storico paesaggistiche ambientali sono ben definite dal Piano Paesaggistico della Regione Toscana e numerose sono le aree naturalistiche di pregio, le aree protette e la presenza della rete ecologica europea: il promontorio di Piombino, le bandite di Follonica con il parco di Montioni, la Riserva Naturale Regionale Padule Orti-Bottagone anche Zona Ramsar (zona umida di importanza internazionale), l’area marina protetta (Santuario dei Cetacei), il monte Calvi di Campiglia e il Parco Costiero della Sterpaia con estensione di 248 ettari con paesaggio retrodunale. Di particolare valore il Bosco della Sterpaia che costituisce il cuore del Parco quale esempio di bosco planiziale classificabile come habitat di interesse comunitario ed esempio di rara porzione di foresta umida litoranea sottratta all’abusivismo edilizio e restituita alla fruizione pubblica dal Comune di Piombino negli anni ‘80, determinando un modello di turismo sostenibile e innovativo attualmente chiuso al pubblico ed in stato di degrado.

La presenza industriale nella zona è da lungo tempo in crisi, in particolare:

Lo Stabilimento siderurgico di Piombino, in prossimità dell’abitato, nato nel 1865 come complesso industriale specializzato nella produzione di acciaio, secondo centro siderurgico italiano dopo quello di Taranto, che dalla metà degli anni ottanta sta attraversando una forte crisi industriale con difficoltà di riconversione, con la quasi totalità degli operai licenziati o in cassa integrazione. Le ultime notizie ci parlano di ulteriori lavoratori in cassa integrazione e di problematiche connesse alla gestione della vicina discarica Rimateria non ancora risolte.

Nel tentativo di arginare la crisi industriale e nell’ottica di una una riconversione si inseriscono:

Il nuovo gassificatore –La nave installata a Piombino, Golar Tundra, è lunga 300 metri e larga 40, può trattare fino a 5 miliardi di metri cubi di gas in un anno; inserita per un triennio, a seguito della crisi del gas, contro la volontà delle amministrazioni locali e della popolazione, probabilmente non sarà più spostata in Liguria.

La dismissione della vecchia centrale termoelettrica Enel di Torre del Sale dove il Piano Strutturale Intercomunale, adottato con nel 2021, prevede un mix funzionale di usi urbanistici “un parco culturale,turistico, scientifico e commerciale…”.

– Il Polo della Cantieristica, dei Servizi e delle Attività Ittiche in prossimità della ex centrale, definito dal Piano Regolatore Portuale 2013-2016, ad oggi ancora in fase di attuazione.

La nuova viabilità con i progetti della nuova Bretella di collegamento tra l’autostrada Tirrenica A12 e il Porto di Piombino, in fase di completamento.

Nella parte collinare retrostante il nuovo Piano Cave che aumenta il livello estrattivo e un Progetto di attività di ricerca geotermica .

La crisi industriale dell’acciaio ha messo in forte crisi il territorio e tutta la forza lavoro che era principalmente occupata in quel settore, da qui il tentativo di riconversione nel settore turistico e successivamente in quello cosiddetto “green”.

maxi impianto fotovoltaico previsto a Bocca di Cornia

Il settore agricolo con grandi criticità, fra cui l’abbassamento della falda ed il cuneo salino, sta subendo la messa in campo di numerosi progetti di energia fotovoltaica, agrivoltaica ed eolica. Nell’area agricola sono sorti vari impianti fotovoltaici ed un parco eolico, costituito da 6 aerogeneratori, retrostante l’arenile nei pressi della discarica Rimateria.

Difficile dare una risposta alle tante criticità del territorio ma prima di tutto cerchiamo di elencare i tanti progetti messi in campo nell’area nel territorio agricolo:

Tre gli impianti eolici onshore in corso di approvazione :

Progetto di un impianto eolico denominato “PELLESTRINA WIND” di potenza complessiva pari a 59,4 MW da realizzare in Località Casalappi nei comuni di Campiglia Marittima (LI), Piombino (LI) e Suvereto (LI).

costituito da n. 9 aerogeneratori da 6.6 MW

Proponente:

Pellestrina S.r.l.

