Letterina natalizia sulla cultura

babbonataleCaro Babbo Natale,

ti scrivo in questa letterina i miei desideri per la prossima Santa Ricorrenza. Quest’anno innanzitutto vorrei proprio un nuovo Direttore per la Galleria degli Uffizi.

Con questo non ci voglio giocare più. E’ vecchio e non ha capito come gira il mondo. Da tanti anni ormai lavora per uno stipendio miserevole e non ha nemmeno rubato. Chiaro come il sole che con lui il gioco non scorre, insomma, non va avanti come dovrebbe.

Quindi ti prego tanto, Babbo Natale, di pensarci tu a metterlo da parte, perché io non so cosa inventarmi. Ma stai attento perché è un po’ ostinato e vuole provare a partecipare alla gara per la scelta del suo sostituto e…capisci come sarebbe imbarazzante se, buttato fuori dalla finestra, ce lo vedessimo rientrare del portone?

Io invece voglio un Direttore giovane e aitante, magari meglio sarebbe se straniero, perché un tocco di internazionale fa sempre tanto chic. Mi capisci, vero? Non avessero a chiamarci provinciali. Ricordati che lo voglio radiocomandato (non dimenticare le pile di ricambio) e che si muova su tutti i terreni, superando ogni tipo di ostacolo. Il mio sogno sarebbe che avesse alcuni pezzi sostituibili, soprattutto la testa. Per favore! La testa dei miei balocchi, devo dirtelo, mi ha sempre creato un monte di problemi. Vedi tu se questa volta va meglio.

Caro Babbo Natale, quest’anno però ho bisogno anche che tu mi fornisca un qualche tipo di attrezzatura elettronica per raddrizzare certi discorsi che mi vengono fuori un po’ a vanvera, se mi si permette il termine. O almeno a fare sì che chi mi ascolta non sia in grado di accorgersene. Già siamo a buon punto, ma qualcuno che critica viene sempre fuori. E così quando propongo quel bel giochino di far passare in fila seimilioni e quattrocentomila piedi in su e in giù per il corridoio Vasariano ogni anno, c’è sempre qualcuno che storce il naso e perché è stretto e perché è delicato….

Ora un’ultima richiesta, caro Babbo Natale: fai che questa cultura benedetta porti un enorme enormissimo cumulo di denaro, perché solo quello è il balocco davvero utile, il più bello al mondo, quello per cui tutta la terra gira e gli uomini si scannano, ancor più se alcuni si strafogano di fatica e altri raccolgono i frutti. Non ho ancora ben chiaro come, ma un modo ci sarà e sono sicuro che tu non solo lo troverai, ma lo farai anche apparire giusto e nuovo e soprattutto urgentissimo, tanto urgente da non poterci ragionare sopra.

Ora ho davvero finito e ti ringrazio in anticipo, sicuro che non mi deluderai.

In tuo affezionatissimo

Franceschino