Case e caserme a Sesto Fiorentino

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2008-03-21 19:05:00

>Qualche settimana fa un centinaio di donne, uomini e bambini senza casa hanno occupato una caserma abbandonata nel comune di Sesto Fiorentino, trasformando un luogo di guerra in una pacifica convivenza. Sono in prevalenza cittadini rumeni provenienti da altre occupazioni e sostenuti dal fiorentino Movimento di lotta per la casa. L’area in questione è in abbandono da più di 10 anni ma di recente è stato approvato un progetto di ”valorizzazione” che prevede l’abbattimento della struttura. Quale la reazione delle istituzioni locali? Il sindaco Gianassi (PD) ha nell’ordine: chiesto lo sgombero della caserma con la forza, inviato una spedizione punitiva di cui anche il prefetto sembrava essere all’oscuro, chiuso l’unico punto di approvvigionamento di acqua e poi inviato l’ASL che certificasse l’inagibilità della struttura, indetto un’assemblea cittadina per ribadire la necessità dello sgombero. Nel frattempo un paio di circoli Arci stanno raccogliendo le firme contro l’occupazione (e l’accoglienza?) e hanno negato i locali al Movimento per un incontro tra cittadini e occupanti. A niente è valso che le associazioni di base chiedessero al sindaco di affrontare insieme un problema che ha bisogno di soluzioni articolate e possibilmente nate dall’interazione delle istituzioni con le espressioni della società civile impegnate sulla marginalità. La sua risposta all’emergenza della povertà è la repressione e l’allontanamento degli indesiderati. Gli occupanti intanto dichiarano: “resisteremo con le unghie e con i denti.” La questione è scottante. Vedere chi sarà al loro fianco in questo scorcio di campagna elettorale aiuterà a vederci più chiaro anche su quel fronte.

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Redazione

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