La legalità ingiusta

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2008-05-26 21:17:00

>Ci sono circa 200 stranieri, che lavorano in massima parte nei cantieri della provincia fiorentina, che sono stati trattati come pericolosi criminali, picchiati e calunniati. Non hanno commesso alcun reato, se non quello di non potersi mantenere un alloggio. Queste famiglie hanno così trovato dimora dapprima nell’ex-ospedale Luzzi di Pratolino, poi nella ex-caserma Donati di Sesto, ora nell’ex-ospedale Sant’Antonino di Fiesole. Tutti luoghi pubblici da tempo inutilizzati, che hanno dovuto lasciare perché incalzati prima dal sindaco di Sesto Fiorentino e ora da quello di Fiesole, i quali hanno firmato ordinanza di sgombero ottenendo solo di farli migrare in altro luogo. Insomma le massime autorità cittadine non si sono poste il problema di affrontare l’emergenza abitativa nei loro territori e così è dovuto intervenire addirittura il Prefetto per far presente che prima di operare l’ennesimo sgombero che getterebbe sulla strada uomini, donne e bambini si devono valutare alternative anche provvisorie ma essenziali. Varie associazioni hanno chiesto che, in attesa di una definizione della vicenda, venga garantito almeno l’allaccio dell’acqua, che il sindaco di Fiesole, come aveva fatto anche quello di Sesto, ha prontamente chiuso; pensare che sono gli stessi sindaci che presenziano a incontri istituzionali sulla Pace e poi contribuiscono a alimentare una vera emergenza umanitaria. Come dice don Luigi Ciotti: “Chiedere agli altri di rispettare una legge senza averli messi prima in condizione di diventare cittadini, è prendere in giro gli altri e noi stessi”. Siamo d’accordo con lui, la legalità, se non si coniuga con la giustizia sociale, diventa ingiusta.

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