Progetto soggetto a VIA (Valutazione Impatto Ambientale) da parte del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) in fase di istruttoria tecnica a seguito della ripubblicazione del progetto.

Progetto impianto eolico “Parco Eolico di Piombino” e relative opere connesse, nei Comuni di Piombino, Suvereto e Campiglia Marittima (LI).

costituito da n.5 aerogeneratori pari a 28 MW

Proponente:

Gruppo Visconti Piombino S.r.l.

La Regione Toscana con il D.D. 6045/25 ha decretato di sottoporre il progetto alla procedura di VIA

Progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del vento nel territorio comunale di Piombino e Campiglia Marittima (LI), di potenza nominale 57,6 MW.

costituito da n.8 aerogeneratori da 7,2MW

Proponente:

San Nicola Energia S.r.l.

Progetto soggetto a VIA da parte del MASE – La Regione Toscana con D.G.554/2025 ha espresso parere sfavorevole ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale statale sul progetto .

Cinque i progetti fotovoltaici :

Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico denominato “Campiglia” di potenza di picco pari a 67 MWp e 63,5 MW in immissione nel comune di Campiglia Marittima (LI) ed opere connesse alla RTN nel Comune di Suvereto (LI).

6 campi per un totale di 112 ha circa.

Iren Green Generation Tech S.r.l.

Progetto soggetto a V.I.A. da parte del MASE in fase di istruttoria tecnica

Progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico denominato “Franciana” di capacità nominale pari a 22,00 MWp, posto in comune di Piombino (LI) ed opere di connessione alla RTN anche nei Comuni di Campiglia Marittima (LI) e Suvereto (LI),

terreno agricolo di circa 31 ha

Iren Green Generation Tech S.r.l.

La Regione Toscana con il D.D. 24390/24 ha decretato di sottoporre il progetto alla procedura di VIA

Progetto di impianto fotovoltaico a terra, della potenza di 33,7986 MWp (DC) con connessione alla RTN per una potenza (AC) pari a 30,844 MW”, ubicato in località Bocca di Cornia in Comune di Piombino (LI).

66 ettari

Società Solar Energy Sette S.r.l

La Regione Toscana con DGR 1439/22 ha dato parere positivo al Provvedimento Autorizzativo

Progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico con tecnologia a silicio monocristallino in loc. Bocche di Cornia nel Comune di Piombino (LI), di potenza massima pari a 7.770 kW”

11,5 ettari

SPV Energy 1 S.r.l.

La Regione Toscana con DGR 628/23 ha negato la autorizzazione unica regionale (PAUR)

Progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico a terra di potenza pari a 4,7 MWp denominato “Campo all’Olmo” nel Comune di Piombino in località Montegemoli.

5 ettari

Energy Pie S.r.l.

In fase di istruttoria regionale

Due i progetti agrivoltaici

Progetto di un impianto agrivoltaico denominato “Piombino” della potenza di 32,0628 MW e relative opere di connessione alla rete di trasmissione nazionale, da realizzarsi nel comune di Piombino (LI).

terreno agricolo di circa 54 ha

Orta Energy 14 S.r.l.

Progetto soggetto a VIA da parte del MASE in fase di istruttoria tecnica

Progetto di impianto agrivoltaico della potenza di 16,170 MWp e relative opere di connessione alla rete elettrica nazionale, in loc. Campo alla Croce, denominato “Venturina”,nei Comuni di Campiglia Marittima e Piombino (LI).

n.4 campi su terreni agricoli di circa 27,2 ha.

