Si può oggi essere donne libere, rifiutando ogni legame di tipo affettivo e cercando solo un rapporto esclusivamente sessuale con un uomo? E soprattutto: gli uomini sono pronti a questo?
L’ultimo romanzo di Alicia Giménez Bartlett non è un poliziesco, ma parla della crisi economica attuale che sta cambiando inevitabilmente anche i rapporti interpersonali, sempre più sfilacciati e superficiali. Sicuramente più complessi.
Javier pensa di farcela: si è creata una nicchia sicura rifugiandosi fra i libri e nell’insegnamento, è soddisfatto di avere tanto tempo libero da dedicare alla sua amata lettura, ma la crisi gli taglierà il posto di lavoro nella scuola e tutto il suo mondo di sicurezze crollerà. Proverà a cercare altrove, ma a nessuno sembra interessare l’insegnamento della Letteratura.
Umiliato dall’inoperosità, dopo tanti ripensamenti, accetta l’offerta di Ivan, una conoscenza assai recente, di lavorare in uno spettacolo di spogliarello maschile, pur di non continuare a farsi mantenere dalla fidanzata che però non regge questo suo nuovo lavoro e lo lascia.
Sarà Ivan ad aiutarlo anche questa volta, offrendogli concreta ospitalità e protezione. Sì, perche il professore, come lo chiama, è davvero ingenuo e non saprebbe proprio cavarsela lontano dai suoi libri. Ivan e Javier diventano amici, pur essendo profondamente diversi.
Ivan è segnato da un’infanzia triste e senza affetti, ha imparato presto a cavarsela da sé ma si è dovuto rivestire di una maschera di durezza, che non gli impedisce però di provare veri sentimenti di amicizia e lealtà.
È anche un prostituto e come tale ha un’opinione assai feroce delle donne, con le quali vuole avere rapporti solo di tipo professionale.
Il professore Javier si trova catapultato in questo mondo, l’unica via di uscita per poter sopravvivere, non ha altre risorse e la cultura non fa mangiare, non permette di pagare affitto e bollette.
Javier è senza difese, lavora con successo nello show, piace al pubblico femminile la sua aria di ragazzo perbene, che sembra capitato là per caso. Si spoglia ma ogni volta spera che sarà l’ultima, si vergogna e ancora di più quando, per poter arrotondare il magro guadagno, è convinto da Ivan a fare spogliarelli in feste private e poi, ancora, ad accompagnare donne sole.
Per lui è come scendere negli inferi, ma non ha alternative, l’amicizia di Ivan lo sostiene e lui si appoggia, in attesa di tempi migliori.
Così incontra Irene, che l’ha ingaggiato come toy-boy, e ne nasce una relazione assai controversa.
Irene è una ricca quarantenne sull’orlo della depressione, piuttosto scialba, in una fase della sua vita di grandi cambiamenti: è morto il padre iperprotettivo, il marito, non amato, l’ha lasciata per una donna più giovane, umiliandola, e per di più, a causa della crisi economica, ha dovuto vendere la sua azienda, in cui aveva profuso tutte le sue energie.
Si lascia convincere a uscire per distrarsi da una sua amica smaliziata, Genoveva, l’unica che l’abbia cercata dopo la separazione e grazie a lei scopre il mondo degli “accompagnatori” a pagamento. Sola com’è, si incuriosisce e scopre la grande libertà dai sentimenti e dalle convenzioni sociali che fino ad allora l’hanno imprigionata.
È proprio con Javier, prima usato come semplice accompagnatore, che scopre il sesso, mai sperimentato in tutta la sua intensità; si accorge con sorpresa di non essere affatto frigida come credeva e si abbandona alle sue gioie, pagandolo sempre però, non vuole nessuna complicazione.
Si trasforma in una donna sicura di sé, diventa bella e desiderabile.
Ma non ha fatto i conti con Javier che vive questo sesso sfrenato con lei come prova evidente della nascita di un rapporto d’amore che lo riscatterà finalmente da quella vita.
È sicuro che Irene abbia bisogno di lui e interpreta la sua insofferenza, al di fuori del sesso, come sintomo di un disagio esistenziale da guarire con l’amore. Il suo.
Un dialogo fra sordi.
Javier vive prigioniero di idee da cui non sa distaccarsi: ama Irene, lui la salverà, troverà un altro lavoro e finalmente vivranno insieme, felici e contenti.
Irina dapprima appare lusingata dall’amore di Javier, poi però capisce che non c’è posto più nella sua vita per un legame: padre prima e marito poi l’hanno ingabbiata, ora vuole finalmente essere se stessa, scoprire chi è veramente.
Soprattutto vuole vivere da libera la scoperta folgorante del sesso. E usa senza scrupoli Javier.
Ma un uomo come Javier, o semplicemente un uomo, può sopportare tutto questo? Leggete il libro per scoprirlo.
“Occhio ai tipi tranquilli e beneducati! Occhio a quelli che leggono i libri!”
Il romanzo è davvero piacevole, ben scritto, con una molteplicità di personaggi delineati con finezza psicologica e inevitabili spunti di riflessione sul mondo in cui ci troviamo vivere. Ironico e divertente.
*Laura Lenti
Alicia Giménez Bartlett, Uomini nudi, Sellerio, Palermo 2016, pp 448, 16 euro.
Laura Lenti
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