#NO

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In questo ultimo periodo, insieme a Giovanna Marini presentando un ultimo disco inciso per un programma che stiamo portando in giro insieme, ci è capitato di ricantare brani da lei scritti a fine anni ’60 e nei primi ‘70. Si racconta dell’Italia, di quanto è lunga, di quanto è lenta da traversare in largo, della sua bellezza offuscata dalle mille terribili contraddizioni. “Ma…” ci siamo dette alla fine dell’incisione, guardandoci allibite“…non è cambiato nulla!”

La stessa cosa è successa con Chiara Riondino, con la quale abbiamo concepito uno spettacolo sulle rivolte americane anti Nixon dei primi anni ’60 fino verso il ’75, con una panoramica in giro per il mondo. “Ma…non passeremo mai di moda…??” ci siamo dette questa volta inorridite: identica sensazione di inquietante dejà vu… Possibile che la Storia non riesca ad insegnarci niente, ma proprio niente? Ah, no, non è vero! La Storia ci insegna: anzi, insegna ad alcuni a cambiare il nome delle cose.

francescabCom’erano belli quei film western dove il bello era il bello, il brutto era il brutto e il cattivo era e rimaneva cattivo! Adesso no: il cattivo non è più il “cattivo” ma diventa il “buono”, il buono invece diventa tutto d’un tratto “cattivo e disfattista”; il “disfattista” diventa quindi di conseguenza un “gufaccio” golpista che mina la stabilità del Paese mettendo in serio pericolo il lavoro, la salute, la vita degli altri e di una nazione intera (e forse anche di quella fuori dai confini);…quelli invece che non sono né “buoni” né “cattivi” guardano l’Isola dei Famosi…

Così ecco la magia per la quale un “inceneritore” diventa un bellissimo “termovalorizzatore”, una “licenza al licenziamento selvaggio” diventa un “jobs act”; cioè un “piano per il lavoro” (o meglio, un pacchetto di “disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell’occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese”); una legge sulla cementificazione selvaggia e l’avvio di grandi opere devastatrici del patrimonio paesaggistico comune e non solo (vedi arresti di queste ultime ore) diventa la legge “Salva Italia”…e un povero diesis#, usato solo da noi miseri musicisti o tutt’al più un segno per evidenziare un numero nella partita doppia di tristi ragionieri, diventa il tormentone di un “#presidente del @consiglio”, mai eletto da nessuno e affetto da twittomania adolescenziale…
Come diceva Nanni Moretti…A-I-U-T-O!
Fine.

No. Scusate…
Eh no…
No, sarebbe bello assai se l’articolino finisse qui, se tutti mesti ce ne andassimo a casa con la coda fra le gambe, zitti zitti per paura di essere inquisiti per reato di opinione e di pensiero…o per aver addirittura osato sperare…
E invece noi diciamo NO. Non rinunciamo alla nostra umanità., quindi:
#notav
#noamiantonell’acqua
#nojobsact
#noconsumodisuolo
#noinceneritore
#noacquaprivatizzata
#nomortisullavoro
#nosfrattipersenzacasa
#nomortiincarcere
#nomortiperfermodipolizia

Luigi Tenco
E se ci diranno

E se ci diranno
Che per rifare il mondo
C’è un mucchio di gente
Da mandare a fondo,
Noi che abbiamo troppe volte visto ammazzare
Per poi dire troppo tardi che è stato un errore,
Noi risponderemo, noi risponderemo
No no no no no no no no no.

E se ci diranno
Che nel mondo la gente
O la pensa in un modo
O non vale niente,
Noi che non abbiam finito ancora di contare
Quelli che il fanatismo ha fatto eliminare,
Noi risponderemo, noi risponderemo
No no no no no no no no no.

E se ci diranno
Che è un gran traditore
Chi difende la gente
Di un altro colore,
Noi che abbiamo visto gente con la pelle chiara
Fare cose di cui ci dovremmo vergognare,
Noi risponderemo, noi risponderemo
No no no no no no no no no.

E se ci diranno
Che è un destino della terra
Selezionare i migliori
Attraverso la guerra,
Noi che ormai sappiamo bene che i più forti
Sono sempre stati i primi a finir morti,
Noi risponderemo, noi risponderemo
No no no no no no no no no.

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Francesca Breschi, cantante, attrice, ricercatrice e didatta, è dal 1990 componente il Quartetto Vocale di Giovanna Marini. Ha collaborato, tra gli altri, con Nicola Piovani, David Riondino, Emilio Isgrò, Elio De Capitani, Francesco De Gregori, Mario Brunello, Marco Paolini e Vinicio Capossela. Si dedica allo studio, all’insegnamento e all’elaborazione di vari generi ed epoche musicali, con particolare interesse per i repertori della tradizione orale italiana. Attivista della lista perUnaltracittà. Il suo sito internet

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