Sorgenia Renewables S.r.l

La Regione Toscana con il D.D. 107 del 07/01/25 ha decretato di sottoporre il progetto alla procedura di VIA

Dalla lettura di queste proposte di progetto emerge con chiarezza la grande quantità di terreno sottratto alle colture e la scarsa programmazione territoriale. Da sottolineare che la mancanza di coordinamento fra progetti è rappresentato dal provvedimento conclusivo della verifica di assoggettabilità a VIA da parte della Regione Toscana del maggio scorso dove si evidenzia che il Progetto “Parco Eolico di Piombino” del Gruppo Visconti Piombino S.r.l. e quello denominato “Pellestrina Wind” di Pellestrina S.r.l. “non potranno essere realizzati entrambi integralmente, in quanto quattro aero generatori di ogni impianto sono interferenti tra loro”. Si richiama il principio di precauzione in relazione alla possibilità che “anche altri impianti eolici in corso di valutazione o autorizzazione possano essere realizzati”

Di fronte a tutte queste progettualità si sono formati dei Comitati di opposizione:

Il Comitato Terre di Val di Cornia nato nel 2024 “dall’urgenza di proteggere il paesaggio agricolo della Val di Cornia (Toscana) dalle minacce rappresentate dai progetti speculativi di energia fotovoltaica e agrivoltaica su larga scala” dove un gruppo di cittadini, imprese e associazioni vogliono contrastare ogni forma di speculazione che possa compromettere l’integrità e la vocazione agricola del territorio; il Comitato fa parte della più ampia coalizione TESS–Transizione Senza Speculazione.

Il gruppo Legambiente Val di Cornia ha invece un approccio assai più moderato ed è favorevole in particolare agli impianti eolici (vedi PARCHI DEL VENTO Guida turistica dei parchi eolici italiani -Legambiente)

Come si può coniugare il rispetto di un’area agricola di pregio e la transizione ecologica, le esigenze di tutela paesaggistica e la lotta al cambiamento climatico? Credo che alla base di tale criticità ci sia una totale mancanza di programmazione ambientale/urbanistica ed anche strumenti inadeguati al controllo del territorio stesso.

Il Piano paesaggistico della Regione Toscana definisce l’Obiettivo 1: Salvaguardare i caratteri idro-geo morfologici, ecosistemi, storici e identitari delle aree costiere e delle pianure alluvionali retrostanti, rappresentate dai vasti complessi agricoli della Val di Cornia … nonché valorizzare le relazioni funzionali e percettive tra il litorale e l’entroterra.

In questo obiettivo si ritrovano tutti i valori che da soli potrebbero contrastare politiche speculative e definire una solida programmazione ma purtroppo il solo vincolo a livello costiero, che esclude quasi per intero la pianura di bonifica, ai sensi del Dlgs.42/2004 (beni paesaggistici) non è sufficiente ad arginare speculazioni e progetti di ogni tipo.

Limitarsi ad escludere le aree solo sulla base di vincoli preordinati non basta; importante il ruolo che potrebbero svolgere le misure di compensazione, che solitamente si mettono in atto solo quando il progetto ha delle incidenze significative, che inserite in fase di progettualità iniziale farebbero da argine a molte criticità e conflittualità territoriali.

La Regione Toscana sta lavorando da tempo al Progetto di legge “P.d.L. 291 – Disciplina per l’individuazione delle superfici e delle aree idonee e non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia a fonte rinnovabile, in attuazione dell’art. 20 comma 4 del d.lgs. 199/2021”. Dallo studio emerge che solo il 36% del territorio della Toscana è costituito da aree idonee; ma ciò non basta bisogna fare in modo che i territori idonei non siano sopraffatti dalle progettualità e non diventino paesaggi dell’energie. 

A tal proposito l’Inu (Istituto Nazionale Urbanistica) ha redatto un contributo sulla proposta di legge regionale in cui auspica un percorso di maggiore integrazione e raccordo con la pianificazione territoriale, paesaggistica ed urbanistica cercando di superare l’approccio settoriale delle “pianificazioni separate”… utilizzare al meglio le potenzialità del piano paesaggistico regionale.

Nell’attesa della approvazione della legge, il Tar del Lazio nel mese di maggio ha accolto il ricorso presentato dall’Associazione nazionale energia del vento (ANEV) contro la discrezionalità delle Regioni sulla scelta delle aree idonee posticipando nuovamente l’uscita della legge e ponendo il problema della potestà decisionale regionale.

