Il 10 novembre in tutta Italia – a Firenze alle 14.30 in Piazza della Calza – le donne si organizzano e scendono in piazza per contestare il senatore leghista Simone Pillon e il suo disegno di legge. Anche noi abbiamo deciso di prendere parola. Per l’ennesima volta questo governo ribadisce la sua presa di posizione sessista nei confronti dei diritti della donna. A noi tutto questo non va bene.
Non accettiamo che questo decreto favorisca i padri anche se violenti, né che scoraggi il diritto alla separazione, facendo venir meno la possibilità dell’assegnazione della casa e dell’assegno di mantenimento, misure che mettono in difficoltà il coniuge meno abbiente, molto spesso la donna non autonoma economicamente. Ma non è tutto. Il nostro senatore, organizzatore fra le altre cose del Family Day, dichiara anche che se ne avesse la possibilità offrirebbe ingentissime somme di denaro alle donne per convincerle a non interrompere la gravidanza. L’ennesimo uomo che ci nega la possibilità di scegliere, che pretende di parlare sui nostri corpi.
Inoltre il senatore Pillon fa parte della Lega, lo stesso partito che per bocca del suo leader Matteo Salvini ha espresso più e più volte il suo sostegno a Jair Bolsonaro, neo presidente del Brasile, noto ormai per le sue affermazioni apertamente sessiste e omofobe. Le sue non sono le uniche dichiarazioni aberranti che ogni giorno dobbiamo sentire, tramite giornali e mezzi di informazione che non mancano mai di dubitare della parola delle donne. Tutto questo è una continua violenza sui nostri corpi. Tutto questo non lo possiamo più accettare.
*Collettivo femminista Spine nel Fianco

