Piccola guida per amministratori Pd confusi: il progetto alternativo per la Tav di Firenze – EBOOK GRATUITO

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Una delle critiche avanzate ai movimenti fiorentini (ma non solo) dai dominanti (siano essi esponenti delle istituzioni, dei partiti o delle imprese che vivono di capitalismo di Stato) è quella di saper solo criticare. Per questi signori fermare le Grandi opere dannose per la collettività, inutili per risolvere i problemi dei cittadini e capaci di far crescere solo il debito pubblico è semplicemente velleitario e fuori da ogni cultura di governo di cui solo loro sono i legittimi depositari. I casi sono molti e diffusi.

mamme2Chi critica gli inceneritori secondo loro è “fuori dalla storia, non capisce la scienza e fa solo allarmismo”, e mentre lo affermano rimuovono – con la complicità dei giornaloni – le alternative proposte, a partire dalla Strategia Rifiuti Zero ormai adottata in città come Camberra San Francisco, o il sostegno all’economia circolare.

Chi propone la ripubblicizzazione dell’acqua “è antimoderno, non capisce di economia e mette in dubbio il buongoverno delle amministrazioni”, e mentre lo affermano rimuovono – con la complicità del mainstream – le tante proposte di gestione pubblica diffuse in Italia e nel mondo, a partire da Napoli, Berlino, Parigi.

Chi chiede che la Toscana sia dotata di un sistema aeroportuale figlio di una programmazione razionale che rispetti la morfologia del territorio, la messa in sicurezza delle città e non “gli interessi degli amici degli amici” viene bellamente ignorato. A fermare la razzìa della classe padrona è intervenuto recentemente il TAR.

Chi lotta contro i progetti di Alta velocità ferroviaria è vissuto come un “anarcoinsurrezionalista” se non addirittura accusato di terrorismo tout court, e mentre continuano nei loro affari, spesso con la connivenza delle mafie e naturalmente sostenuti dai grandi editori, cancellano le “buone pratiche” proposte dai cittadini organizzati e dagli esperti che con competenze raffinate e messe a disposizione gratuitamente, studiano il problema da risolvere e propongono alternative sostenibili a livello economico e ambientale.

È il caso, ad esempio, del sottoattraversamento Tav di Firenze, le ragioni dei No Tunnel sono state marginalizzate per anni fino a quando non è sorto un conflitto tra poteri: Comune di Firenze e Ferrovie da una parte, Regione Toscana dall’altra. E anche adesso nel dibattito pubblico fanno fatica ad emergere le analisi, gli studi, le proposte alternative all’enorme buco nell’acqua (letteralmente, avete presente la voragine della Foster che blocca la falda fiorentina?) fatto dalle amministrazioni Ds-Pd negli ultimi 20 anni.

TAV_copertaPer questi motivi pubblichiamo online e gratuitamente, considerato che il volume non è più disponibile in commercio, lo studio “TAV sotto Firenze. Impatti, problemi, disastri, affari; e l’alternativa possibile edito da Alinea nel 2011 in collaborazione con il Laboratorio di Progettazione Ecologica degli Insediamenti dell’Università di Firenze, in cui troverete sviscerato l’inutile, dannoso e costoso progetto imposto fino ad oggi dal Partito Democratico e, soprattutto, le alternative plausibili ed economiche per ottenere risultati migliori sia per gli utenti pendolari che per quelli dell’Alta velocità; per tacere dei vantaggi esponenziali per la tenuta urbanistica e ambientale della città.

Il volume è curato tra gli altri da Alberto Ziparo e Giorgio Pizziolo con scritti di studiosi e esperti indipendenti. Molti di loro, ad iniziare dai curatori, sono autori della “nostra” rivista, La Città invisibile.

Buona lettura, anche ai tanti decisori pubblici che in questa fase ci sembrano abbastanza confusi.


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Copertina, Frontespizio e Indice del volume

Ringraziamenti

Premesse

Prefazione – Stefano Lenzi
Introduzione generale – Alberto Ziparo

PARTE PRIMA: GLI IMPATTI DEL SOTTOATTRAVERSAMENTO

Presentazione: la necessità di una valutazione efficace – Alberto Ziparo
Storicizzazione ed evoluzione procedimentale del progetto – Franco Poli

1.1    Analisi del quadro di riferimento progettuale

1.1.1    Osservazioni al quadro di riferimento progettuale della penetrazione urbana AV di Firenze – Vittorio Maschietto, Perla Gianni
1.1.2    Nota di approfondimento sulla cantierizzazione – Maurizio De Zordo

