La legge Lupi e il diritto alla casa cancellato, anche a Firenze

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barricate casaCon una puntualità degna di miglior causa arriva, nell’agosto fiorentino, la fredda applicazione del feroce articolo 5 della “legge Lupi”, quello che nega la possibilità di avere la residenza e gli allacci di acqua, luce e gas nelle case occupate. Così con un imponente quanto ridicolo spiegamento di forze è stata staccata la luce all’ex albergo Concorde, in via Baracca, vuoto da anni e occupato da alcuni mesi da numerose famiglie senza un alloggio. Gli occupanti, ai quali va tutta la nostra solidarietà, hanno a lungo chiesto di poter fare un regolare contratto, ma Enel non ha voluto senza l’autorizzazione del Comune e questo l’ha negata.

Quindi nonostante il completo inutilizzo della struttura, la presenza di numerosi bambini, il numero crescente di famiglie a cui di fatto viene negata dall’onnipotente mercato ogni possibilità di accesso ad un alloggio, l’aumento drammatico del numero di sfratti, si intende procedere in maniera cieca e burocratica al “ripristino della legalità”: per noi è illegale costringere centinaia di persone a non avere un tetto, lasciare che la rendita dei grandi patrimoni immobiliari sia la sola guida dell’uso della città, e butti per la strada famiglie intere. Molte volte, nella storia anche recente, l’obbediente applicazione di leggi infami ha prodotto tragedie e mostruosità, ma non ha mai sollevato nessuno dalle proprie responsabilità.

Nelle nostre città, sempre più dominate dalle logiche del neoliberismo, in cui ogni spazio, ogni metro quadrato viene visto – e usato – solo in funzione del profitto, senza alcuna considerazione per diritti, relazioni, qualità della vita, occupare immobili inutilizzati a fini sociali rappresenta solo una legittima difesa nei confronti delle logiche dominanti, e una solo parziale riappropriazione di quello che in anni di deriva neoliberista i grandi poteri economici e immobiliari hanno tolto alla comunità.

Ma il decreto Lupi non è solo l’art. 5, e Maurizio Lupi non è solo responsabile di quello. Uomo forte del potere (e degli affari) di CL in Lombardia, fra gli artefici della distruzione dell’urbanistica in quella regione, fautore dell’urbanistica contrattata, anzi dell’ingresso a pieno titolo degli operatori edilizi e finanziari nell’ambito decisionale relativo al territorio, si sta rendendo responsabile del totale sovvertimento di ogni regola che preservi l’interesse pubblico in campo urbanistico ed edilizio.

Ha presentato una proposta di legge urbanistica da brividi (qui l’articolo di Ilaria Agostini): solo una breve citazione per capire da che parte sta: “Il governo del territorio è regolato in modo che sia assicurato il riconoscimento e la garanzia della proprietà privata, la sua appartenenza e il suo godimento”.

Non contento, ha legiferato in materia di edilizia sociale, con il DL ormai divenuto Legge 80/2004, che oltre al citato art. 5, prevede ad esempio la possibilità di alienazione di tutto il patrimonio ERP, all’asta e a prezzi di mercato, e se l’assegnatario non acquista deve andare via: si può immaginare un accaparramento di quote consistenti di alloggi ormai “ex ERP” da parte di grandi gruppi immobiliari, migliaia di famiglie costrette a fuoriuscire dal già sofferente sistema delle case popolari: insomma il trionfo di quella proprietà privata, meglio se ricca e potente, che evidentemente è da sempre in cima ai suoi pensieri.

Spacciato come “piano casa” in realtà la legge non prevede nessuna norma che incentivi e potenzi il settore, con sottrazione di risorse nascoste dietro spostamenti di capitoli e impegni degni del gioco delle tre carte: d’altra parte la coerenza non è un optional, o stai da una parte o stai dall’altra. E Lupi abbiamo capito da tempo da che parte sta, insieme ai suoi colleghi – e corresponsabili – ministri, e al capo del governo Matteo Renzi.

E quella parte non è la nostra.

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Maurizio De Zordo

Maurizio De Zordo, architetto, attivo da anni nei movimenti fiorentini e nelle realtà dell'antifascismo militante partecipa anche al laboratorio politico perUnaltracittà ​dove si impegna in particolare, oltre che sulle tematiche legate alla repressione, sui temi della città, dell'urbanistica e del diritto alla casa.

1 commento su “La legge Lupi e il diritto alla casa cancellato, anche a Firenze”

  1. Per questo e altri problemi legati a diritto di residenza gli avvocati di strada possono aiutarti.

    La sede di Avvocato di strada Firenze è attiva dal giugno 2013 all’interno della Comunità delle Piagge di Don Alessandro Santoro.

    Contatti
    Avv. Silvio Toccafondi – Coordinatore Avvocato di strada Firenze
    Email: firenze@avvocatodistrada.it
    Tel. 055373737 – Cell 3396171468

    Ricevimenti
    Gli avvocati ricevono presso la sede della Comunità delle Piagge in via Liguria 3 Firenze tutti i giovedì dalle 17.30 alle 19. Bus: 35 – 56. Treno: Stazione FS Le Piagge

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