Toscana: 22 caduti sul lavoro in 9 mesi

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morti_lavoroNei primi nove mesi del 2014 sono morti sui luoghi di lavoro 496 lavoratori e oltre mille se si aggiungo i morti sulle strade e in itinere, tutti documentati in appositi file. L’aumento dei morti sui luoghi di lavoro rispetto al 30 settembre del 2013 è del 7,8% e rispetto al 30 settembre del 2008 è del 5,9% E questo nonostante in questo periodo si si sono persi milioni posti di lavoro. La cosa che sgomenta di più è che parlano sempre di cali incredibili tutti gli anni, mentre non è affatto vero, se si prendono in considerazione tutte le morti sul lavoro che ricordiamo ancora una volta non sono solo quelle monitorate dal’INAIL istituto dello Stato che registra solo i propri assicurati, e in tantissimi non lo sono.

Praticamente nonostante l’opinione pubblica pensi il contrario a causa della propaganda, anche governativa di chi si è succeduto nel corso di questi anni, i morti sul lavoro non sono mai calati. Sono calati i morti tra gli assicurati INAIL, ma sono aumentati in modo esponenziale tra i precari, le partite IVA individuali e in nero. Praticamente in quelle categorie che non protette dall’articolo 18 che questo governo di destra sta cercando di eliminare. In questo momento l’agricoltura con il 38%% del totale ha un picco incredibile delle morti. In questo comparto il 69% sono morti in un modo drammatico: schiacciati dal trattore che guidavano. Dall’inizio dell’anno sono 130 e ben 120 da quando il 28 febbraio  abbiamo mandato una mail a Renzi, Martina e Poletti, avvertendoli dell’imminente strage che di lì a pochi giorni sarebbe ricominciata col ribaltamento dei trattori. E’ così tutti gli anni. Chiedevo loro di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo e di proporre una legge sulla messa in sicurezza delle cabine di questo mezzo che uccide così facilmente e che spesso è vecchissimo. Inutile scrivere che non si sono mai degnati di rispondere e che il loro impegno è tutto dedicato a fare selfie, cinguettii e mangiare gelati, mentre per la vita di questi lavoratori che muoiono così drammaticamente non si fa niente. Non spendono neppure un minuto del loro prezioso tempo per sensibilizzarli.

In edilizia i morti sui luoghi di lavoro sono il 19,8% sul totale, con le solite cadute dall’alto che provocano tantissime morti in edilizia. Nell’industria il 9,9%, il 7% nell’autotrasporto. Poi ci sono tutti i lavoratori morti nei vari servizi alle imprese. Percentualmente le morti sul lavoro sono distribuite in eguale misura in tutte le fasce d’età, a parte l’agricoltura, dove le vittime hanno un’età mediamente più alta. Gli stranieri morti sui luoghi di lavoro sono il 9,9% sul totale e i romeni sono sempre i più numerosi con oltre il 40 % delle morti sui luoghi di lavoro tra gli stranieri. Le altre morti sono da ricercarsi nelle diverse attività, principalmente nel terziario.


 

Morti sui luoghi di lavoro suddivisi per Provincia

(vanno almeno raddoppiati se si aggiungo i morti sulle strade e in itinere)

Valle d’Aosta (1 morto) Aosta 1, Piemonte (40 morti) Torino 16, Alessandria 8, Asti 2, Biella 0, Cuneo 10, Novara 3, Verbano-Cusio-Ossola 1, Vercelli. Liguria (8 morti) Genova 5, Imperia 0, La Spezia 1, Savona 1. Lombardia (52 morti) Milano 6, Bergamo 5, Brescia 8, Como 0, Cremona 6, Lecco 0, Lodi 2, Mantova 8, Monza 2, Brianza 1, Pavia 8, Sondrio 2, Varese 4. Trentino-Alto Adige (17 morti) Trento 5, Bolzano 12, Veneto (47 morti) Venezia 9, Belluno 4, Padova‎ 3, Rovigo 4, Treviso 5, Verona 12, Vicenza 7. Friuli-Venezia Giulia (6 morti) Trieste 1, Gorizia 0, Pordenone 2, Udine 3. Emilia-Romagna (43 morti) Bologna 4. Forlì-Cesena 6, Ferrara 6, Modena 5, Parma 7, Piacenza 4, Ravenna 8, Reggio Emilia 2, Rimini 1. Toscana (22 morti) Firenze 2, Arezzo 7, Grosseto 1, Livorno 1, Lucca 2, Massa Carrara 1, Pisa‎ 6, Pistoia 1, Prato 0, Siena 0. Umbria (13 morti) Perugia 8, Terni 5. Marche (15 morti) Ancona 1, Ascoli Piceno 5 (compresi i 4 piloti del Tornado), Fermo 3, Macerata 2, Pesaro-Urbino 3.Lazio (36 morti) Roma 15, Frosinone 3, Latina 4, Rieti 6, Viterbo 8.Abruzzo (23 morti) L’Aquila 7, Chieti 8, Pescara 1, Teramo 7.Molise (7 morti) Campobasso 3, Isernia 4, Campania (33 morti) Napoli 10, Avellino 5, Benevento 5, Caserta 4, Salerno 9,Puglia (30 morti) Bari 13, BAT 2, Brindisi 0, Foggia 3, Lecce 8, Taranto 4.Basilicata (5 morti) Potenza 4, Matera 1.Calabria (14 morti) Catanzaro 3, Cosenza 4, Crotone 1, Reggio Calabria 1, Vibo Valentia 5.Sicilia (36 morti) Palermo 11, Agrigento 4, Caltanissetta 5, Catania 3, Enna 2, Messina 3, Ragusa 1, Siracusa 4, Trapani‎ 3.Sardegna (12 morti) Cagliari 3, Carbonia-Iglesias 2, Medio Campidano 1, Nuoro 2, Ogliastra 1, Olbia-Tempio 0, Oristano 3, Sassari‎ 0.

Quando leggete questa terribile sequenza ricordatevi sempre che se si aggiungono anche i morti sulle strade e in itinere i morti sul lavoro sono almeno il doppio e tante vittime sulle strade muoiono per turni dove si dovrebbe dormire, per orari prolungati e stanchezza accumulata, per lunghi percorsi per andare e tornare dal lavoro. Non sono segnalati a carico delle province le morti di autotrasportatori sulle autostrade.

http://cadutisullavoro.blogspot.com

Carlo Soricelli, curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro

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Carlo Soricelli è il curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna sui morti sul lavoro

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