1.2     Analisi del quadro di riferimento programmatico

1.2.1    Valutazione delle trasformazioni del sistema trasportistico – Vincenzo Abruzzo
1.2.2    Nota sugli atti di pianificazione, programmazione e principali vincoli inerenti l’area del passante AV giugno 1998 Ferrovie, TAV, ItalFerr – Manlio Marchetta
1.2.3    Le criticità del progetto di sottoattraversamento proposto per il nodo ferroviario AV di Firenze – Manlio Marchetta
1.2.4    Interpretazione delle scelte urbanistiche in rapporto alle dinamiche territoriali dell’area – Alberto Ziparo

1.3    Analisi del quadro di riferimento ambientale

1.3.1    Quadro ambientale e paesaggistico – Giorgio Pizziolo, Antonio Fiorentino
1.3.2    La questione del paesaggio in area urbana – Daniela Anceschi
1.3.3    La formazione storica del contesto: il caso Fortezza da basso – Paolo Celebre
1.3.4    Rumore e vibrazioni nel progetto del passante ferroviario AV/AC di Firenze – Franco Poli
1.3.5    Note a margine del progetto definitivo (2003) dello scavalco di Castello e della stazione AV – Antonio Fiorentino
1.3.6    Impatto ambientale e sistema urbano – Giorgio Pizziolo

1.4    La componente suolo e sottosuolo: gli aspetti idrogeologici

1.4.1    La componente suolo e sottosuolo nello studio di impatto ambientale del progetto di penetrazione urbana dell’AV a Firenze – Teresa Crespellani

Uscire dalla trappola del sottoattraversamento – Alberto Ziparo

PARTE SECONDA: I DANNI DA MAGGIORI IMPATTI DI TUNNEL E NUOVA STAZIONE

2.1    Evidenze tecniche e decisioni politiche, dal Mugello a Firenze: le procedure del disastro – Maurizio De Zordo
2.2    Effetti idrogeologici e ambientali della nuova stazione AV di Firenze – Teresa Crespellani
2.3    Le quattro maggiori criticità contenute nel progetto esecutivo del passante con stazione AV – Massimo Perini
2.4    Verso una quantificazione del danno strutturale – intervista a Giovanni Vannucchi
2.5    La stazione ai Macelli: impossibile e dannosa per la città policentrica – Manlio Marchetta

PARTE TERZA: LA “LEZIONE” DEL MUGELLOSilvano Fabrizio

3.1    Il Mugello e la TAV
3.2    La tratta Bologna-Firenze
3.3    Le carenze della V.I.A.: iter procedurale e quadro di riferimento normativo
3.4    Riferimenti normativi e vicende giudiziarie
3.5    Compensazione e mitigazione: gli interventi legati all’Alta Velocità nei Comuni interessati
3.6    Le formazioni geomorfologiche attraversate dalla nuova linea
3.7    I sistemi ambientali
3.8    Evoluzione dei paesaggi mugellani
3.9    Lettura integrata: carenze di pianificazione e maggiori impatti
3.10    Conclusioni / Bibliografia ragionata

PARTE QUARTA: L’ALTERNATIVA DI SUPERFICIE

4.1    Un progetto per la mobilità e lo sviluppo sostenibile dell’area fiorentina – Alberto Ziparo
4.2    L’alternativa di superficie: storia, tracciati, nodi e opportunità – Vincenzo Abruzzo
4.3    Il sistema delle stazioni fiorentine: ruoli, caratteri urbanistici attuali e potenzialità – Manlio Marchetta
4.4    L’alternativa possibile – Giorgio Pizziolo, Antonio Fiorentino
4.5    Ferrovie per il trasporto urbano e periurbano – Paolo Celebre, Giorgio Pizziolo
4.6    Firenze Novella – Roberto Budini Gattai, Antonio Fiorentino, Giorgio Pizziolo

APPENDICI

I    TAV del Mugello, quanta acqua e denaro hanno inghiottito quelle gallerie? – Mauro Chessa
II    Processo di primo grado per i danni ambientali causati nel Mugello dai lavori per la linea AV Firenze-Bologna: Requisitoria del PM dott. Gianni Tei (Firenze, 3 e 10 Aprile 2008) – estratti a cura di Maurizio De Zordo
III    Dalle ragioni della politica alle politiche della ragione – Angelo M. Cirasino
IV    Proposta progettuale integrata per la TAV e il sistema ferroviario metropolitano di Firenze – documento redatto da Alberto Magnaghi e Giorgio Pizziolo per la Rete dei Comitati toscani per la difesa del territorio

A questo indirizzo è visibile la scheda bibliografica completa del volume.

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All'opposizione in Consiglio comunale a Firenze dal 2004 al 2014, la lista di cittadinanza perUnaltracittà è poi diventata laboratorio politico per partecipare alle vertenze sul territorio e dare voce alle realtà di movimento anche attraverso la rivista La Città invisibile.

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