Dal 20 aprile ci saranno novità sul futuro che il sindaco di Firenze vuole per la ex caserma Mameli di piazza Stazione, meglio conosciuta come ex Scuola Marescialli, e definita dallo stesso Nardella “la sfida urbanistica più importante del centro storico nei prossimi anni”. Scadrà infatti il bando pubblico, prorogato più volte e durato ben sette mesi, per la presentazione di proposte da parte di privati, per la realizzazione del “Future Center” nei 16.000 metri quadrati disponibili, dove secondo Nardella, si dovranno promuovere “la cultura scientifica e tecnologica” per “un orizzonte di investimento di 24 milioni di euro”. Ma c’è da aspettarsi il peggio, perché le continue proroghe sarebbero state concesse perché al Comune continuavano ad arrivare manifestazioni di interesse anche dall’estero: quindi o l’amministrazione bluffa e ha preso tempo, alla ricerca disperata di qualche possibile progetto, oppure sta verificando con qualche grossa impresa, magari estera.
L’ex Scuola Marescialli è rientrata nella disponibilità dell’amministrazione comunale dopo il trasferimento dei 400 carabinieri alla nuova sede di Castello, il 24 settembre scorso. Ha una superficie superiore a 20.000 mq, di cui facevano parte la caserma “G. Mameli”, con accesso in piazza della Stazione (numero 7) e in via della Scala, nel sito dell’ex monastero della Santissima Concezione, e di una parte del complesso di Santa Maria Novella. L’edificio storico si compone infatti di due parti ben distinte: il nucleo più antico è rappresentato dal chiostro trecentesco, detto Chiostro Grande, appartenente al convento dei padri domenicani di Santa Maria Novella; la struttura più recente integra il monastero della Santissima Concezione, costruito nel tardo Cinquecento con ristrutturazioni alla fine degli anni ’30, con locali utilizzati come dormitori, sale ritrovo e uffici. La parte monumentale di oltre 4.000 mq tornerà ai frati domenicani e andrà a costituire il Grande Museo di S.M.Novella, raddoppiando la superficie museale esistente.
Invece nell’altra parte di circa 16.000 mq il sindaco intende “realizzare un polo prevalentemente destinato alla promozione della cultura scientifica e dei processi di innovazione tecnologica”, così come indicato dallo specifico Avviso Pubblico, uscito nel settembre scorso. L’Avviso prevede che “i soggetti interessati a sviluppare la trasformazione della ex Scuola dei Marescialli…potranno produrre al Comune di Firenze studi di fattibilità, comprensivi della parte tecnica e della parte economico-finanziaria, che lo stesso Comune utilizzerà per la futura progettazione del complesso”.
Che l’ex caserma tornasse al Comune lo si sapeva da tempo, visto che l’inizio della costruzione della nuova sede dell’ex scuola a Castello risale a oltre nove anni fa. Nel luglio 2015 il sindaco, anche nelle veste di assessore alla cultura, aveva avuto la “brillante” idea di una “Villette” fiorentina, una sorta di Uffizi della scienza, per riunire tutti i musei e le collezioni scientifiche della città nella ex scuola dei carabinieri: “il più grande museo della scienza d’Italia,” fu definito e doveva diventare realtà già nel corso del 2017. “La destinazione e il progetto non cambiano” fu anche detto ma nell’agosto 2016 Nardella cambia idea, in direzione di una Villette 3.0: vuole “un luogo divulgativo aperto a tutti, un museo innovativo. che parli di futuro”. L’immobile viene quindi visitato dal fondatore di Amazon, Besos, e anche dai vertici dell’Ibm Italia, mentre in settembre è partito l’Avviso Pubblico “per avere studi di fattibilità e proposte economiche”. A novembre, con il Patto di Firenze, firmato da Nardella con Renzi presidente, sono stati previsti anche 5 milioni di euro di cofinanziamento per il progetto che verrà. Poi viene anche deciso di confermare una stazione dei carabinieri, in una zona che viene ritenuta delicata, tra la stazione ferroviaria e l’area di via Palazzuolo.
Se la parte monumentale con le sale affrescate e il chiostro, che andrà a far parte del museo esistente, è stata già aperta alle visite dei cittadini, la parte più rilevante, destinata al “Future Center”, è ancora sconosciuta e non a caso ho fatto richiesta di un sopralluogo della commissione urbanistica. In questi mesi e in attesa della conclusione del bando (con le proposte che saranno esaminate da una commissione ancora da nominare), ho cercato come consigliera comunale di chiarire il destino più opportuno per l’ex caserma. Oltre a varie interrogazioni e question time ho presentato anche due mozioni. Con la prima ho chiesto di “valutare la collocazione di uffici comunali come anagrafe, turismo, cultura, polizia municipale, altri eventuali servizi sanitari e pubblici, e housing sociale, nella parte residua del complesso, non destinata a museo-centro scientifico, permettendo così di cogliere l’opportunità di nuovi servizi e funzioni nella centralissima piazza Stazione”: mozione bocciata dalla maggioranza PD in Consiglio Comunale. Con la seconda mozione ho chiesto di “promuovere e realizzare un percorso partecipato, istituzionale, per rendere partecipi i cittadini di Firenze della discussione sul futuro dei 16.000 mq della ex Scuola dei Marescialli di piazza S.M.Novella”: mozione modificata al ribasso e approvata in commissione urbanistica con la dicitura di “valutare l’opportunità di promuovere una o più occasioni di confronto e di informazione dei risultati del concorso internazionale di idee”. Il sindaco si era già espresso in agosto per un percorso di partecipazione rivolto alla città “per raccogliere proposte, idee e valutazioni utili a sviluppare una vocazione scientifico-tecnologica”. E dalla `maratona dell’ascolto’ sulla “Cultura” del 22 ottobre, tenutasi proprio nella ex Scuola dei Marescialli e voluta dallo stesso sindaco, erano emerse indicazioni interessanti sul destino dell’edificio. Dal report si legge testualmente: “E’ emersa l’importanza di un’attenta valutazione della destinazione d’uso e dell’ampiezza del luogo e la sua centralità rispetto ai mezzi di trasporto (treni, autobus, tramvia) fanno riflettere sulla necessità di progettare una sede multifunzionale che veda affiancare alle funzioni previste dal bando in corso una funzione di front office per riportare in centro servizi amministrativi e sanitari per i residenti che nel tempo sono stati decentralizzati o una funzione residenziale nella scia dell’esperienza virtuosa delle Murate”. Quindi la soluzione indicata è: “ascoltare i cittadini e coinvolgerli nella definizione della destinazione d’uso della ex Scuola Marescialli”.
Nei prossimi mesi la partecipazione dei cittadini sul destino dell’ex Scuola Marescialli sarà fondamentale e le scelte andranno inquadrate nel contesto generale della città, prevedendo per l’edificio più funzioni (non solo il “Future center”) riguardanti servizi pubblici comunali (anche servizi all’infanzia), servizi sanitari (anche ambulatori) e magari anche alloggi Erp per riportare altra residenza nel centro storico, come più volte dichiarato da parte dell’amministrazione comunale. Intanto una cosa è certa: l’amministrazione vuole già fare cassa e l’ufficio Grandi Eventi di Palazzo Vecchio “è già al lavoro per definire il calendario per ospitare all’interno congressi, cene e meeting” nel Chiostro Grande o nel Refettorio del Complesso di S.M.Novella.
*Miriam Amato
Miriam Amato
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