Costi e benefici

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2008-06-16 12:25:00

>L’Alta Velocità da Firenze può passare in superficie. Questo il risultato del lavoro di un gruppo di docenti dell’Università di Firenze e altri tecnici che presentano ora la proposta alla città. A fronte della soluzione perseguita con (cieca) determinazione dalle amministrazioni locali che impone un’opera gigantesca, 7 chilometri di tunnel sotto Firenze e una nuova stazione sotterranea; un’opera che ha costi economici rilevantissimi (circa 1 miliardo di euro), ma anche costi ambientali certi (oltre un decennio di cantierizzazioni) e rischi elevati visto che si è adottato lo stesso percorso progettuale e procedurale dei lavori in Mugello, causa di un disastro ambientale irreversibile, con un processo penale aperto e danni stimati dai periti della difesa in 900 milioni di euro.<br />C’è invece chi sostiene che si ottiene lo stesso risultato aggiungendo due binari in superficie, a fianco degli attuali, e riadattando una delle stazioni esistenti. E’ appunto il Gruppo Tecnico formatosi presso la Facoltà di Architettura, che dopo aver pubblicato un rapporto estremamente critico sulla Valutazione di Impatto Ambientale del tunnel, presenta ora l’ipotesi del passaggio in superficie e l’integrazione delle linee ferroviarie esistenti all’interno del sistema della mobilità urbana. Anche loro saranno etichettati come nemici della modernità? Come fautori del NO a tutti i costi? A quando un confronto obbiettivo tra le due ipotesi? Sarebbe interessante, perché si scoprirebbe che nel rapporto costi/benefici, parametro essenziale per le opere pubbliche, gli unici, enormi, vantaggi della soluzione scelta da Comune e Regione sono quelli delle ditte costruttrici, tra cui spiccano le "coop rosse"che, insieme a Impregilo, si sono spartite in Italia la gigantesca torta dell’alta velocità.

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