Regole e regolamenti

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2008-05-18 21:20:00

>La città di Firenze sta diventando la capitale dei divieti: prescrizioni minuziose che codificano comportamenti individuali e collettivi in nome del “decoro, della “decenza”e ovviamente della “sicurezza”. Molto ci sarebbe da dire sull’equità di regole che ricadono sulle spalle dei più deboli, come anche sull’efficacia di regolamenti che vorrebbero arginare fenomeni complessi e inarrestabili come i grandi flussi migratori e il progressivo impoverimento del Sud del mondo. In tutta questa frenesia regolamentaria colpisce particolarmente la logica dei due pesi e due misure di un’amministrazione che poi non rispetta le regole che si è data. Due esempi concreti. Dopo il contestatissimo taglio dei magnifici alberi caduti per i lavori della tramvia, per fare spazio alla corsia per le auto private i nuovi (pochi) alberi sono stati piantati a soli 2,5 metri dagli edifici, con i rami dei giovani tigli che già toccano le facciate delle case e quasi d’angolo agli incroci stradali; eppure il Disciplinare del Comune prevede una distanza di almeno 6 metri dagli edifici e di 25 metri dagli incroci stradali. Secondo esempio: il progetto dei nuovi edifici in costruzione nella pregevole zona del Galluzzo, approvato dagli uffici tecnici del Comune, non sembra rispettare le norme di salvaguardia previste dal Piano strutturale, puntando piuttosto alla valorizzazione economica con l’ottimizzazione dei volumi e la riduzione degli oneri di urbanizzazione, per non parlare della disomogeneità rispetto al contesto architettonico del luogo. Insomma le regole vanno rispettate o no? Siccome siamo curiosi, abbiamo interrogato l’Amministrazione su ambedue queste sue “irregolarità”.

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