Al prossimo G7 sull’ambiente, che si terrà in Giappone, Firenze rappresenterà l’Italia nelle sfide sul cambiamento climatico e sullo sviluppo sostenibile. Proprio così. Il legame Firenze-Roma è sempre più spudorato. E in Giappone le ipotesi fiorentine, da anni annunciate ma ancora di là da venire, saranno rivendute come buone pratiche: tramvia, colonnine elettriche, taxi elettrici.
Ma in realtà come stanno le cose?
La tramvia sta immobilizzando la città. I cantieri, spesso deserti, vanno a rilento. I progetti inadeguati hanno già registrato variazioni in corso d’opera, al costo esorbitante di circa 38 ml a km, contro una media UE di 7-8 ml a km. Col risultato di murare in casa i fiorentini: in molte strade, oltre alla sede tranviaria, non resterà spazio per parcheggiare o caricare/scaricare, neanche per i disabili. I commercianti coinvolti rischiano la chiusura nell’indifferenza dell’amministrazione.
Le colonnine elettriche rappresentano un bel progetto che però fa acqua da tutte le parti. Sono numerose e quotidiane le segnalazioni che nascono dai disagi per il loro mal funzionamento. Un servizio disincentivante, a detta degli utenti con cui, insieme all’assessore Giorgetti, abbiamo appena iniziato un tavolo tecnico per trovare soluzioni attuabili.
I taxi elettrici, ad oggi, sono solo uno slogan. Nessuno ne sa nulla; a breve, come è d’uso presso questa amministrazione, saremo probabilmente illuminati dalla stampa. La speranza è che l’amministrazione si ricordi almeno di pensare ai disabili che ormai da troppi anni chiedono di poter prendere il taxi come ogni comune cittadino.
Il vecchio che avanza continua dunque a tessere le sue tele sull’asse Firenze-Roma.
L’assessore all’ambiente, intanto, gongola per questo riconoscimento alla città di Firenze, sottolineando di aver persino ripiantato gli alberi persi durante gli eventi catastrofici che hanno colpito la città, mentre quelli caduti sono stati ceppati e bruciati in un impianto di cogeneratore a biomasse, senza alcuna attenzione alle eventuali emissioni. D’altronde, le emissioni sono un argomento controverso per la maggioranza, che, mentre con una mano combatte lo smog facendo la guerra ai caminetti ed ai fuochi all’aperto, con l’altra progetta un nuovo inceneritore.
La passione per l’incenerimento dei rifiuti è confermata dalla visita di Nardella all’impianto di Parigi: peccato che non abbia colto l’occasione per sottoscrivere la Petizione dei Sindaci europei contro l’innalzamento dei limiti delle emissioni, promossa proprio da Anne Hidalgo, sindaca parigina.
Resta da sperare che, fra un viaggio e l’altro, il Sindaco Itinerante rammenti al suo Assessore che, in nome delle buone pratiche e dell’amministrare consapevole, il nostro PAC (Piano Antismog Comunale) è scaduto da quasi due anni. Nell’attesa che in Commissione Ambiente gli annunci dell’Assessore si tramutino in atti concreti, suggerisco di cominciare a guardare gli spunti per utili provvedimenti da intraprendere che ho suggerito in consiglio con numerosi atti.
*Miriam Amato, consigliera comunale di Alternativa Libera a Firenze

Miriam Amato

Ultimi post di Miriam Amato (vedi tutti)
- Cittadinanza onoraria a Mimmo Lucano: il consiglio comunale di Firenze approva la proposta di Potere al popolo - 20 Novembre 2018
- Ecco i dati (pessimi) dell’Autorità Idrica Toscana su Publiacqua. Perché allora la proroga? - 6 Novembre 2018
- A Mimmo Lucano sia data la cittadinanza onoraria: una proposta dal consiglio comunale di Firenze - 23 Ottobre 2018
A commento della foto: Come era brutto vedere quelli del Giglio Magico parlare con la manina davanti alla vucchella!