Peretola fuori legge dal 2003. Pubblicati grazie ai Comitati i documenti segreti sulla Valutazione di Impatto Ambientale

Dal 2003 l’Aeroporto fiorentino di Peretola opera nell’illegalità. A svelare la realtà, nascosta dalle istituzioni per ben 14 anni, sono il Coordinamento dei Comitati di Prato e Pistoia e dell’Associazione VAS Prato che con caparbietà e senza mai lasciare niente di intentato hanno scoperto i documenti ufficiali celati dal Ministero dell’Ambiente, da ENAC, dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze. Documenti, li alleghiamo in fondo, che mostrano come l’attuale Aeroporto stia funzionando fuorilegge.

“La Valutazione di Impatto Ambientale del 2003 obbliga il gestore a mettere in sicurezza e migliorare lo scalo, con interramento dell’autostrada, il monitoraggio continuativo dell’aria, lo spostamento con acquisto di nuove case per gli abitanti di Peretola e Brozzi più colpiti dal rumore, vetri doppi per le abitazioni e condizionatori, tutto a spese del gestore Adf spa ora Toscana Aeroporti spa.”

Niente di tutto ciò è stato fatto in questi anni. Né Ministero, né ENAC, né tantomeno “i democratici e sempre dalla parte della legalità” Regione Toscana e Comune di Firenze sono intervenuti per far rispettare la legge.

Per il Presidio NoInc NoAero: “Toscana Aeroporti spa – che per semplice profitto ha negli anni raddoppiato i voli e il relativo inquinamento in spregio agli abitanti e alla legge -, non può presentare nessun progetto di un nuovo Aeroporto ma anzi ridimensionare subito l’attuale e riportarlo al traffico del 2003″. E conferma ancora una volta come “sono gli abitanti che devono intervenire per tutelare il territorio e la salute, e sarà compito della Magistratura indagare su documenti e fatti così gravi, vista la negligenza e la compiacenza delle Amministrazioni. La Piana ha bisogno di un Parco Metropolitano per tutti, non di un mega Aeroporto per gli interessi di pochi.”

>>> I documenti “dimenticati”: Estratto della via del 2003 | Il Decreto del Presidente della Repubblica

Ecco il testo del Comunicato stampa del Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

Dopo le nostre continue, documentate e legittime richieste, abbiamo avuto il testo del Decreto Decisorio sul Ricorso proposto da ADF contro il Decreto di VIA 0676/2003

Prendiamo atto che il Presidente della Repubblica EBBE A RESPINGERE MOTIVATAMENTE IL IL RICORSO AVVERSO IL DECRETO di VIA 0676/2003 che a questo punto HA OBBLIGO DI OTTEMPERANZA, come avevamo sempre detto.

Ci corre l’obbligo visto gli ALLEGATI di porre le seguenti domande;

Perché il Ministero non ha mai ufficializzato tale decisione, se non oggi a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti presentata ai sensi di legge?

Come mai nessuno – a quanto ci risulta dal 2012 ad oggi – ha verificato l’attuazione delle prescrizioni ivi contenute, sia per quanto concerne la sicurezza volo come per la tutela di ambiente, salute, patrimonio SIC.

Ma soprattutto, ci domandiamo nell’interesse dei sorvolati e trasportati se oggi l’Aeroporto di Firenze può continuare con il flusso di movimenti previsto dal Decreto di VIA 2003, senza aver OTTEMPERATO alle prescrizioni richieste, oppure debba essere previsto con effetto immediato un drastico ridimensionamento dei VOLI in assenza di tutele come disposto dal Decreto di VIA 0676/2003 tuttora vigente, quindi con flussi aeroportuali antem Decreto di VIA citato, ovvero 1, 5 milioni di passeggeri .!!

Non sta certamente a Noi fare queste valutazioni tecniche dai forti e inderogabili contenuti di etica di governo, ma agli organi di verifica e controllo che a nostro avviso fin qui sono rimasti inspiegabilmente latitanti. Ci saranno state omissioni ??, starà alla magistratura valutarne l’operato visto che appena pochi giorni orsono abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica di Firenze un ulteriore esposto in tale senso.

D’altra parte a nostro modesto avviso;

Se per legge e per prassi consolidata il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana avevano l’obbligo di verifica, come recita lo stesso Decreto di VIA 0676/2003 perché non è stato fatto.?

Se per legge e prassi consolidata, prima di sottoporre a Nuova Procedura di VIA una infrastruttura vi è “ l’obbligo del rispetto delle precedenti prescrizioni”, che a Firenze non è avvenuto visto che manca un documento che certifichi l’avvenuta ottemperanza ai sensi del precedente Decreto VIA;

Se per legge e prassi consolidata in assenza di avvenute ottemperanze vi è l’obbligo di rigetto della Nuova Procedura di Valutazione VIA, anche se recentemente ripresentata in virtù del nuovo Dlgs 104, che appare incostituzionale e difforme dagli indirizzi della stessa Direttiva UE 52/2014;

Se per legge e prassi consolidata in mancanza di tali “prescrizioni” lo sviluppo aeroportuale non può avere luogo senza le compensazioni e mitigazioni previste e quindi dovrebbe ritornare ad un diverso livello operativo;

Tutto ciò premesso, non essendo Noi certamente i depositari di certezze assolute, ma solamente attenti e scrupolosi verificatori del rispetto delle procedure di valutazione, QUALCUNO a questo punto dovrà obbligatoriamente rispondere nel merito delle questioni sollevate, soprattutto sulla correttezza endo procedimentale degli atti e delle valutazioni.