Da tempo mi interesso di questioni legate al genere e al razzismo, ponendole al centro del mio percorso di studio, ricerca e lavoro. Arrivata ad essere stanziale cittadina di Firenze, è stato quasi inevitabile stabilizzare una collaborazione con compagni e compagne di perUnaltracittà, che avevo seguito negli anni e con cui sentivo di avere molto in comune.
Lo sguardo critico e informato sulla città, sempre costruito dentro e accanto alle lotte, insieme ai più sfruttati; lo svelamento di cosa si nasconde dietro alla narrazione ufficiale della città solidale e accogliente: lavoro nero, sfruttamento, criminalizzazione della povertà, esclusione dei più deboli dal centro vetrina…
Queste lotte e questo sguardo li ho ritrovati anche in Potere al popolo. Ma quello che alla fine mi ha spinto a candidarmi è stato ritrovarmi tra compagni e compagne estranei alle vecchie logiche di potere ed egemonia, comprese quelle dei precedenti partiti della sinistra radicale. Una ventata di aria fresca che penso valga la pena di cogliere e vivere fino in fondo.
Redazione
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