No alla vendita delle case del comune di via dei Pepi. Salviamo il centro storico

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Per la vigente normativa tutti gli immobili utilizzati per le finalità dell’Edilizia Residenziale Pubblica sono vincolati dalle leggi che regolano la materia. In particolare questi beni rientrano tra i quelli indisponibili e inalienabili e, a norma dell’art.828 del codice civile, possono essere venduti solo in ottemperanza delle leggi che li regolano.

In Toscana l’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) è disciplinata dalla legge 96/96 che assoggetta alla normativa ERP tutti gli immobili che in qualunque tempo siano stati acquisiti, realizzati o recuperati dallo Stato dagli Enti Pubblici Territoriali o da altri Enti Pubblici e comunque utilizzati per le finalità proprie dell’Edilizia Residenziale Pubblica.

download-6Gli immobili di via dei Pepi, insieme agli altri del Quadrilatero compreso tra Via dei Pepi, Via Pietrapiana, Via Fiesolana e Via di Mezzo, hanno avuto fin dal secondo dopoguerra questa finalità, finalità ribadita sia dagli stessi atti con i quali queste case sono state assegnate agli inquilini sia dall’inserimento di questi immobili in progetti di recupero finanziati con fondi  ERP (deliberone dell’ex assessore alla casa Bartaloni) che dal conferimento della gestione degli stessi a Casa SPA.

Le case di via dei Pepi sono quindi case che il Comune non potrebbe vendere con le normali procedure ma potrebbe farlo solo con quelle previste dalla legge regionale 5/2014 e dovrebbe destinare i proventi a programmi di edilizia residenziale pubblica.

Il Comune nella ricognizione del suo patrimonio ha invece sottratto questi immobili dall’elenco di quelli con finalità ERP, li ha inseriti nel suo Piano delle alienazioni, e utilizzerà i proventi delle vendite non per fare o recuperare altre case da assegnare a sfrattati e senza casa ma li destinerà nel calderone del bilancio e potranno servire a finanziare anche progetti discutibili come la passeggiata degli innamorati sotto Lungarno Torregiani tanto cara al nostro amato sindaco o per altre simili amenità.

E’ un vero e proprio scippo compiuto sulla pelle di sfrattati e senza casa, scippo reso ancora più odioso dall’insopportabile mantra autoincensante che Nardella ossessivamente ripete sulla difesa dell’identità e della vivibilità del centro storico e dei suoi residenti.

Il quadrilatero ha rappresentato e rappresenta per il quartiere di Santa Croce l’unica enclave di residenza storica non proprietaria dopo lo stillicidio delle svendite di tutto il patrimonio abitativo pubblico del centro storico che Comune, le varie IPAB e altri enti pubblici hanno perpetrato nel corso degli ultimi 30 anni.

Chi comprerà queste case non lo farà per viverci o per affittarle a famiglie, saranno gli ennesimi B&B che satureranno un quartiere che ne è già inflazionato. Per questi motivi la vendita di questi immobili va impedita ed è necessario organizzare una risposta di tutti gli abitanti del quartiere a questo sopruso.

LE CASE NON SI VENDONO, SI COSTRUISCONO E SI RECUPERANO
Il Centro Storico non si ripopola vendendo le case!!!!
Per questo tutti gli abitanti del quartiere, gli sfrattati e i senza casa sono stati invitati a partecipare alla riunione che abbiamo indetto Lunedì 28 alle ore 19 presso la sede Cobas in via dei Pilastri 43r.

*Comitato Inquilini del Quadrilatero – Unione Inquilini- -Movimento di Lotta per la Casa

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