Il 23 maggio il sito del MASE ha pubblicato un comunicato stampa dove si parla di un portale del Gestore dei Servizi Energetici con due nuovi strumenti per la pianificazione delle rinnovabili nel Paese: la Piattaforma delle Aree Idonee e la mappa delle zone di accelerazione che dovrebbero sostenere le regioni nella pianificazione delle aree idonee.

Il ruolo che la Regione e i Comuni interessati svolgono durante l’iter di approvazione di un progetto rappresenta un elemento molto importante che va al di là dei semplici vincoli o aree idonee, tuttavia gli ultimi fatti rappresentano un dato allarmante perché mettono anche in discussione il ruolo delle Regioni ed evidenziano la supremazia sempre più decisoria dello Stato.

Dall’inizio dell’anno si sono succeduti vari convegni su questo argomento, insomma il dibattito in corso è molto vivace, tante le problematiche da sciogliere e le criticità da risolvere.

Occorrerà vigilare sempre più.

A margine dell’articolo riporto alcuni siti web per approfondire gli argomenti trattati:

  • Piano Paesaggistico della Regione Toscana in particolare scheda di Ambito 16 Colline metallifere ed Elba

https://www.regione.toscana.it/piano-di-indirizzo-territoriale-con-valenza-di-piano-paesaggistico

  • Stabilimento siderurgico di Piombino – discarica Rimateria

Articoli di MaremmaOggi sulla sentenza Tar inerenti la discarica ed il rilancio siderurgico: https://www.maremmaoggi.net/metinvest-e-comune-spiegano-il-progetto-acciaierie-pienone-allassemblea/?fbclid=IwY2xjawJYl2ZleHRuA2FlbQIxMAABHS-PxNBsQFjHJQTANxB3PdokeWWxRicij43a8r-VEGSg2_fMcFFiFiYfJw_aem_NMy0BgVDEOZhrxxhhY-Vgw

https://www.maremmaoggi.net/il-tar-boccia-il-ricorso-del-comune-su-rinascenza-ferrari-approfondiremo/

  • Dal Piano Strutturale Intercomunale del Comune di Piombino adottato nel 2021:

previsione vecchia centrale termoelettrica Enel di Torre del Sale : un mix funzionale dal cosi Piano Strutturale Intercomunale adottato con nel 2021 cosi definisce la destinazione d’uso: … la riconversione con l’obiettivo di creare un parco culturale,turistico, scientifico e commerciale caratterizzato dalla presenza di un mix funzionale di usi urbanistici compatibili e integrabili con il contesto insediativo, paesaggistico e ambientale presente. La qualificazione dell’area deve essere mirata ad un vero rinnovamento (estetico, ambientale, di usi), aumentando l’attrattività della zona, includendovi nuove funzioni e costruendo attraverso di essi nuovi spazi urbani che divengano centralità e riferimento per i cittadini e gli utenti. (Rel.Gen.pg.60)

  • Legambiente Val di Cornia

https://greenreport.it/toscana/3269-alluvione-in-val-di-cornia-gli-impianti-rinnovabili-non-sono-danni-al-paesaggio-ma-strumenti-contro-la-crisi-climatica

https://www.iltirreno.it/piombino/cronaca/2025/03/28/news/parco-eolico-a-piombino-arriva-il-primo-stop-1.100683429

  • PDL 0291

https://iterlegis.consiglio.regione.toscana.it/#/document_tree/11/2024/PDL/0291/

https://www.inu.it/leggi/17329/aree-idonee-la-nota-di-inu-toscana-sulla-proposta-di-legge-regionale.html.

https://ilmanifesto.it/il-decreto-sulle-aree-idonee-un-disastro-annunciato

https://www.mase.gov.it/portale/web/guest/-/aree-idonee-e-zone-di-accelerazione-online-nuovi-strumenti-per-lo-sviluppo-delle-rinnovabili

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Antonella Bonini

Nata e vissuta a Firenze, laureata in Architettura. Ho lavorato per un decennio negli studi professionali e successivamente per 26 anni in Regione Toscana occupandomi di Aree Protette, Parchi e Biodiversità. Attualmente in pensione.

1 commento su “I mille volti della Val di Cornia e una transizione ecologica senza programmazione”

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