Qualcosa di importante è successo intorno e dentro Mondeggi: è nato e cresciuto in modo esponenziale un movimento che si è chiamato Comitato Mondeggi Bene Comune- Fattoria Senza Padroni che ha detto No alla vendita di Mondeggi e Sì al suo recupero e al suo uso collettivo.
Il movimento si è posto l’obbiettivo di prendere in carico l’azienda, riportarla alla sua funzione agricola e trasformarla in un bene utile alla collettività. Intende creare una fattoria basata sull’agricoltura contadina recuperando la terra e i poderi, e creando lavoro buono per i “contadini-custodi” coinvolti nel progetto. E ha già cominciato a praticare quello che è stato condiviso in numerose e affollate assemblee, lavorando la terra, prendendosi cura delle piante, organizzando momenti di condivisione e trasmissione dei saperi.
La provincia si è dimostrata sorda alle proposte avanzate da Mondeggi Bene Comune e ha anzi diffidato ufficialmente a proseguire i lavori agricoli e le attività che stanno pian piano restituendo la terra di Mondeggi a nuova fertile vita.
Ma il movimento non si è fermato. Anzi, ha rilanciato con “Mondeggi rinasce in 3 giorni!”, una 3 giorni di iniziative, dibattiti, socialità e divertimento dal 27 al 29 giugno a cui siamo tutti invitati a partecipare, per aggregare sempre nuove presenze impegnate a fermare la svendita di Mondeggi e la creazione di un presidio contadino.
In questo nostro territorio, che patisce la svendita del patrimonio pubblico e l’abuso del suolo, Mondeggi è oggi il simbolo di una nuova forma di resistenza al dominio del profitto, e insieme una proposta innovativa di gestione comunitaria di un bene, con una progettualità condivisa e la pratica di una nuova agricoltura collegata alla difesa della proprità pubblica dei semi, alle produzioni agricole locali, all’economia solidale, come si legge nella la Carta dei principi e degli intenti.
L’ impegno comune, sostenuto fin dagli esordi dalla rete nazionale Genuino Clandestino e dal comitato Terra bene comune di Firenze, e arricchito ora dalla presenza di altre soggettività e dal coinvolgimento di docenti e studiosi, si va rafforzando affinché oliveti, vigneti, pascoli, boschi, giardini, fabbricati rurali e l’antica villa rinascimentale siano sottratti alla speculazione e vengano abitati da buone pratiche di agricoltura contadina. E’ nata un’ esperienza di autogestione che si affianca a quelle sempre più diffuse di spazi abitativi e sociali. A Mondeggi si sta disegnando la mappa di un futuro migliore. Sosteniamo questa nuova comunità e il suo progetto!
Scopri nel video il grande impegno di chi anima Mondeggi Bene Comune
Redazione
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